Sul tema dell'ordinanza antiassembramento del fine settimana interviene Alessandro Davoli, consigliere d'opposizione.
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Per essere chiari nel comunicare e non continuare con le mezze parole: l’ordinanza del sindaco Bini è drastica e penalizza tutti, i cittadini per bene, giovani e meno giovani, i gestori dei numerosi bar del centro e inoltre costruisce l’immagine di Castelnovo Monti paese dei divieti, “paese per vecchi”, paese asociale...
Diverse aggressioni e atti vandalici avvenuti negli ultimi mesi e settimane, ubriachezza molesta di minorenni, qualche caso da pronto soccorso e non ultima l’aggressione ad alcuni residenti nel centro storico, il pestaggio di un ragazzo e del padre intervenuto per chiedere ragione ad un “extracomunitario” noto spacciatore (non di bibite ed alcolici).
E per ultimo la denuncia, depositata presso la stazione carabinieri, del sindaco Enrico Bini, per aggressione e minacce nei suoi confronti, da parte di squallidi personaggi “forestieri”.
Tutto questo, episodi gravi e in crescendo, hanno determinato il sindaco ad emettere l’ordinanza, “Madre di tutti i divieti”.
Posso comprendere ma non condividere: non sono per nulla d’accordo.
Non si amministra il fine settimana, il tempo della socializzazione e dello svago dei nostri figli e nipoti in questo modo. Controllo forte degli spacciatori, dei gruppi di immigrati di prima e seconda generazione, maggiorenni o minorenni, allontanamenti dal territorio e quando necessario l’arresto immediato dei violenti e dei piccoli criminali.
Questo si dovrebbe fare, non un divieto indiscriminato che colpisce, come al solito, giovani per bene e cittadini comuni, che non creano problemi ma semplicemente vogliono vivere con serenità e gioia la loro giovinezza.
Ricordo che nelle serate di fine settimana si incontrano gli amici, si corteggiano le ragazze, insomma si vive.
I divieti tipo coprifuoco sono stupidi perché non discriminano la feccia dai ragazzi normali, e danneggiano sia l’economia del paese che la sua immagine turistica.
No, caro sindaco, così non va.
Parla con i rappresentanti delle altre forze politiche prima di prendere decisioni così drastiche: ti potremmo suggerire altri interventi più utili e meno dannosi per la comunità.
Alessandro Raniero Davoli
(Consigliere comunale, capogruppo Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e UDC)
Sarebbe interessante capire perché, secondo Davoli, ci debba essere un controllo forte dei gruppi di immigrati di prima e seconda generazione, maggiorenni o minorenni, che vengono accomunati a spacciatori, violenti e piccoli criminali.
Un’idea io ce l’avrei…ma che la lega sia un partito di razzisti e xenofobi forse non si può dire….
Andrea
Siamo alle solite:per i leghisti basta liberarci degli immigrati e tutti i nostri problemi come per incanto scompariranno! Ci libereremo dei delinquenti,dei violenti,degli ubriaconi ( categorie di persone sconosciute in montagna prima dell’arrivo di gente straniera) arrestando,incarcerando giovani ,ragazzini e pure i loro genitori se stranieri e…opla’ : risolto il problema!
Forza sindaci e amministratori, carabinieri , poliziotti e giudici.
Mi pare abbastanza semplice, quasi elementare.
Francesco
Commenti faziosi e superficiali che estrapolano solo la parola immigrati per fare polemica, quando il senso generale è completamente diverso. Capisco dia fastidio la lega però trova d’accordo la maggior parte delle attività economiche.
Così si torna all’inizio della pandemia: da una parte i dipendenti, pensionati, pubblici e dall’altra commercianti, partite Iva e artigiani.
Cristian
Se Cristian volesse illuminarci su qual è il senso generale completamente diverso, gliene saremmo veramente grati. E, già che c’è, ci potrebbe anche aiutare a capire cosa c’entri in questo caso la contrapposizione tra dipendenti, pensionati e pubblici da una parte, e commercianti, partite Iva e artigiani dall’altra.
