Dal 15 maggio all’11 giugno lo spazio di Nō Gallery a Pontremoli in via Garibaldi 78, in concomitanza con il programma di affissioni di POST ON 2021 in Vicolo della Cresa, ospiterà la mostra “Morfogenesi”, un progetto
tradotto ora, dopo alcuni anni di annotazioni e riflessioni, in una produzione condivisa tra il fotografo Achille
Ascani e l’artista concettuale Giovanni Nicolini.
La “meraviglia” diviene forma, osservava Goethe, considerando come il sentimento spontaneo di
ammirazione suscitato dall’indagine e da una esperienza inattesa ed eccezionale, nel trasformarsi in
immagine, avvicinasse alla conoscenza di sé e del mondo e precisamente da questa premessa pare avviarsi la
ricognizione fotografica del mondo vegetale esposta in galleria. Ad un campo visivo che appare debordante
nel quotidiano, al punto di rappresentare un ostacolo all’esperienza e alla comprensione della realtà, Ascani e
Nicolini oppongono qui una via per cui le situazioni e i fenomeni possano apparire finalmente intellegibili. Le
tecniche di ripresa, dilatando la percezione ben oltre i limiti naturali dei sensi ed in particolare della vista, nel
ridurre al minimo lo spazio di indagine, aprono ad una prospettiva in cui le varie singolarità siano nuovamente
identificabili e classificabili.
Vi è insomma fede nell’idea che le regole del tutto risiedano nel dettaglio e soprattutto che il mondo vegetale
sia il più puro osservatorio per la contemplazione e comprensione del mondo nella sua interezza.
Le immagini di “Morfogenesi” avvincono per la compiutezza formale e il disegno narrativo ma anche per
l’intento speculativo che, trovando sostegno nella frammentazione della complessità, rivela ampi percorsi di
interpretazione dell’ambiente biologico nel rappresentarlo come opera d’arte e possibile modello d’esistenza.
Achille Ascani (Parma, 1969) fotografo, vive e lavora a Carpineti di Reggio Emilia.
“Achille Ascani è riuscito sicuramente a trovare una sua individuale originalità sia sul piano estetico che narrativo, affidandosi agli stimoli che gli arrivano dal sistema urbanistico. Il fotografo utilizza il medium fotografico per dialogare con ciò che vede attorno e nello stesso tempo schierarsi a favore di determinati settori particolarmente scottanti dal punto di vista sociale, come le contraddizioni economiche o il grande punto interrogativo della filosofia legata all’energia alternativa... La sua passione parte da lontano, dall’attenzione alle architetture delle periferie abbandonate, dal degrado che lo affascina e disgusta al contempo, e arriva fino alle città che incontra viaggiando in tutta Europa, delle quali coglie intriganti particolari, muovendosi sempre di notte”. (F. Baboni)
selected works: 1996 “Un anno di fotografia”, Reggio Emilia/ 1997 “Notturni” Civici Musei di Reggio Emilia/ 1998 “Hinter Land Scape - Immagini del cambiamento” Reggio Emilia / 1999 Galleria dell’Arco, Reggio Emilia/ 1999 “XArt”, Reggio Emilia/ 2000 “Progetto di documentazione fotografica Area ex Locatelli”, Reggio Emilia/ 2001 “Fotografia Reggiana”, Publimedia, Reggio Emilia/ 2003 “Le stanze dell’eros”, Arte Fiera, Reggio Emilia/ 2004 “Caratteri del luogo” Palazzo Bentivoglio, Gualtieri/ 2008 “L’altra parte del buio” Teatro Bismantova, Castelnovo Ne’ Monti/ 2009 “Fiof professionalawards - Orvieto Fotografia”/ 2010 “Disegnare la notte” Castello di Sarzano, Casina/ 2011 Museo Baraccano, Bologna/2012 Galleria Metamorfosi, Reggio Emilia/ 2012 ”Darkness Art Gallery”, Castelnovo Monti/ 2012 “Premio Basi - Immagini del cambiamento”, Grosseto/ 2103 “Photissima Art Fair”, Torino/ 2014 “Premio Tricolore”, Spazio Km129, Reggio Emilia/2014 “Premio Combat”, Museo Civico Giovanni Fattori, Livorno/ 2014 “Luce in arresto”, Temporary space, Codemondo, Reggio Emilia/2014 “Made in Theatre”, Le Scuderie, Carpineti, Reggio Emilia/ 2014/ “PremioTricolore”, Galerie Rosemarie Bassi, Remagen, Germania/ 2015 “Luce in arresto”, Atelier Due gobbi, Reggio Emilia/ 2016 “Consolazioni”, Museo dei Frati Cappuccini, Reggio Emilia/ 2017 “Consolazioni”, Scuderie di Palazzo Ducale, Castelnovo né Monti/ 2018 “Il valore della
fragilità”, Palazzo dell’assembla Legislativa, Regione Emilia Romagna/ 2018 “Artexpo” New York / 2018 “Il disagio nelle periferie urbane”, Bari/ 2018 “Relazioni urbane”, MBN Art Gallery, Reggio Emilia/ 2019 ”Foto Festival”, Milano/ 2019 “Achille Ascani fotografo”, Galleria MADE 4ART, Milano/ 2019 “Photo Festival”, Milano/ 2020 “Oltre la memoria”, Galleria MADE4ART Milano, 2020
Giovanni Nicolini (Modena, 1947)
Artista concettuale attivo dagli anni ‘80, autore di diverse opere relazionali/intermediali esposte in Italia e all’estero, riflette sull’arte come iniziativa politica e quindi sulle sue forme politiche, proponendo immagini e contributi in grado di testimoniare la dimensione trasformativa e rivoluzionaria del fare e pensare arte.
