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Droni, arrampicatori e software per controllare i ponti della Provincia

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La Provincia di Reggio tra le prime a ricorrere a Pro/Ponti: un innovativo progetto realizzato da due aziende venete. Già ispezionati 120 manufatti in montagna, entro giugno verifiche ad altri 130

Gru, droni, ispettori esperti di arrampicata e sistemi di monitoraggio wireless per ispezionare e monitorare i ponti di proprietà della Provincia di Reggio Emilia. Un patrimonio tanto consistente – 630 tra ponti, viadotti e manufatti di scavalco – quanto variegato, comprendendo strutture sia in muratura ad arco (risalenti al 1950 circa) sia in calcestruzzo armato (dagli anni Sessanta in poi), alcuni di dimensioni contenute – come quelli montani lungo la Sp 15 e la Sp 9 – altri di lunghezza maggiore, come quelli sul Po o sul  Secchia. E, dunque, decisamente impegnativo da monitorare e mantenere efficiente. Se per le manutenzioni sono indispensabili consistenti risorse (drasticamente tagliate nel corso degli ultimi anni a tutte le Province, che in pratica non dispongono di entrate tributarie dirette), per l’attività di ispezione ora la Provincia di Reggio Emilia potrà contare su Pro/Ponti, un innovativo progetto frutto della sinergia tra due aziende venete: SGI Srl, software house padovana, e Pipinato and Partners Srl, società di ingegneria rodigina. Dallo scorso novembre i tecnici di Pro/Ponti hanno già iniziato il censimento e l’ispezione delle 250 principali strutture presenti sul territorio reggiano, al fine di realizzare un archivio digitale aggiornato delle caratteristiche di tutte le strutture e delle loro condizioni.  Il tutto grazie a un software innovativo e a un team di ingegneri ispettori accreditati che, sfruttando i più recenti mezzi tecnici e tecnologici, ispezioneranno tutti i dettagli costruttivi dei ponti utilizzando tra l’altro gru, droni, ispettori esperti di arrampicata e sistemi di monitoraggio wireless.

Già 120 i manufatti visionati da novembre a oggi, in particolare lungo la Sp 15, la Sp 59, la Sp 9 e la Sp 57. “Siamo partiti con i ponti del territorio montano per evitare il maltempo invernale, ma dalle prossime settimane fino a giugno le ispezioni si estenderanno via via alle strutture della fascia pedemontana e della Bassa”, spiega il consigliere provinciale delegato alle Infrastrutture, Nico Giberti.

Questa attività di monitoraggio sarà fondamentale anche per utilizzare al meglio le risorse che lo Stato ha finalmente ripreso ad assegnare alle Province.  «Come in tutta Italia, anche la Provincia di Reggio Emilia si è dovuta confrontare con una forte carenza di risorse sia economiche sia umane a seguito soprattutto dei provvedimenti di spending review attuati a partire dal 2015, tanto che solo nell’ultimo quinquennio abbiamo registrato un mancato trasferimento di risorse per 123,4 milioni di euro, che non abbiamo dunque potuto utilizzare per progettare e realizzare lavori di manutenzione e asfaltature – continua il consigliere Nico Giberti –  Negli ultimi tre anni il Governo ha fortunatamente iniziato a porre rimedio, almeno in parte, a questa situazione e in particolare, con il Decreto MIT-MEF del 7 maggio 2021, alla Provincia di Reggio Emilia sono stati assegnati 12,7 milioni di euro per la messa in sicurezza e l’ispezione di ponti e viadotti”.

“Tuttavia, le linee guida sui Ponti emesse nel 2020, impongono agli enti gestori il censimento e l’ispezione secondo un approccio multilivello, così da avere una mappatura chiara e dettagliata delle condizioni dei manufatti, attraverso criteri uniformi da utilizzare per l’intero ambito nazionale – aggiunge  il dirigente del Servizio Infrastrutture della Provincia, Valerio Bussei – A tal fine, abbiamo scelto di informatizzare i dati delle strutture di nostra competenza e di assegnare, nell’ambito delle risorse di cui siamo assegnatari, un primo servizio di ispezione dei manufatti stessi, per assicurare le migliori condizioni di sicurezza al transito e nello stesso tempo programmare in modo chirurgico gli interventi di manutenzione, ottimizzando le risorse messe a disposizione dal Governo.»

