Nonostante i ripetuti inviti volti a incentivare la vaccinazione contro il Covid 19 durante la gravidanza, ancora oggi molte donne gravide non hanno aderito alla campagna vaccinale per timori o dubbi.
Purtroppo l’attuale situazione pandemica, che ha visto un marcato incremento dei contagi, correlato anche al diffondersi della variante Omicron nel nostro Paese, impone nuove e più stringenti misure di profilassi. Il numero di gravide e puerpere attualmente positive nella nostra provincia è molto elevato e il dato rischia di mettere a dura prova la tenuta dell’organizzazione delle cure perinatali.
“Da metà dicembre a oggi – spiega il direttore del Dipartimento Materno Infantile Giancarlo Gargano - sono state prese in carico dai servizi Ausl oltre 40 donne gravide a termine o pretermine Covid positive e 8 di queste hanno già partorito necessitando di specifiche precauzioni. Attualmente abbiamo 14 gravide pretermine che necessitano di controlli periodici nei nostri servizi con le conseguenti difficoltà organizzative”.
L’infezione da Covid 19 in gravidanza, specie nelle fasi avanzate della stessa, si conferma estremamente grave, con comparsa di sintomatologia respiratoria e sistemica in una percentuale molto più elevata che nella restante popolazione.
“In alcuni casi – continua Gargano - è stato necessario espletare anticipatamente il parto sottoponendo i neonati anche ai rischi correlati alla prematurità: di recente è stata effettuato un parto alla 30° settimana di gestazione e un altro alla 35° settimana. In entrambi i casi si è purtroppo reso indispensabile il ricovero dei neonati in terapia intensiva neonatale (TIN), la separazione dalle mamme (entrambe necessitanti di assistenza respiratoria) e in un caso è stato anche necessario sottoporre il piccolo ad assistenza respiratoria e intubazione endotracheale”.
Ormai la letteratura è tutta concorde nel ritenere la vaccinazione anticovid in gravidanza e in allattamento assolutamente sicura ed efficace e la totalità delle società scientifiche mondiali consiglia fortemente la vaccinazione. In Italia l’Istituto Superiore di Sanità ha periodicamente e puntualmente aggiornato le raccomandazioni per le gravide nel nostro Paese e in considerazione dei maggiori rischi per gravida e feto in caso di infezione da Covid, ha confermato l’indicazione alla vaccinazione a tutte le gravide a partire dal 2° trimestre.
L’ultimo aggiornamento del 13 dicembre 2021 ha confermato la validità delle precedenti indicazioni e raccomanda l’offerta di una dose di vaccino a mRNA come richiamo (booster) di un ciclo vaccinale primario in accordo con le disposizioni in vigore, alle donne in gravidanza a partire dalla 13° settimana di gestazione.
I professionisti del Dipartimento materno infantile (ginecologi, ostetriche, neonatologi, pediatri) dell’AUSL-IRCCS di Reggio Emilia desiderano ribadire la necessità che tutte le gravide e puerpere si vaccinino il prima possibile per evitare rischi clinici anche importanti e si appellano al senso di responsabilità di ciascun cittadino per incentivare il ricorso alla vaccinazione.