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Nadia Vassallo (Castelnovo ne’ Cuori) sul progetto della Reggio-Mare: “Nessuna intenzione di creare una nuova rete stradale”

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Riceviamo e pubblichiamo

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In questi giorni la stampa locale ha dato notizia della manciata di milioni che verranno resi disponibili per le strade della montagna. A seguire è stato pubblicato un articolo sull’iniziativa del paese di Fivizzano di rilanciare il progetto della Reggio-Mare con una conferenza da tenersi al Cerreto. Nel frattempo, spenti i riflettori sulla sconfitta elettorale di Stefano Bonaccini in tutti i comuni della montagna dell’Emilia Romagna e passati nel dimenticatoio i mea culpa del mese successivo assieme alla promessa di adottare una nuova e diversa sensibilità verso la montagna, la montagna è ritornata quella che è: splendidamente morente per mancanza di popolazione.

Non occorre aver fatto scuole alte per capire che la vita e la gente le si riportano in montagna solo se la viabilità consente di dimezzare tempi e difficoltà di percorrenza con la pianura: solo così è possibile pensare ad un nuovo sviluppo compatibile, con insediamenti lavorativi, abitativi e turistici. Eppure nel mondo a portata di mano del 2021 non esistono neanche le intenzioni per progettare una nuova rete stradale, ma solo il pronunciamento di migliorare quella esistente, lasciando che il traffico veicolare a motore circoli ancora su percorsi pensati per i carri trainati a metà del 1800. Si osservi l’asse montano della statale 63: più di un tornante non è affrontabile in entrambe le corsie di marcia quando si presenta un veicolo pesante come Tir o Bus, non esiste alcun tratto consentito o possibile per effettuare sorpassi, l’imbuto di Rivalta crea forti rallentamenti nei momenti di intenso traffico dei pendolari.

L’attenzione della politica si rivolge altrove.
Ricordiamo ancora la vivida protesta e l’indignazione del presidente Bonaccini nel promuovere nuovi tracciati stradali nella bassa padana al poco sensibile governo giallo-verde. Mentre per la montagna l’impegno si limita a ripetute prebende di qualche spicciolo che non bastano neanche alla manutenzione e al ripristino dell’esistente.
A cui va aggiunto il silenzio sulla pericolosissima rotonda del Bocco, costruita in spregio al decreto ministeriale del 19 aprile 2006 che esclude la realizzazione di intersezioni stradali nelle zone di imbocco e di uscita delle gallerie.
Per questi motivi apprezziamo il miraggio della Reggio-Mare di Fivizzano, un'idea utopica ancor prima di un progetto, ma che dovrebbe scuotere la volontà debole dei politici, anch’essa morente come la montagna in cui vivono.

Nadia Vassallo, capogruppo Castelnovo ne' Cuori

3 COMMENTS

  1. Ormai è stato detto in tutte le lingue che il problema principale sono le strade ma i politici continuano a chiacchierare senza fare nulla. Sarebbe già un successo che facessero manutenzione alla rete esistente. Ma per i nostri governanti e le teste pensanti della provincia la montagna finisce a Castelnovo. Purtroppo realizzare una fondovalle del secchia “Reggio-Mare” è una pura utopia dato che non c’è nemmeno la volontà di prolungare la pista Gatta Pianello verso Giarola.La Gatta – Pianello è completamente distrutta e senza argini, e sulla strada che sale verso Sologno e Ligonchio ormai non c’è più l’asfalto

    Fz

    • Firma - Fz
  2. beato il comitato SS 63 che si prodigò per una viabilità consona ai tempi moderni.
    Ma osteggiato dalla piccola e miope classe politica della montagna
    Alla quale a dir loro toglieva visibilità
    Cordialmente
    Malvolti Roberto EX coordinatore comitato SS 63

    Roberto Malvolti

    • Firma - Roberto Malvolti
  3. E se anche i più pensassero “utopia”, rItroviamo il coraggio di sognare, di progettare, di realizzare… per non morire di inedia…
    Viabilità è civiltà, è scambi, è futuro!!!

    “Progettiamo il domani”

    • Firma - “Progettiamo il domani”