Da qui la scelta della Provincia di ricorrere all’ innovativo software che permette di calcolare le classi di attenzione previste dalle nuove linee guida 2020 del Ministero delle Infrastrutture e può in maniera istantanea – anche grazie alle mappature di Google – cogliere l’esatta condizione di tutte le strutture. Realizzato da una consolidata software house padovana insieme un team di ingegneri e professionisti con una specifica esperienza nel campo della progettazione e delle ispezioni di ponti, il sistema permette inoltre di pianificare le ispezioni, programmare i trasporti eccezionali e disporre di un archivio documentale digitale aggiornato e sempre consultabile.

«Grazie alle tecnologie legate al Private Cloud e forti della nostra esperienza decennale per la sicurezza dei ponti anche in Inghilterra – spiega Enrico Giuriolo, ingegnere meccanico responsabile dell’area software di Pro/Ponti – siamo oggi in grado di fornire sistemi integrati per il mercato delle infrastrutture, come Pro/Ponti, che pianifica e registra tutte le ispezioni necessarie ai manufatti di competenza dell’ente. Nessuna, ispezione verrà più dimenticata grazie al sistema di allarmi e notifiche: uno strumento innovativo e di indubbia utilità per le Pubbliche amministrazioni che hanno il delicato ed importantissimo compito di supervisionare le strutture che collegano il nostro Paese».

Proprio ispezioni regolari consentono di individuare con immediatezza il verificarsi di problematiche sulle strutture, permettendo di intervenire con operazioni mirate minimizzando i costi di manutenzione. Fondamentale, infatti, utilizzare al meglio le risorse facendo pianificazione manutentiva, cosa poco diffusa nella cultura italiana, a cui tuttavia i dirigenti della Provincia di Reggio Emilia tra i primi, hanno pensato per censire e manutenere tutte le strutture di competenza dell’ente.

«Ci siamo abituati a pensare al ponte come ad un’opera eterna, ma così non è – commenta Alessio Pipinato, architetto e ingegnere, ispettore di III livello Rina e responsabile tecnico del progetto Pro/Ponti – Ogni struttura necessita di continue cure e attenzioni per evitare chiusure preventive o, nel peggiore dei casi, crolli spesso improvvisi e purtroppo privi di particolari segnali premonitori visibili. Encomiabile quindi l’iniziativa della Provincia di Reggio Emilia di programmare il censimento e l’ispezione conforme alle Linee Guida 2020 Ponti di queste prime 250 strutture, a cui ne seguiranno altre. La Provincia ha ben chiaro che programmare la manutenzione rappresenta un sicuro risparmio per il futuro, anticipando problematiche di danneggiamento troppo esteso».

La rilevanza di censire ed ispezionare i ponti non è solo un problema di sicurezza per gli utenti della strada o della ferrovia, ma fa riferimento anche a precisi obblighi normativi presenti in Italia fino dal 1967 a seguito di una circolare del Ministero dei Lavori pubblici che obbliga gli enti gestori a effettuare continue ispezioni sui ponti di loro competenza. Il patrimonio infrastrutturale italiano è anziano, in media una vita di esercizio di circa 60-70 anni: non ispezionare i ponti significa per gli enti proprietari assumersi enormi responsabilità.

«Sempre più gli enti locali, proprio come la Provincia di Reggio Emilia, si stanno interessando a questa soluzione che si avvale di tutte le tecnologie oggi disponibili e per questo molto più affidabile, ma al tempo stesso più economica rispetto al passato – conclude Samuele Bernardi, responsabile commerciale Pro/Ponti – Applicare questa metodologia significa garantire sicurezza ai cittadini e assolvere le proprie responsabilità legali per i funzionari pubblici. Riconoscendo l’importanza della formazione rivolta agli enti pubblici sulla corretta applicazione delle normative e sulla necessità di continui aggiornamenti in materia, organizziamo anche webinar gratuiti per tutti».