UNITÀ PASTORALE DI CARPINETI (335/8257036)
San Prospero, San Biagio, San Donnino, San Pietro,
Onfiano, Pantano, Pianzano, Poiago e Pontone
Vita parrocchiale dal 03 al 10 ottobre 2021
DOMENICA 03 ottobre | S. Messe: Carpineti ore 8.30 (def. Saccaggi Luigi, Cristina e Vasco) ore 11.15 (def. Antonietta Crippa) ore 18.00 (def. Lanzi Loris) Pontone ore 10.00 Pantano ore 10.00 | |
LUNEDI’ 04 ottobre |
Festa di S. Francesco di Assisi Patrono d’Italia S. Messa: ore 18.00 (def. Famiglie Grappi e Nicoli) | |
MARTEDI’ 05 ottobre | S. Messa: ore 18.00 (def. Bertocchi Remo) | |
MERCOLEDI’ 06 ottobre | S. Messa: ore 10.30 (def. di Vasirani Teresa) | |
GIOVEDI 07 ottobre | Memoria della B. V. Maria del Santo Rosario Messa: ore 18.00 (libera intenzione) | |
VENERDI’ 08 ottobre | S. Messa: ore 18.00 (def. Ovi Angelo) | |
SABATO 09 ottobre | S. Messe festive: ore 15.00 per i ragazzi del catechismo ore 18.00 a S. Donnino ore 20.00 a Velluciana | |
DOMENICA 10 ottobre | S. Messe: Carpineti ore 8.30 (pro populo) ore 11.15 (def. Zannini Savina) ore 18.00 (def. Giovanni e Armida) Pontone ore 10.00 Pantano ore 10.00 |
Meditazione domenicale. All’origine divina di ogni amore. La Liturgia della Parola di questa domenica sembra ruotare attorno a due poli ben precisi: il matrimonio come cammino d’amore che ha origine in Dio e l’accoglienza del Regno con l’umiltà di un bambino. Accogliere i bambini significa entrare nel Regno di Dio. Il libro della Genesi (prima lettura) narra la creazione dell’uomo e della donna, come coppia e relazione nella sua unità e dignità originaria. La lettera agli Ebrei (seconda lettura), afferma che Gesù con la sua morte e resurrezione vive una solidarietà e fratellanza umane in grado di redimere tutti coloro che credono in Lui, rendendoli effettivamente figli di Dio. Nel vangelo Gesù, “provato” dai farisei, richiama il progetto originario di Dio sul matrimonio: l’uomo e la donna sono “una sola carne”. Il divorzio è un tentativo umano di dividere ciò che Dio unisce e che rimane unito. Solo insieme a Gesù e alla sua sequela è possibile il progetto generativo dell’amore indissolubile tra gli sposi, come anche l’amore fecondo dei discepoli. Si tratta di vivere e alimentare una nuova competenza per entrare nel Regno di Dio: diventare come un bambino.
Ottobre mese del rosario. Siamo abituati a celebrarlo nel mese di maggio, dedicato a Maria, ma il mese del Rosario è ottobre e il giorno 7 dedicato proprio alla B.V. Maria del Santo Rosario, venerata in modo particolare nel santuario di Pompei. Nella nostra unità pastorale la recita di questa antica preghiera si celebra ogni giorno prima della S. Messa. Personalmente, è la preghiera che prediligo, poiché la sento più consona alla mia spiritualità, incentrata su Gesù Cristo, Figlio di Dio, nato da Maria. Nella mia vita sacerdotale ho sempre cercato di far coincidere gli avvenimenti che mi riguardavano con feste mariane e, in particolare, quella del 7 ottobre. Ed è proprio in quella data che ventisei anni fa ho fatto il mio ingresso come parroco a Carpineti. Sono grato a quanti quel giorno diranno una Ave Maria per me e per il mio ministero. Da parte mia, sicuramente, proprio nella celebrazione della Santa Messa, avrò un ricordo speciale per tutti. C’è una frase che a me piace molto: “Ad Jesum per Mariam”, si arriva a conoscere Gesù attraverso Maria e la corona del rosario è “un’arma” potente, che ci libera dal male e che in tutte le apparizioni, la Vergine esorta a pregare. Sarebbe bello che ogni famiglia cristiana in questo mese trovasse il tempo e la gioia di recitare insieme il rosario. Maria, Regina del Santo Rosario, prega per noi!
