Home Cronaca “Tagli agli enti locali? Cambiate amministratori”

“Tagli agli enti locali? Cambiate amministratori”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Ogni giorno assistiamo agli annunci sulla stampa di patti firmati tra i comuni montani, il Parco nazionale, la Comunità montana ed altri enti, che poco interessano ai cittadini, consapevoli che il futuro della montagna non passa di certo attraverso queste iniziative, che, se pur condivisibili, vengono propagandate come fossero la soluzione dei problemi.

Certamente mi si dirà che con i tagli del governo la Provincia e la Regione fanno già miracoli e la colpa non è certo da attribuire agli enti locali; certo è che il presidente Errani sta decidendo la riconferma o la nomina di oltre 2000 presidenze sparse per tutta l’Emilia-Romagna; presidenze queste che si traducono in semplici poltrone, forse tagliare prima queste che i servizi ai cittadini, come denunciato dai vari comuni con le X appese, darebbe più credibilità e meno demagogia politica.

A proposito di demagogia, che fine hanno fatto gli annunci volti a spaventare i montanari sotto le elezioni regionali sulla riforma Calderoli? Dovevamo finire tutti in miseria, poi rivelatasi una bufala elettorale; ora si riparte con lo spavento dei tagli ai servizi essenziali.

I sindaci dicono di voler consegnare il mandato al governo perché impossibilitati ad amministrare causa questi tagli, li inviterei a farlo subito, per dar modo a nuovi amministratori capaci, che possano prendere il loro posto, e dare ai cittadini una risposta seria, senza piagnistei, come stanno dimostrando centinaia di sindaci leghisti, governatori come Cota e Zaia compresi.

Certamente siamo d’accordo con la richiesta di premiare i comuni virtuosi, ma solo ora che la coperta è corta la sinistra si accorge degli sprechi, da noi denunciati per decenni; fino a poco tempo fa eravamo per loro dei razzisti verso il popolo del sud. Meglio tardi che mai!!

(Romano Albertini, consigliere provinciale della Lega Nord)

5 COMMENTS


  1. E’ abbastanza simpatica la sicurezza con cui certi esponenti politici sono sempre lì a fare prediche al prossimo.
    Caro Albertini:
    1) i tagli colpiscono pure i “vostri” enti: il Comune di Guastalla (in questo periodo tra l’altro al centro di qualche problemino) e quello di Viano, con o senza croce rossa esposta;
    2) crede che i presidenti delle regioni di centrodestra non effettuino le norme di loro spettanza, distribuendo a loro volta, a destra e… solo a destra (non a manca), migliaia di famigerate “poltrone”? O pensa che sia solo un difettaccio tutto emiliano-romagnolo?
    3) Cota: vedrà mai spuntare il 2011 sulla medesima poltrona, dati anche qui i problemini (le migliaia di firme false della lista di Michele Giovine con cui lui ha accettato di apparentarsi alle ultime regionali) in questo periodo al vaglio del Tar piemontese?
    Bah… chi vivrà vedrà.

    (cf)

  2. Governare con questa Costituzione è un inferno?
    Cambiate presidente del Consiglio… Al di là della battuta, signor Albertini, trovo questo suo intervento semplicemente disarmante ed estremamente inappropriato. Mi faccia la cortesia di risparmiarci queste sparate da bar… La gente seria e onesta vorrebbe delle risposte concrete da parte del mondo politico che continuamente è a bussare alla nostra porta per chiedere voti. Cosa fate per meritarvi questi voti? Nulla, dite solo ca…te. Vuole qualche esempio da affiancare al suo intervento???
    1) Aboliremo le province che invece sono cresciute in numero. La finanziaria d’emergenza non era forse l’occasione più propizia per farlo? Come mai invece vengono effettuati 14 miliardi di tagli alle regioni e ai comuni mentre le province continuano ad essere dove sono?
    2) Niente più Ici, appena reintrodotta con il nome Imu. Il grande statista (come definito ieri per giustificare la consegna di un premio) non se lo immaginava che gli enti locali sarebbero finiti con l’acqua alla gola senza una delle loro principali fonti di reddito? Azz… che statista che è!!!
    3) La famosa ripresa economica… chieda alla gente quanti sentono gli effetti della tanto proclamata ripresa economica in corso.
    4) La maggiore sicurezza dei cittadini… con tutti i sindacati delle forze di polizia (sindacati riconducibili all’area di centrodestra, la sua) che scendono in piazza per protestare contro i continui tagli a forze nettamente sotto organico già da alcuni anni…
    5) Aiuteremo L’Aquila… questa penso sia la ciliegina sulla torta viste le mazzate che i poveri aquilani si sono presi nel momento in cui hanno chiesto con un po’ più voce che venissero rispettate le promesse che gli erano state fatte…
    In tutta franchezza, e non credo di essere l’unico, mi sono rotto i cosiddetti di sentirvi parlare parlare e parlare… Vorrei vedere qualcosa di concreto ma dubito che ne siate in grado visto quel che avete dimostrato finora.

    (Luca Reggioni)

  3. Con una congrua voce di bilancio dedicata alle spese legali, son tranquillo!
    Beh, vedendo tutte le spese legali sostenute dal mio Comune son abbastanza tranquillo in merito ad eventuali ed ulteriori tagli. Serviranno questa volta ad eliminare dai bilanci comunali le ingenti spese legali sostenute anche a volte per una sorta di ripicca politica nei confronti di cittadini che magari hanno ideologie politiche avverse da quelle che governa attualmente Collagna e daranno la possibilità agli stessi amministratori di dialogare correttamente con gli stessi. Ce lo auguriamo tanto! Sapere far pulizia prima di un intervento della controparte a mio avviso è un eccellente risultato e una dimostrazione di correttezza. Certamente in alcune realtà montane succede di tutto e nessuno di riferimento, informato dell’accaduto, pensa minimamente di metterci mano. Eleganza, correttezza? Penso proprio di no!

    (Marino Rivoli, capogruppo “Per la Libertà” a Collagna)


  4. Ci dica Albertini cosa pensa dei tagli, inveve di avventurarsi in in discorsi pieni di demogogici ma con pochi contenuti. Cosa ne pensa del fatto che la manovra graverà su regioni, province e comuni (a proposito di federalismo). I tagli alle regioni saranno pari, nel biennio 2011-12, ad 8,5 miliardi di euro, incidendo sui servizi e sugli incentivi destinati alle imprese (670 milioni) – scelta singolare in tempo di crisi. I comuni subiranno invece tagli pesantissimi, stimabili in milioni di euro; a risentirne saranno i servizi destinati ai cittadini, non chi ha una rendita finanziaria all’estero.

    (Simone Ruffini)