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Divorzio Pdl 3 / “E ora che farà il Pd?”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Così come è abbastanza evidente che il Pdl nacque dal "predellino" anche a seguito della nascita del Pd sul centrosinistra, ora l'operazione di Fini pone, credo, la necessità di una seria riflessione anche nel campo del Pd. Fini, se guardiamo al suo percorso non di questi ultimi mesi ma degli ultimi anni, si pone il problema di creare un grande partito moderato e liberale di stampo europeo. Che riesca in questa operazione politica (mai riuscita in Italia) mi pare, da cittadino italiano, auspicabile.

La "democrazia compiuta", cioè l'alternaza tra forze che si riconoscono nel solco della Costituzione italiana e si alternano sulla base delle ricette per affrontare un determinato periodo, ha bisogno sul centrodestra di un partito come quello che, a mio parere, Fini si prefigge. Il Partito democratico è in grado di essere quel partito riformista che è altrettanto necessario al Paese?

Ebbene io credo che con l'ultimo congresso, col perseguire i "politicismi" di D'Alema, non siamo sulla strada giusta. Il Pd sta scivolando pian piano lungo la traiettoria Pci/Pds/Ds per essere un NUOVO PARTITO e non quel PARTITO NUOVO che Veltroni disegnò al Lingotto. Se questa traiettoria si consolidasse credo verrebbe meno la ragione di fondo dell'impegno dei cattolici democratici dentro al Pd. E, nella logica di quanto prima dicevo a proposito di Fini, sarebbe un arretramento, appunto, della "compiutezza democratica" di cui il Paese ha estremo bisogno.

(Claudio Bucci)

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3 COMMENTS

  1. Ma caro Bucci…
    Quale nuovo e nuovo, da ambo le parti si è assistito al “salire” sul carrozzone in corsa, peccato che fossero sempre i soliti!!! E i NUOVI sottomessi alla mannaia dei soliti illuminati. Nascondere questo è nascondere la verità. Per questo la Lega avanza e il nostro partito arretra! La base lo sente e lo chiede a gran voce il NUOVO, ma chi vive di politica e di poltrone, preferisce “MARCIRE” sullo scranno incurante della deriva che il Pd ha preso. Ma è mai possibile che solo in pochi questo la capiscano… Ora è il momento di far vedere le SFERE, ma sono poco fiducioso che chi ha causato il danno faccia il passo INDIETRO.
    Grazie e attendo tue riflessioni.

    (Roberto Malvolti)

  2. Alla ricerca del nuovo partito?
    Caro Bucci, per anni abbiamo militato nello stesso partito. Di quella militanza ricordo la capacita della Dc che nel contempo riusciva ad essere partito elettorale e partito che sapeva affrontare i problemi veri del paese. Oggi vedo che ti poni l’interrogativo che fa il Pd? Un comico che fa politica ha affermato che ha fatto più opposizione a Berlusconi in 15 minuti Fini di quanta ne ha fatta il Pd o la sinistra in 15 anni. E’ una amara constatazione, ma è la verità. Ora che il centro (mi preme farti sapere che con la chiusura dell’ultima campagna delle elezioni amministrative si è chiusa la mia permanenza nell’Udc) si sta riorganizzando con delle prospettive che sono democratiche ma anche riformiste (se per riformismo intendiamo la evoluzione degli orientamenti politici e sociali e l’attuazione delle riforme),che cosa debbono fare coloro che liberamente hanno scelto di aderire al Pd veltroniamo e che assistono senza alcuna reazione alla restaurazione della sinistra? Il problema non sta nel nuovo partito o nel partito nuovo, perchè in ultima analisi se i soggetti sono i medesimi il risultato non cambia. Il problema è come ci si sa aggregare ed unire per una alternativa certa a Berlusconi e nel contempo per lo sviluppo riformista e moderno del paese. Se saremo capaci di dare forza a questo progetto, ebbene, ne sono convinto, i cattolici torneranno in modo libero e condizionante, con le loro idee, con le loro intuizioni, con la capacità di abbinare politica, etica e spiritualità ad essere protagonisti della scena politica locale e nazionale. I tempi della politica li determinano i partiti, ma debbono essere guidati dalle forza delle idee e dalle scelte delle donne e degli uomini.

    (Marino Friggeri)


  3. Caro Marino, se capisco bene il tuo pensiero tu ritieni che ricostituire una sorta di Democrazia cristiana sia la prospettiva sulla quale orientarsi. Premesso che invidio chi, nella situazione in cui si trova il nostro Paese, ma oserei dire tutto l’Occidente, ha delle certezze assolute, io ho una “bussola” orientante che è la democrazia dell’alternanza, cioè ribadisco, come diceva, scriveva e pensava Aldo Moro la “democrazia compiuta”. Il fatto che l’attuale bipolarismo sia “sgangherato” a causa dei suoi protagonisti non giustifica, a mio avviso, che vada archiviato.

    (Claudio Bucci)