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Tondelli (FdI) contro l’amministrazione di Vetto: “Permette la nascita e finanzia una cooperativa”

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Debora Tondelli

Duro intervento di Debora Tondelli, consigliere comunale di minoranza di Vetto per Fratelli d'Italia. La sorella di Maruska, che siede tra le fila della maggioranza, che interviene sulla recente nascita della cooperativa di comunità "Il Pontaccio" (di cui abbiamo dato notizia nei giorni scorsi) scagliandosi contro l'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Fabio Ruffini.

"Vetto  è un comune di 1 800 abitanti, il meno popolato della provincia di Reggio Emilia - scrive la consigliera d'opposizione -.  Dopo più di un anno di pandemia e di chiusure forzate delle nostre attività  ritrovandoci con l'acqua alla gola a rischio chiusura  e non avendo ricevuto ristori adeguati per il nostro sostentamento,  l'amministrazione comunale in concomitanza con l'imminente entrata in zona gialla che fa? Finanzia e permette la nascita di una cooperativa sociale - in realtà di comunità ndr - permettendo l'apertura di nuove attività concorrenziali piuttosto di dare aiuti concreti a chi già esiste. Questa può essere un'idea geniale in una situazione di normalità, ma non dopo  mesi di stenti per le partite Iva che nonostante tutto hanno dovuto pagare affitti utenze e tasse non avendo percepito reddito! Questa è l'ennesima beffa  legalizzata!", conclude la consigliera.

Nei giorni scorsi Alberto Tondelli,  padre delle due consiglieri comunali e responsabile Spi per Vetto d'Enza, aveva espresso perplessità in un commento alla notizia, relativamente all'intento della cooperativa di occuparsi anche di ristorazione e rilancio di almeno una gelateria: "Nel centro di Vetto (escludendo le frazioni) sono rimasti due bar ed un ristorante, tre bed and breakfast ed il circolo Bocciofila Bergonzani, tutte attività colpite duramente dalla pandemia e che da oltre un anno debbono fare i conti con risultati economici particolarmente negativi e pertanto viene naturale chiedersi se davvero un punto di ristoro non possa essere ne più ne meno che un nuovo bar-ristorante, pertanto in una concorrenza con gli esercizi già presenti e se davvero una delle richieste più pressanti possa essere una gelateria o un nuovo punto di aggregazione".

9 COMMENTS

  1. Spiace molto leggere una notizia totalmente priva di fondamento come questa, ancor più quando si cita un’azienda che sta attuando con le risorse dei soci, un progetto apartitico e apolitico di amore verso il paese.

    Oltre all’amarezza che lasciano tali illazioni, abbiamo il dovere di tutelare l’immagine aziendale della Cooperativa Il Pontaccio e dei soci che la compongono.

    A tal fine, la Cooperativa Il Pontaccio smentisce categoricamente questa informazione mendace.

    Saremo a disposizione per spiegare il progetto, nel dettaglio, alla popolazione il 7 maggio 2021 alle ore 20:30.

    Vi invitiamo a seguire la nostra pagina Facebook https://www.facebook.com/ilpontaccio/ per rimanere sempre aggiornati.

    Il CDA de Il Pontaccio

    • Firma - Il CDA de Il Pontaccio
  2. Un’ azienda privata se non fortemente capitalizzata non avrebbe la forza economica per iniziare un progetto come questo. E’ altrettanto difficile riuscire con le sole risorse dei soci o di qualche privato generoso. Senza una reale certezza economica difficilmente si possono mettere in atto progetti che per forza di cose comportano costi iniziali importanti .

    (Andrea Catellani)

    • Firma - Andrea
  3. Egregia Consigliera Tondelli, il comune ha finanziato (come scrive lei), oppure non ha finanziato (visto che tutti i diretti interessati hanno smentito)?
    Se ha delle evidenze a sostegno delle sue affermazioni, la prego di renderle pubbliche. In alternativa, ci darà conferma di quanto la nuova destra italiana (e non solo) sia avvezza all’utilizzo delle fake news come arma di lotta politica.
    Riguardo al “permettere la nascita”: ma voi non eravate liberisti e per il libero mercato? O mi è diventata improvvisamente stalinista?

    (AT)

    • Firma - Andrea
  4. Riteniamo doveroso chiarire le gravi inesattezze, gravi perché provenienti da un membro del consiglio comunale che dovrebbe essere informato sugli argomenti trattati, contenute nell’intervento della consigliera comunale Tondelli Debora sulla nascita della cooperativa di comunità denominata “Il Pontaccio”.

    Il comune di Vetto non ha finanziato in alcun modo la cooperativa “Il Pontaccio” e nessun’altra cooperativa; al contrario, il comune ha cercato di aiutare, seppur con tutti i limiti e le scarse risorse disponibili, le attività esistenti azzerando la TARI del 2020 a tutti i bar e ristoranti e riducendo del 70% lo stesso tributo a tutte le altre attività produttive (probabilmente siamo uno dei pochi comuni italiani ad aver effettuato riduzioni così consistenti).
    Pienamente consapevoli della grave situazione economica che stanno attraversando moltissime attività del nostro comune (e non solo del nostro comune) e dell’assoluta importanza che le stesse rivestono in ambito economico e sociale, abbiamo inoltre deciso di utilizzate tutte le risorse delle cosiddette “aree interne” e parte dell’avanzo di bilancio dell’esercizio finanziario 2020 per erogare contributi (minimo 1.000 euro – massimo 2.350 euro) alle attività artigianali e commerciali che nel 2020 hanno subito un calo del fatturato superiore al 10%.