Sul fatto che la lega (come tutti i partiti nazionalisti xenofobi) almeno a me dia fastidio, invece, sono completamente d’accordo…
Grazie
Andrea
Invito Andrea e Francesco a fare una ricerca su Google: “spacciatore marocchino Castelnovo Monti” e vedrà decine di risultati apparire, relativi a fermi ed arresti effettuati dai carabinieri della compagnia di Castelnovo Monti.
Anche Google è razzista, anche i nostri carabinieri ?
L’ideologia vi fa male, limita la vostra capacità mentale di comprendere la realtà. Lo spaccio nella nostra provincia è in mano ad organizzazioni criminali nordafricane: pusher marocchini, algerini, tunisini e pusher centroafricani, Nigeria, Senegal … Dall’est Europa abbiamo gruppi criminali albanesi.
Nello specifico di Castelnovo Monti, la piazza di spaccio e per lo più in mano a stranieri nordafricani che salgono da Sassuolo e dalla città.
La Lega ed io personalmente non siamo razzisti, forse lo è la realtà … tenuto conto che le numerose aggressioni, le minacce, i pestaggi che sono avvenuti, gli insulti al sindaco, denunciati, vengono da “stranieri” o da persone non originarie della montagna.
Reprimere in modo efficace questi delinquenti è necessario. Se poi tra le mele marce c’è qualche italiano, sono felice se anche lui viene messo in condizione di non nuocere ai nostri giovani.
La droga, in particolare la cocaina, è veleno che uccide lentamente i giovani, e a volte anche la loro famiglia.
Alessandro Raniero Davoli
Egregio Alessandro Raniero Davoli
la sua risposta è talmente insensata e meschinamente faziosa, da non meritare nemmeno un contraddittorio. Dal sottoscritto quantomeno. Forse potrebbe invece raccogliere consensi al bar dello sport, dove qualcuno può magari pensare che abbia senso gestire la cosa pubblica sulla base delle ricerche su google. Credo che certe affermazioni si commentino da sole, infierire non avrebbe senso…
Saluti
Andrea
Andrea
La droga circola perché italiani ne fanno uso. Non ci fossero i consumatori non ci sarebbero neanche gli spacciatori nordafricani che comunque sono l’ultima ruota del carro delle organizzazioni mafiose italiane, quelle che sono le vere responsabili della diffusione della droga su tutto il territorio nazionale compreso la nostra montagna.
Giovanni
Caro sig. Davoli, la mia ideologia credo non limiti affatto le mie capacità mentali, che per mia fortuna ritengo ancora intatte ,nonostante ormai qualche annetto l’ho accumulato. È sicuramente una ideologia completamente diversa dalla sua ( visto quanto scive) : pensi che io aborro il razzismo ; lo ritengo uno dei più infami crimini che tutt’ora ci affliggono. Ideologicamente vorrei tanto che libertà, giustizia fossero un bene acquisito per tutti. So bene che per lei questi sono limiti mentali, pazienza.
Concordo che i criminali vadano arrestati,condannati sia che siano italiani , stranieri, bianchi o neri. Io riesco a vedere anche quanto ormai gli immigrati siano indispensabili per per i nostri caseifici,per le nostre stalle per i nostri campi: come mai questi sono invisibili per lei?Strano che non li veda uno attento par suo! Eppure sono la stragrande maggioranza!
No, Davoli, credo sia la SUA ideologia (sic!) a limitare le sue capacità mentali. Vorrei non essere offensivo
se uso i suoi stessi termini,sicuro che non me ne vorrà, la saluto.
Francesco
Il Consigliere comunale, capogruppo Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e UDC ci parla di immigrati per non parlare dei Luca Lucci amici della Lega. E chissà quanti ce ne sarà in giro per l’Italia;magari anche a Castelnovo. Di quelli vietato parlare.
