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Morto don Creardo Cabrioni, prete diocesano e missionario in Brasile. Il funerale, presieduto dal Vescovo, ci sarà sabato 13 novembre alle ore 11 nella Abbazia di Marola. Aggiornamento: il cordoglio del sindaco di Carpineti

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Un nuovo lutto ha colpito il clero reggiano, il terzo in sette giorni.

Dopo don Amedeo Vacondio e don Gino Benevelli, nella notte tra il 10 e l’11 novembre si è spento don Creardo Cabrioni di ottantotto anni.

Al sacerdote poco più di un mese fa era stata diagnosticata una malattia incurabile. Don Creardo era stato messo al corrente del suo stato terminale ed ha affrontato lucidamente le ultime settimane, preparandosi all’incontro con il Padre. “Finché ha potuto, fino a pochi giorni fa, ha detto monsignor Guiscardo Mercati parroco moderatore dell’unità pastorale di Carpineti, ha esercitato il suo ministero di sacerdote celebrando l’Eucarestia e confessando”.

Don Creardo si è spento a Boastra, località vicino a Marola ai piedi del seminario, dove risiedeva insieme ai familiari. Mano a mano che la malattia lo spegneva, e perdeva autonomia, è stato assistito giorno e notte da un gruppo di parenti e amici che si sono alternati al suo fianco. Creardo era fratello di Angelo che nel 1973 ha fondato il biscottificio che porta il nome di famiglia.

Don Cabrioni era nato il 2 febbraio 1933 a S. Donnino di Marola ed è stato ordinato sacerdote il 28 giugno 1959. Ha frequentato il Seminario Minore e Maggiore di Marola dove è diventato amico di don Amedeo Vacondio, scomparso la settimana scorsa.

Nel 1959, giovane presbitero, don Creardo è stato vicario parrocchiale a Borzano di Albinea per un anno e a Roncolo per altri dodici mesi. Nel 1961 il Vescovo Beniamino Socche gli affida l’incarico di Cappellano degli operai fino al 1965. Negli stessi anni - dal 1962 al 1965 - è stato anche direttore spirituale dell’Istituto Artigianelli. Per un triennio, dal 1966 al 1968, don Cabrioni è parroco del Preziosissimo Sangue in città e nel 1968 don Creardo parte per la missione diocesana in Brasile.

In Sudamerica consolida il suo stile di annuncio: disponibile, servizievole, positivo e profondamente legato alla Parola. Era il prete “della gente” e molto amato. “Ha sempre accolto tutti, a prescindere dalla fede e dalla condizione economica e sociale, aggiunge don Guiscardo. E’ morto nel giorno in cui la chiesa ricorda San Martino e come il santo di Tours, anche don Creardo ha dato il mantello e non solo, per gli altri”.

“Era segnato dall’amore per tutti i fratelli e per la Parola di Dio”, lo ricorda Fabiana Guerra, che è stata amica del sacerdote per oltre trent’anni.

Rientrato in Diocesi nel 1979, don Creardo è parroco di Febbio e Asta per sette anni. Nel 1986 gli viene chiesto di svolgere il suo ministero tra Piolo, Caprile, Cinquecerri e Montecagno ai quali si aggiunge Casalino fino al 1994. Poi, per sei anni è parroco a Coviolo.

Don Creardo si è sempre sentito un annunciatore, ricorda Fabiana. Un peccatore immerso nell’infinita misericordia del Padre. E nell’incontro con gli altri era in grado di esprimere questi sentimenti. Era molto buono.

Negli ultimi vent’anni il ministero di don Creardo si è svolto in montagna: dal 2000 al 2013 è stato collaboratore dell’unità pastorale di Ramiseto (parrocchie di Ramiseto, Nigone, Gazzolo, Cereggio, Camporella, Pieve San Vincenzo, Succiso) e poi nell’unità pastorale di Carpineti - per le parrocchie di San Prospero di Carpineti, San Pietro di Carpineti, Pantano, Pontone, San Donnino di Marola, San Biagio di Carpineti, Pianzano, Onfiano e Poiago – in collaborazione con il parroco monsignor Guiscardo Mercati: “don Creardo ha chiesto di essere sepolto nel cimitero di Miscoso e così sarà fatto. Ha scelto quel posto per la sua esposizione a oriente e perché non vi è sepolto alcun prete. Inoltre all’ingresso vi è sepolto un bambino piccolo e i piccoli sono sempre stati nel cuore del suo ministero”.

Fino al pomeriggio di venerdì 12 novembre il corpo di don Creardo sarà custodito nella cappella privata di famiglia a Boastra di Carpineti e poi nella vicina Abbazia matildica di Marola.

