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Punti nascite, entro l’estate gli studi di fattibilità

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"Entro l’estate dovranno essere pronti gli studi di fattibilità per la riapertura dei punti nascita nei territori montani della nostra Regione". Lo ha detto l’assessore regionale alla sanità, Raffaele Donini, presentando ufficialmente l'analisi tecnico-organizzativa per l'ipotesi di riapertura del punto nascita Alto Reno Terme (a Porretta). "Lo stesso iter lo seguiremo anche per gli altri Punti nascita montani che vogliamo riaprire: Borgotaro, nel parmense, Castelnovo ne' Monti nel Reggiano, e Pavullo nel Modenese", continua Donini rispondendo all'interrogazione presentato dal consigliere regionale della Lega, Gabriele Delmonte.

Dopo che il presidente della Regione Stefano Bonaccini in campagna elettorale aveva pubblicamente ammesso di aver fatto un errore a chiudere i punti nascita nei territori montani, ora "l’impegno a rispettare la promessa di riaprire i punti nascita da parte della Regione c'è, speriamo che la commissione ministeriale accolga la nostra richiesta di deroga", afferma l'assessore.

"Forse con un'occhio ai tempi elettorali – ha chiosato Delmonte – lo studio di fattibilità di Porretta, dal momento che andrà al voto a ottobre, è già pronto ma questa volta siamo tutti d’accordo, la parola data va mantenuta e tutti i punti nascita, su cui la Regione ha fatto per fortuna un clamoroso dietrofront, devono essere riaperti in sicurezza nei prossimi mesi per dare dignità e pari diritti alle popolazioni che abitano i centri montani del nostro appennino". La Regione ha previsto una spesa di 2 milioni per il ripristino della struttura di Porretta Terme e 2,5 milioni di spese annuali per la gestione e il personale sanitario coinvolto, anche in collaborazione con l’ospedale di Bologna. Demonte ha chiesto che la Regione valuti, con il coinvolgimento delle singole direzioni generali Ausl e caso per caso, le necessità per un’adeguata riapertura delle strutture dei reparti quanto a sicurezza, assicurando poi un fronte comune noi confronti della commissione ministeriale chiamata ad esprimersi sulla deroga alla chiusura attuale dei punti nascita.