Il 04 dicembre si ricorda Santa Barbara, patrona dei minatori e di chi lavora a contatto con il fuoco e gli esplosivi. È venerata anche dai marinai.
Cava della Guardiola, Cava Göstel e Cava Boracciana, questi erano i luoghi di estrazione della roccia vulcanica a Campotrera.
La roccia basaltica veniva frantumata e vagliata sul posto e se ne ricavava pietrisco in varie pezzature da impiegare per utilizzi diversi. Il cantiere principale era quello della Cava della Boracciana, aperta alla base della parete meridionale del Monte Campotrera, di proprietà di S. Tirelli.
Lavoro di fatica, di rumore, di sacrificio.
Tuttavia era l’unico modo per “poter mandare avanti” la famiglia.
Questi luoghi si possono raggiungere percorrendo il Sentiero dei Minatori che dal Borgo di Cerezzola porta alle Cave.
Un territorio legato alla memoria, alla vita umile di operai e minatori che tutt'oggi viene promosso e valorizzato per il suo enorme valore storico e sociale, da parte del Comune di Canossa e dall'Associazione Amici di Cerezzola.
Il sig. Cesare Carlini, operaio alla Cava, ricordava così la nostra Boracciana:
“…e tutti i gioren a sira in dla basora come un bombardament in d’ l’ aria c’era a Boracciana al meni fan briler i minador per fereg tanta gera che con la teleferica e la porteven via
per tutt’ a stredi grandi o per la ferovia…” .
Sappiamo che i minatori avevano la loro Santa Barbara! Un luogo particolare, pericoloso, chiamato con il nome della santa: la polveriera della Cava Boracciana.
-
Bibliografia: Enrico Borghi, Maurizio Scacchetti, L’attività estrattiva nella Riserva Naturale Rupe di Campotrera e nelle zona di Rossena, Canossa, Comune di Canossa, 2002.
2
(Mara Gombi. Assessore all'Ambiente)