Nella stessa Abbazia si terrà una veglia di preghiera venerdì 12 novembre alle ore 20.30 e il funerale sabato 13 novembre. Sarà il vescovo Massimo Camisasca a presiedere il rito esequiale alle ore 11.

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AGGIORNAMENTO

Il cordoglio dei carpinetani nelle parole del sindaco Tiziano Borghi

A nome mio personale e dell’amministrazione comunale di Carpineti, che rappresento, esprimo il sentimento più profondo di cordoglio ai famigliari e alla Diocesi reggio-guastallese per la scomparsa di Don Creardo Cabrioni. Una persona buona e disponibile con tutti, che ha saputo, con intelligenza e gentilezza,  mettersi umilmente al servizio dell’intera comunità carpinetana.

Ho avuto occasione di conversare più volte con Don Creardo, in particolare della sua straordinaria esperienza di prete missionario in Brasile, tra la povertà e la miseria. Esperienze che, attraverso i suoi racconti, hanno certamente contribuito ad arricchire spiritualmente e culturalmente la cittadinanza carpinetana. A cominciare dai parrocchiani di San Prospero, San Pietro, Pantano, Pontone, San Donnino di Marola, San Biagio, Pianzano, Onfiano, Poiago. Frazioni di Carpineti dove la gente ha molto apprezzato il ministero da egli esercitato.

Sono certo che la cittadinanza carpinetana ricorderà Don Creardo Cabrioni con affetto e gratitudine.

Dr. Tiziano Borghi, sindaco di Carpineti

 

5 COMMENTS

  1. Il nostro caro Don Creardo Cabrioni ha cessato di vivere su questa terra e ha iniziato la sua nuova vita con il Signore. In nome della Municipalità di Ramiseto, di tutti i cittadini, delle Associazioni, in particolare quella degli Alpini, lo ringrazio per l’amicizia e la vicinanza che ci ha sempre dimostrato negli anni che ha vissuto tra noi nei territori di Ramiseto e per aver dato disposizioni che le sue spoglie mortali fossero sepolte a Miscoso. Sono felice di averlo conosciuto, la sua presenza, i suoi consigli e la sua disponibilità sono stati per me molto importanti; il Vangelo o il Messale che portava sempre in mano rappresentavano i suoi valori, la sua cultura e la sua profonda umanità nei confronti degli anziani, dei malati e dei poveri. Tutti noi abbiamo perso un uomo e un Ministro di Dio di grande spessore, di Lui ci mancheranno la testimonianza di grande fede e la sua profonda umanità, dimostrata verso tutti coloro che incontrava, senza distinzione di ceto, di colore, di provenienza o di ideologie.
    A tutti i suoi cari rivolgo le mie più sentite condoglianze a nome di tutta la cittadinanza di Ramiseto, e che da lassù ci aiuti e ci protegga.

    • Firma - Franzini Lino Presidente della Municipalità di Ramiseto
  2. Si è spento, purtroppo, un sacerdote “d’altri tempi”, sempre ottimista, schietto, vulcanico, allegro, umile, generoso e dotato di un grande senso d’umanità’.
    Legatissimo alla sua Marola ed alla montagna reggiana più in generale, era tornato ad abitare nel borgo natio ed isolato di Boastra, scelto come luogo del cuore e meta finale di un lungo cammino pastorale che lo aveva proiettato fino in Brasile.
    Alberto I.

    • Firma - Alberto
  3. Ciao Don ,sei stato un grande Prete,un insegnante ,un missionario ed una persona di grande umanità ti , semplicità e umiltà!
    Ma sempre pieno di iniziative che di generosità!
    Ti ricorderemo sempre e Ti porteremo sempre nei nostri cuori!
    Proteggici da Lassù!
    Valterino Malagoli.

    • Firma - Valterino Malagoli
  4. Eu leio a notícia da sua partida para o reino de Deus. Meu coração ficou cheio de saudades pelos momentos e ensinamentos no Brasil. Fiquei uma vida inteira esperando um reencontro, agora estava tão próximos e não aconteceu. Vivo em Lisboa e quero agora visitar sua cidade, sua família. Conhecer de perto o seu legado .Sabendo que no Brasil inspirou muitas pessoas, plantou boas sementes de paz, amor. Sempre cuidando dos mais humildes e ensinamentos do verdadeiro amor de Cristo. Casei, o meu primeiro filho recebeu o nome de Davi Creardo em sua homenagem. Saudades eterna.

    Valdivia Lima