“E’ però in particolare nel secondo dopoguerra, certo per il diretto riflesso dell’olocausto e della nuova era nucleare, che principale soggetto dell’arte diviene la persona. L’individuo e la vita assumono quindi centralità, nell’affermazione di una pratica della vita finalmente non indifferente alla vita. L’arte concettuale, penso ad esempio a Joseph Kosuth o Roman Opalka, indica la possibilità che la semplice scelta valutativa possa essere considerata arte. La testimonianza e l’intento pedagogico divengono così parte del processo creativo. (...) D’altro canto, forse non a caso, Robert Morris (...) dichiarava che tutta l’arte significativa è politica, come lo è il realizzarla o anche il solo parlarne.” (G.N.)
Selected works/experiences: Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica, Milano, 1985/ Shino Tosheki selection,
Kyoto, 1986/Palazzo Ruini Istituto di Cultura, Reggio Emilia, 1986/Per una immagine imprudente, Milano, 1986/ Kreative heimroboter - Möbel perdu, Amburgo, 1986 - 87/Ex - Orizzonti di ricerca ambientale, Bari, 1987/Finalmente il tempo (il vento), Rhumeweg 26, Berlino, 1988/Landward installation, Torino, 1990/Construction in process, History Museum, Łódź, 1990/Creatura, Tempio, Simbolo con Alessandro Mendini, Reggio Emilia, 1990/Palazzo Ruini periodico trimestrale, 1991 - 93/Freiluft, Rhumeweg 26, Berlino, 1991/365 Zeit An Sagen ubers telefon, Kunsthalle Palazzo Liestal, Basilea, 1991/Punto d’inerzia e etica del baratto, Bauhaus Dessau, 1992/S.I.N.N. Subjektive International Natur Natur, Rhumeweg 26, Berlino, 1992/Finalmente il tempo (il vento) in Über Zeit, Bauhaus Dessau, 1992/Vi lascio il migliore dei mondi possibili, Guanghzou Academy of Fine Arts, 1994/Eikones in Aura Aurea, Chiostri Benedettini di San Pietro, Reggio Emilia, 1994/Ricerca e uso sociale della musica in Di Nuovo Wien Modern, Reggio Emilia, 1994/CKCKC, Bianca Pilat Gallery, Milano, 1995/Dare la vita per una nota sola, Iperspazio McCann Erickson, Milano, 1996/Il mondo del denaro: parliamone, Hua Shan Art Gallery, Shangai, 1996/Three weekend sentences, Roskilde, Copenhagen Capitale Europea della Cultura, 1996/Nel segno degli angeli a cura di Bianca Pilat, Toronto, Montreal, 1997/Accademia dei Trasformati con Eric Andersen, Milano, Copenhagen/Parma Poesia, Teatro Due, Parma, 1998/Manomanopiazza - Sicurezza sociale del territorio, Reggio Emilia, 2000 - 01/Habitat contemporaneo, Spazio Quadro, Firenze, 2002/HCD Humanities Computing Division, Reggio Emilia, 2002 - 07/Distretto Rurale iniziativa concreta, Varese, 2006 - 20/Telescopio vegetale con D.R., Biennale del Paesaggio, Reggio Emilia, 2008/Il senso della misura con D.R., Chiostro di Voltorre, Varese,
2010/Immagine esemplare con D.R., Biennale del Paesaggio Reggio Emilia, 2010/La vita e la perfetta rappresentazione della vita con D.R., Chiostro di Voltorre, Varese, 2011/Dalla osservazione del mondo alla contemplazione della comunicazione, Accademia di Belle Arti di Brera, 2016, Università Bocconi, Milano, 2018/Chiesa dei SS Carlo e Agata, Reggio Emilia.2020/Oscillazioni 2020, Pontremoli, 2020