Preghiera. Non ci scegliamo i genitori e allo stesso modo questi non possono scegliersi i figli. E non ci scegliamo neppure i fratelli e le sorelle. Gli unici a poter decidere con chi affrontare l’esistenza sono lo sposo e la sposa. E nonostante questo sono tanti i matrimoni che falliscono per le cause più diverse. Perché accade? Come rimediare a tante situazioni croniche di sofferenza, di incomprensione? Tu, Gesù, sai bene che esistono alcune soluzioni giuridiche, adottate per porre un argine alla violenza che talora esplode e mette in pericolo il più debole. Ma per te all’origine di tutto c’è quanto avviene nel cuore di un uomo e di una donna. C’è l’infedeltà, l’egoismo, l’incapacità di accogliersi, di accettarsi, di perdonarsi e talora anche la spregiudicatezza, la superficialità, l’immaturità: tu chiami tutto con un solo nome, “durezza di cuore” e rinvii al progetto di Dio.
Ricordiamo i nostri morti. Vasirani Roberto di anni 77, deceduto a Castelnovo Monti il 25 settembre. Nato e cresciuto a Lamola di Carpineti, Roberto si era sposato con Germini Antonia Paola e dalla loro unione è nata Maria Grazia. La sua famiglia d’origine, legata alla terra, ha impresso in lui l’amore per la natura e, in modo particolare, per i suoi frutti, anche se nella sua vita ha svolto anche lavori diversi come il commerciante e l’operatore ecologico. Conoscitore del territorio, amante della conversazione che, come ha scritto la figlia nel toccante e poetico ricordo che è stato letto per lui, poteva spaziare su diversi argomenti, sempre in modo competente, con quella calma che gli era propria. Negli anni del post lavoro si è dedicato alla realizzazione di un suo sogno, ossia quello di costruire insieme alla famiglia della figlia la casa a Bonzano, dove coltivava il suo castagneto, la sua vigna e le arnie, dedicate al prezioso miele. Dal centro si era dunque lì spostato negli ultimi anni accanto alla figlia “Cicci”, per essere a lei più vicino e trovare così aiuto nel periodo della malattia, che ha affrontato grazie all’aiuto amorevole e costante della moglie Paola e di tutta la sua famiglia. Roberto era molto affezionato al nipote Andrea, al quale ha cercato di trasmettere il suo sapere e la sua passione per la natura. Ha lottato fino alla fine contro il male che lo aveva colpito e proprio di sabato, giorno dedicato alla Vergine Maria di cui era particolarmente devoto e a cui nelle notti insonni elevava canti imparati in gioventù, ha chiuso gli occhi a questa terra, donando come ultimo atto d’amore le sue cornee per dare la possibilità a un non vedente di recuperare la vista, sull’esempio di Don Gnocchi. In molti hanno voluto dimostrare la loro vicinanza alla famiglia e stima nei suoi confronti partecipando al rosario e alla messa esequiale, che la figlia ha voluto fosse animata da canti, proprio per sottolineare la speranza cristiana nella vita eterna. Le sue ceneri saranno tumulate nel cimitero di S. Prospero, dove riposano anche i suoi cari. Condoglianze ai familiari.
Offerte ricevute. In occasione del battesimo di Ganassi Beatrice, i genitori per la chiesa. In memoria di Vasirani Roberto, l’amico Vender Giorgio per l’asilo. A tutti grazie!