Riceviamo e pubblichiamo
Zona Pastorale di Felina
17.10.2021 - Domenica XXIX del tempo ordinario - anno B
Introduzione alle letture
Sap 7,7-11:
L’autore sacro mette a confronto sapienza umana e divina.
Eb 4,12-13:
Le immagini utilizzate sono molto eloquenti ed efficaci
nel presentarci la Parola che viene dall’alto.
Mc 10,17-30:
La risposta del giovane ricco è occasione di un nuovo insegnamen-to di Gesù.
Salmo Responsoriale Sal 89,12-13; 14-15; 16-17:
Il salmista ci aiuta a pregare e a chiedere a Dio la vera sapienza.
Calendario settimanale
Da sabato 16 ottobre la Santa Messa delle ore 16,30
sarà celebrata a Felina (chiesa parrocchiale)
e indirizzata in modo particolare ai ragazzi del catechismo.
Domenica 17 ottobre Domenica XXIX
ore 17,30 a Felina Battesimo di Frio Nikolas
di Giuseppe e Giuffredi Alessia
Mercoledì 20 ottobre
Dalle ore 19,30 alle 22,40 Scuola di formazione teologica
ogni mercoledì al Centro pastorale di Castelnovo
Iscrizioni anche online: [email protected]
Giovedì 21 ottobre Santi Simone e Giuda apostoli
Domenica 24 ottobre Domenica XXX - Giornata Missionaria Mondiale
Ricordo la disponibilità per le confessioni il sabato dalle 14,30 alle 15,30 e dalle 17,00 alle 18.00; in altri momenti se possibile.
Benedizioni alle famiglie:
Abbiamo concluso la visita benedizione alle famiglie;
se qualcuno non fosse stato presente può contattare don Maurizio
tel: 334 5636 506
La CARITAS necessita di: scarpe da ginnastica uomo, donna, e ragazzi.
Possono essere consegnati agli incaricati o in parrocchia
Anche le offerte in denaro andranno per l’acquisto di questi beni.
Enciclica Laudato sii del Santo Padre Francesco
Capitolo quinto
Alcune linee di orientamento e di azione
IV. Politica ed economia in dialogo per la pienezza umana
196. Qual è il posto della politica? Ricordiamo il principio di sussidiarietà, che conferisce libertà per lo sviluppo delle capacità presenti a tutti i livelli, ma al tempo stesso esige più responsabilità verso il bene comune da parte di chi detiene più potere. È vero che oggi alcuni settori economici esercitano più potere degli Stati stessi. Ma non si può giustificare un’economia senza politica, che sarebbe incapace di propiziare un’altra logica in grado di governare i vari aspetti della crisi attuale. La logica che non lascia spazio a una sincera preoccupazione per l’ambiente è la stessa in cui non trova spazio la preoccupazione per integrare i più fragili, perché «nel vigente modello “di successo” e “privatistico”, non sembra abbia senso investire affinché quelli che rimangono indietro, i deboli o i meno dotati possano farsi strada nella vita».
197. Abbiamo bisogno di una politica che pensi con una visione ampia, e che porti avanti un nuovo approccio integrale, includendo in un dialogo interdisciplinare i diversi aspetti della crisi. Molte volte la stessa politica è responsabile del proprio discredito, a causa della corruzione e della mancanza di buone politiche pubbliche. Se lo Stato non adempie il proprio ruolo in una regione, alcuni gruppi economici possono apparire come benefattori e detenere il potere reale, sentendosi autorizzati a non osservare certe norme, fino a dar luogo a diverse forme di criminalità organizzata, tratta delle persone, narcotraffico e violenza molto difficili da sradicare. Se la politica non è capace di rompere una logica perversa, e inoltre resta inglobata in discorsi inconsistenti, continueremo a non affrontare i grandi problemi dell’umanità. Una strategia di cambiamento reale esige di ripensare la totalità dei processi, poiché non basta inserire considerazioni ecologiche superficiali mentre non si mette in discussione la logica soggiacente alla cultura attuale. Una politica sana dovrebbe essere capace di assumere questa sfida.
198. La politica e l’economia tendo-no a incolparsi reciprocamente per quanto riguarda la povertà e il degrado ambientale. Ma quello che ci si attende è che riconoscano i propri errori e trovino forme di interazione orientate al bene comune. Mentre gli uni si affannano solo per l’utile economico e gli altri sono ossessionati solo dal conservare o accrescere il potere, quello che ci resta sono guerre o accordi ambigui dove ciò che meno interessa alle due parti è preservare l’ambiente e avere cura dei più deboli.
Anche qui vale il principio che «l’unità è superiore al conflitto».
Un racconto per l'anima
Primeggiare ad alto livello
Un bambino giocava a «fare il prete» insieme ad un coetaneo, sulle scale della sua casa. Tutto andò bene finché il suo piccolo amico, stufo di fare solo il chierichetto, salì su un gradino più alto e cominciò a predicare.
Il bambino «prete» naturalmente lo rimproverò bruscamente: «Posso predicare soltanto io! Tu no. Tocca a me! Rovini il gioco, sei cattivo!».
Richiamata dagli strilli, intervenne la mamma e spiegò al bambino che per dovere di ospitalità doveva permettere anche all’altro di predicare.
A questo punto il bambino si imbronciò per un attimo, poi, illuminandosi in volto, salì sul gradino più alto e rispose: «Va bene, lui può continuare a predicare, ma io farò Dio».
Domenica XXX del Tempo Ordinario (Anno B)
24 Ottobre 2021
Vangelo secondo Marco (Mc 10,46-52)
In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.