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Sabato 1° maggio, al Santuario delle formiche di Gottano, Santa Messa per tutti i morti di Covid

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Riceviamo e pubblichiamo

Foglio d’informazione e vita cristiana della Unità Pastorale di Vetto
(Parrocchie di Cola, Crovara, Gottano, Piagnolo e Vetto)
Vetto: tel. 0522 815556 – mail: [email protected]
Parroco: don Bogumil Krankowski tel. 3395657978 mail: [email protected]

 


Domenica 25 aprile 2021
Domenica IV di Pasqua  (anno B)


 

Riflessioni sul Vangelo
Nella prima lettura di questa domenica Pietro presenta Gesù come la pietra d’angolo, la roccia che sta a fondamento della comunità dei credenti: chi pone su di lui la propria vita può ottenere la salvezza. Nella seconda lettura invece Giovanni ci spiega come anche noi siamo divenuti figli di Dio nel Figlio e come il nostro cammino di fede ci porterà all’incontro con Lui; pertanto Cristo non solo è il fondamento ma anche la meta finale della nostra vita.
Il brano del vangelo ha come protagonista la figura del “buon pastore”, sebbene da un punto di vista filologico sarebbe più corretto “bel pastore” (καλός). Questa bellezza però non è da intendersi in senso meramente estetico, ma come risultato della contemplazione di Dio e di coloro che sono chiamati da lui, in particolare Gesù. Tramite quest’immagine infatti Gesù si presenta ai discepoli come il pastore del popolo di Dio, richiamando un tema ricorrente dell’Antico Testamento che indica in Dio la guida del gregge rappresentato da Israele (cfr. Sal 23; Sal 80; Is 40, 12).
Cosa rende bello questo pastore? Per prima cosa egli «dà la propria vita per le pecore», che non significa solo sacrificarla ma anche offrirla per il servizio verso gli altri; in questo senso il pastore si contrappone al mercenario, il cui scopo non è la felicità delle pecore, ma soltanto guadagnare denaro.

La differenza tra i due emerge all’arrivo del lupo, figura che rappresenta gli ostacoli (siano essi persone o situazioni) che intralciano i credenti nel loro cammino verso Dio: «il mercenario […] vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde».
Una seconda ragione della bellezza del pastore è che egli conosce le pecore, dove il verbo “conoscere” esprime il legame intimo proprio, ad esempio, della relazione coniugale. In questo contesto è un rapporto profondissimo, sia da parte del pastore (che conosce tutto di ogni sua pecora) sia da parte del gregge, che è chiamato ad avere la conoscenza profonda del pastore, ascoltare la sua voce e dialogare con lui per non rischiare di seguire un mercenario.

L’ultimo elemento caratteristico della figura del pastore è la sua universalità: Gesù infatti afferma di avere «altre pecore che non provengono da questo recinto», ovvero persone esterne a Israele che Gesù vuole ugualmente condurre al Padre.
Estremizzando, si potrebbe estendere questo discorso non solo a tutti i popoli della terra, ma pure a eventuali alieni! La battuta serve a capire che ogni persona è chiamata a conoscere Dio e ad entrare nel gregge guidato da Gesù.
Ascoltando la sua voce tutti noi possiamo essere protetti e salvi; ma dal canto nostro l’ascolto della voce del Pastore deve trasformarsi in azioni concrete di fede e di amore verso Dio e verso il prossimo.
Lasciamoci guidare dalla voce di Cristo verso la salvezza eterna!


 

Settimana in Parrocchia

 

25 aprile 58° giornata mondiale di preghiera per le vocazioni

Affidiamo alla speciale intercessione di S. Giuseppe, nell’anno a lui dedicato, il cammino di tanti giovani.
- Il coraggio uno non se lo può dare - (Promessi Sposi XXV) ma lo può ricevere come un dono.
Basta aprire il cuore nella preghiera, basta sollevare un poco quella pietra posta all’imboccatura del cuore per lasciare entrare la luce di Gesù; basta invitarlo. (Papa Francesco)

 

Avvisi catechismo bambini e ragazzi
Sono ripresi gli incontri di catechismo secondo quanto  comunicato da ogni catechista al proprio gruppo.

 

Il Parroco don Bogumil resta a disposizione per le Confessioni:
Durate la settimana al termine della S. Messa;
Sabato mezz’ora prima della S. Messa
COLA, ogni domenica, mezz’ora prima della S. Messa
In altri momenti, previo accordo col Parroco.


 

Sante Messe e celebrazioni dell’Unità Pastorale di Vetto con intenzioni



VETTO

• Sabato 24 aprile S. Fedele da Sigmaringen, sacerdote e martire: ore 17,00 S. Messa

• Domenica 18 aprile Domenica IV di Pasqua ore 10,30 S. Messa

Martedì 27 aprile Memoria della B.V. del Soccorso ore 15,30 S. Messa  Secondo intenzioni persona devota

Mercoledì 28 aprile S. Pietro Chanel, sacerdote e martire: ore 15,30 S. Messa

Giovedì 29 aprile S. Caterina da Siena, vergine e dottore della Chiesa, patrona d’Europa e d’Italia: ore 15,30 S. Messa

• Venerdì 30 aprile S. Giorgio martire: ore 15,30 S. Messa Def. Riccardo ed Elisa Avanzi

Sabato 01 maggio S. Giuseppe lavoratore: ore 17,00 S. Messa Def. Clotilde Nobili

Domenica 02 maggio Domenica V di Pasqua ore 10,30 S. Messa Def. Ninetta

 

COLA

• Domenica 25 aprile Domenica IV di Pasqua ore 9,00 S. Messa Def. Famiglia Zini Artemio

Domenica 02 maggio Domenica V di Pasqua ore 9,00 S. Messa Def. Genitoni Giuseppe e Azzolini Maddalena

 

GOTTANO: SANTUARIO DELLE FORMICHE

Sabato 01 maggio S. Giuseppe lavoratore: ore 10,30 S. Messa  PER TUTTI I MORTI DI COVID


 

Unità Pastorale di Vetto
(Parrocchie di Cola, Crovara, Gottano, Piagnolo e Vetto)