Simon
Egregi Andrea e Francesco,
non conosco la vita notturna di fine settimana del Capoluogo montano, e non ho pertanto elementi per esprimermi sull’ordinanza in questione, ma se il “razzismo” ascritto al partito rappresentato in Consiglio dal capogruppo Davoli è quello volto a discriminare la “etnia degli spacciatori” – qualunque sia la rispettiva nazionalità, nostrana o esterna – potrebbe non essere sgradito, e fors’anche ben accetto e benvenuto (o quantomeno pensato tale)
Dico di proposito pensato, e non dichiarato, perché il termine “razzista” è diventato di fatto improferibile, ossia da non pronunciare – insieme a tutto quanto venga interpretato alla stessa stregua da chi si reputa “depositario della verità”, e dunque in diritto di poter giudicare – pena il venir duramente “bacchettati”, a meno che non lo si usi, in una con xenofobo, ecc.., per qualificare tutto ciò che è in odore di sovranismo, nazionalismo, ecc…
Del resto bisogna stare molto attenti con le parole, vedi lo scalpore, se non disappunto, suscitato di recente dal bel vocabolo “patriota” in bocca all’esponente di una certa parte politica, quando invece avrebbe forse ricevuto plausi se fosse stata la parte avversa a riscoprirlo ed avvalersene (il che semmai avverrà con ritardo, fra anni, come l’aver dovuto ricredersi, seppur di malavoglia, riguardo a personalità dapprima aspramente osteggiate).
P.B. 22.12.2021
P.B.
Egregio P.B.
non metto in dubbio che il “razzismo” dei leghisti possa non essere sgradito, tant’è che il partito in questione appartiene all’area populista…ed il termine parla da se.
Ma questo non significa che ciò che piace al popolo sia giusto, e ce lo dice la storia. Dagli antichi romani (col popolo che impazziva per gli schiavi sbranati dalle belve feroci) fino al secolo scorso (con gli italiani che sostenevano l’entrata in guerra e le leggi razziali). E non parliamo della Germania…
Infine, la invito a rileggere attentamente quanto scritto tra Davoli, e probabilmente si accorgerà che egli non scrive affatto di etnie di spacciatori, ma auspica un “controllo forte dei gruppi di immigrati di prima e seconda generazione, maggiorenni o minorenni”, come se essere immigrati fosse di per se indice di degrado sociale e tendenze criminali.
Andrea
Andrea
Nell’ultimo commento di Andrea leggiamo “non significa che ciò che piace al popolo sia giusto ….”, il che può non mancare di fondatezza, ma questa è la regola della democrazia, dove la volontà del popolo dovrebbe contare qualcosa, e non a caso si parla di “sovranità popolare”, perché l’alternativa è di fatto rappresentata dai governi elitari, o “dei migliori” e nomi similari, che per solito non hanno l’investitura popolare, come invece succede di norma per quelli che sono espressione del populismo – così tanto inviso Ad Andrea – e la differenza tra i due sistemi non mi sembra essere poca cosa (a meno che Andrea la pensi diversamente e abbia argomenti a sostegno della propria tesi).
Alcuni decenni fa, il nascere del leaderismo in politica venne molto criticato da chi propendeva per i partiti “assembleari” o non verticistici – e lo associava a populismo, cesarismo, demagogismo, ecc .- salvo poi registrare che più d’una forza politica tende oggi ad avere un leader carismatico cui affidarsi, il che non torna affatto sgradito ai rispettivi simpatizzanti, né sembra dispiacere, più in generale, che il Paese sia guidato da una personalità “forte”, dopo che il Referendum costituzionale del 2006 aveva nondimeno respinto il cosiddetto “Premierato”, ossia un rafforzamento dei poteri del Primo Ministro (o siamo di fronte ad una contraddizione bella e buona, o è cambiato non poco il sentire del Belpaese).
P.B. 23.12.2021
P.B.