"Se continui a mancarmi di rispetto la prossima volta ti sparo”.
Queste le parole di un 59enne calabrese rivolte ad un 64enne reggiano che, seduto ad un tavolino di un bar di Castelnovo ne' Monti, si è ritrovato una pistola puntata alla tempia.
Un grave fatto di cronaca quello verificatosi a Castelnovo ne'Monti, in conseguenza del quale i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Castelnovo ne' Monti hanno denunciato alla Procura reggiana un 59enne calabrese residente nel reggano ritenuto responsabile del reato di minaccia aggravata.
All’uomo i carabinieri, all’esito di una perquisizione domiciliare, hanno sequestrato la pistola utilizzata per la minaccia rivelatasi essere una scacciacani a tamburo, del tutto identica a quelle vere, che l’uomo custodiva in un borsello consegnato spontaneamente ai carabinieri durante la perquisizione.
Secondo quanto ricostruito dai militari della radiomobile di Castelnovo ne' Monti il 59enne calabrese la sera del 17 giugno scorso entrava in un bar di una frazione di Castelnovo ne' Monti avvicinandosi alla vittima a cui puntava alla tempia una pistola a tambura, poi rivelatasi essere una scacciacani, proferendo le seguenti minacce: “Se continui a mancarmi di rispetto la prossima volta ti sparo”.
ùQuindi si allontanava nel silenzio dei presenti, vittima compresa, nessuno dei quali chiamava i carabinieri.
L’accaduto veniva appreso da un agente della polizia stradale a cui un avventore riferiva i fatti e che lo segnalava ai carabinieri.
I militari del radiomobile di Castelnovo ne' Monti avviavano le indagini identificando vittima e responsabile della minaccia.
Il primo si riservava di formalizzare la denuncia, mentre il secondo a seguito di perquisizione veniva trovato in possesso della pistola utilizzata per la minaccia, risultata essere una scacciacani, che veniva sequestrata.
Il 59enne, trattandosi di reato perseguibile d’ufficio, veniva comunque denunciato alla Procura reggiana per minaccia aggravata.
Alla base del grave gesto potrebbero esservi, stando ai primi accertamenti, i saluti non corrisposti all’indagato dalla vittima.
Molto grave l’omertà delle persone presenti al bar in quel momento. Questi comportamenti non sono accettabili in una comunità civile come quella della montagna Reggiana, queste tradizioni calabresi non sono gradite qui, spero in una dura condanna.
I METODI DELLA ‘NDRANGHETA CALABRESE QUI NON SONO TOLLERATI, CHIARO ?
Premetto che non conosco né la vittima né l’autore della minaccia, ma ritengo che il fatto sia di una gravità unica. Nella nostra comunità non sono tollerati atti di questo tipo, come non è tollerabile che nessuno dei presenti abbia immediatamente chiamato i carabinieri. Né che il gestore dell’esercizio pubblico non si sia attivato. A meno di ulteriori precisazioni, mi riservo di chiedere l’audizione del titolare del bar, e se le spiegazioni non saranno esaurienti, proporrò al sindaco Enrico Bini la chiusura dell’esercizio per almeno una settimana. Il gestore di attività pubbliche ha il dovere di segnalare qualunque reato, in particolare come quello accaduto, altrimenti ne diventa corresponsabile. Metodi ‘ndranghetisti e l’omertà conseguente non sono tollerati nella montagna reggiana.
Chiaro a tutti?
Saluti ai lettori,
Alessandro Raniero Davoli
Consigliere comunale a Castelnovo Monti, capogruppo Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e UDC
Consigliere gruppo Lega-Fratelli d’Italia, Unione Montana dei comuni dell’Appennino reggiano
Premessa,non conosco i fatti,quindi non mi pronuncio.Volevo solo far osservare di come sia discriminatorio e fuorviante il taglio dato all’articolo.Non acceto e non trovo corretto mettere,di origini calabresi.Cosa vuol dire,che messaggio si vuole fare passare?I commenti sopra lo dimosrtrano.Andrangheta chi,cosa?Nei Ns paesivivono da anni persone originarie della Calabria.Tutte persone operose,laboriose,che hanno portato sviluppo e lavoro.Meditae e riflettete,le parole,scritte e dette hanno un peso enorme sulle Ns esistenze.Come trovo inappropriati giudizi e sentenze a zero su avventori e gestori del Pubblico esercizio.Nelle situazioni ci si deve trovare,per valutare reazioni e proseguo,tutti Paladini della giustizia e della correttezza….davanti a una tastiera.