Home Diocesi ne' Monti Essere padri: nel bollettino di Felina alcune interessanti riflessioni sull’argomento

Essere padri: nel bollettino di Felina alcune interessanti riflessioni sull’argomento

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Riceviamo e pubblichiamo

 


Zona Pastorale di Felina
9.05.2021 Domenica VI di PASQUA anno B


 

Introduzione alle letture

At 10,25-26.34-35.44-48:
Gli Atti ci narrano di una delle prime manifestazioni dell’efficacia della Pasqua proprio sulla prima famiglia pagana convertita a Cristo.

Salmo Responsoriale Sal 97,1; 2-3a; 3b-4:
Cantiamo di nuovo con le parole del Salmo il rinnovamento che Cristo ci ha ottenuto con la sua morte, risurrezione e ascensione.

1Gv 4,7-10: L’apostolo si sofferma ancora sul precetto della carità
vicendevole, quale frutto primario della Pasqua del Signore.

Gv 15,9-17: Anche l’evangelista si sofferma sull’amore vicendevole,
che deve essere come quello con cui Cristo ama gli uomini.


 

Calendario settimanale

Domenica 9 Maggio Domenica VI di Pasqua
Ore 15.30 A Felina battesimo di Valentini Giovanni
Di Matteo e Ganapini Silvia

Venerdì 14 Maggio San Mattia Apostolo

Domenica 16 Maggio Ascensione del Signore
Alla santa Messa delle ore 11,00 saranno presenti i genitori e i ragazzi di 4 elementare che nel pomeriggio celebreranno la I Confessione.
Per questa domenica invitiamo a partecipare ad un’altra celebrazione. grazie
Ore 15.00 Celebrazione della I confessione dei ragazzi di 4 Elementare

 

Mese dedicato a Maria con la preghiera del santo Rosario
nelle proprie case o in luoghi aperti ben distanziati

 

La CARITAS necessita di: Olio, Biscotti, Farina, Zucchero.
Possono essere consegnati agli incaricati o in parrocchia
Anche le offerte in denaro andranno per l’acquisto di questi beni.


 

Alcune riflessioni sull’essere padri tratte dalla Patris Corde
Essere padri significa introdurre il figlio all’esperienza della vita, alla realtà. Non trattenerlo, non imprigionarlo, non possederlo, ma renderlo capace di scelte, di libertà, di partenze. Forse per questo, accanto all’appellativo di padre, a Giuseppe la tradizione ha messo anche quello di “castissimo”. Non è un’indicazione meramente affettiva, ma la sintesi di un atteggiamento che esprime il contrario del possesso. La castità è la libertà dal possesso in tutti gli ambiti della vita. Solo quando un amore è casto, è veramente amore. L’amore che vuole possedere, alla fine diventa sempre pericoloso, imprigiona, soffoca, rende infelici. Dio stesso ha amato l’uomo con amore casto, lasciandolo libero anche di sbagliare e di mettersi contro di Lui. La logica dell’amore è sempre una logica di libertà, e Giuseppe ha saputo amare in maniera straordinariamente libera. Non ha mai messo sé stesso al centro. Ha saputo decentrarsi, mettere al centro della sua vita Maria e Gesù.


 

Un racconto per l’anima:
Dignità
Quando Leonida era in prigione perché cristiano, il figlio Origene gli scrisse questa lettera: «Carissimo babbo, io ti scongiuro in ginocchio che il tuo amore per me non ti faccia rinnegare Gesù Cristo. Io farò le tue veci a mia madre e ai miei sei fratelli; se morirai martire della fede, andrò a mendicare di porta in porta per procurare il nutrimento. Ti supplico, caro Babbo, non rinnegare Gesù Cristo. Sono il tuo Origene».


 

Enciclica Laudato sii del Santo Padre Francesco
Capitolo V:La giustizia tra le generazioni

161. Le previsioni catastrofiche ormai non si possono più guardare con di-sprezzo e ironia. Potremmo lasciare alle prossime generazioni troppe macerie, deserti e sporcizia. Il ritmo di consumo, di spreco e di alterazione dell’ambiente ha superato le possibilità del pianeta, in maniera tale che lo stile di vita attuale, essendo insostenibile, può sfociare solamente in catastrofi, come di fatto sta già avvenendo periodicamente in diverse regioni. L’attenuazione degli effetti dell’attuale squilibrio dipende da ciò che facciamo ora, soprattutto se pensiamo alla responsabilità che ci attribuiranno coloro che dovranno sopportare le peggiori conseguenze. La difficoltà a prendere sul serio questa sfida è legata ad un deterioramento etico e culturale, che accompagna quello ecologico. L’uomo e la donna del mondo postmoderno corrono il rischio permanente di diventare profondamente individualisti, e molti problemi sociali attuali sono da porre in relazione con la ricerca egoistica della soddisfazione immediata, con le crisi dei legami familiari e sociali, con le difficoltà a riconoscere l’altro. Molte volte si è di fronte ad un consumo eccessivo e miope dei genitori che danneggia i figli, che trovano sempre più difficoltà ad acquistare una casa propria e a fondare una famiglia. Inoltre, questa incapacità di pensare seriamente alle future generazioni è legata alla nostra incapacità di ampliare l’orizzonte delle nostre preoccupazioni e pensare a quanti rimangono esclusi dallo sviluppo. Non perdiamoci a immaginare i poveri del futuro, è sufficiente che ricor-diamo i poveri di oggi, che hanno pochi anni da vivere su questa terra e non possono continuare ad aspettare. Perciò, «oltre alla leale solidarietà in-tergenerazionale, occorre reiterare l’urgente necessità morale di una rinnovata solidarietà intragenerazionale».


 

Per pregare con il Vangelo della prossima Domenica

Ascensione del Signore (Anno B)
16 Maggio 2021
Vangelo secondo Marco (Mc. 16,15-20)

In quel tempo, Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi sa-ranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; impor-ranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.».

 

 

 

 

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