    Il comune di Vetto non ha “permesso” la nascita della nuova cooperativa “Il Pontaccio” semplicemente perché non c’era (e non c’è) nessun particolare e/o specifico permesso su cui il comune ha discrezionalità amministrativa; la cooperativa è una impresa a tutti gli effetti e può essere costituita liberamente, in qualunque momento, da chiunque lo voglia.
    Il comune, anche volendo, non poteva (e non può) “opporsi” o “non permettere” la nascita di nuove cooperative e/o attività.

    Cogliamo l’occasione infine per sottolineare che l’Amministrazione Comunale valuta in modo estremamente positivo la nascita di questa nuova attività imprenditoriale, che aumenta l’offerta del territorio e non si pone in contrasto con gli esercizi esistenti, e auspica che possa essere d’esempio per altre iniziative.

    (Amministrazione comunale vettese)

    • Firma - Amministrazione Comunale di Vetto
  5. Salvo miei fraintendimenti, non capisco dove sia la “notizia totalmente priva di fondamento”, oppure la “informazione mendace” – citando le espressioni che troviamo nel commento del CDA de IL PONTACCIO – visto che Debora Tondelli lamenta la mancanza di aiuti concreti a chi già esiste, e ritiene nel contempo che la nascita della Cooperativa potrebbe andar bene in una situazione di normalità ma non “dopo mesi di stenti per le partite IVA che nonostante tutto hanno dovuto pagare affitti utenze e tasse non avendo percepito reddito!”.

    Se da un lato trovo pienamente legittimo che chi promuove un’iniziativa – vedi nella fattispecie la Cooperativa di Comunità – ne difenda comprensibilmente la bontà e l’utilità, reputo altrettanto legittimo non pensarla allo stesso modo, e ritengo che le eventuali critiche vadano accettate come tali, e non trasformate in illazioni o qualcosa di offensivo per “l’immagine aziendale” (il trasformarle in detto modo, o il darne anche e soltanto l’impressione, potrebbe essere letto come una forma di dissuasione verso ogni dissenso, o giudizio non del tutto favorevole) .

    Riguardo al libero mercato di AT, vale la pena di far presente che la liberalizzazione delle licenze commerciali non ha avuto una paternità destrorsa, bensì di tutt’altro versante politico, quasi a confermare che per fare una politica di destra occorre un governo di sinistra, come profetizzato da un’illustre personalità del recente passato – riporto il concetto al di là delle esatte parole – ma capisco che qualche “dimenticanza” possa giovare alla propria idea politica, in questo caso quella di AT (l’importante sarebbe che fosse accettata anche a parti invertite).

    P.B. 21.04.2021

    • Firma - P.B.
    • Sig. P.B.
      suvvia, con un piccolo sforzo non è così difficile capire dove sia l’informazione mendace, visto che Debora Tondelli ha affermato che il comune ha finanziato con soldi pubblici, mentre il comune ha smentito.
      Mi complimento inoltre con lei che, senza nemmeno sapere chi sono, ha già capito quale sia la mia idea politica.

      • Firma - AT
  6. Ritengo che la nascita di un attività nuova, a mio avviso, vada presa con entusiasmo e stima nei confronti di chi ha avuto l’iniziativa indipendentemente dall’origini politiche o meno, indipendentemente da finanziamenti di origini varie (anche perché se i finanziamenti ci fossero, magari anche in futuro, non vedo perché non dovrebbero essere presi).
    Capisco la frustrazione e la rabbia che baristi ristoratori e commercianti in tutti questi mesi hanno subito a causa di condizionamenti a mio avviso inaccettabili, ma questo, non deve generare risentimento nei confronti di chi oggi per fortuna ha ancora la forza e la voglia di mettersi in gioco.
    In Bocca al lupo al Pontaccio e a tutti i “commercianti” di Vetto, con l’augurio che l’estate che arriva possa portare un po’ di serenità e turismo libero….

    (Roberto Pagani)

    • Firma - Roberto
  7. Replicando ancora ad AT – posto che mi sembra essere di sua mano anche il penultimo commento – mi viene in primo luogo da dire che io non gli ho attribuito alcuna appartenenza partitica, ma vista la sua “stoccata”, abbastanza pungente, nei confronti della “nuova destra italiana”, ho semplicemente dedotto che la sua idea politica possa essere di altro e differente segno (non ho comunque difficoltà a scusarmene, qualora la mia deduzione risultasse sbagliata)

    Quanto ai liberisti, una volta appurato che il “pacchetto liberalizzazioni” non va ascritto alla destra, ma piuttosto ad un Governo di sinistra o centrosinistra, una quindicina d’anni orsono – e qui mi sembra che AT non avanzi obiezioni riguardo a questo dato – il liberismo della nuova destra italiana va forse inteso, più propriamente, come la difesa delle libere attività autonome, le cosiddette “partite IVA” (il che mi sembra avvenire non da oggi, ossia “niente di nuovo sotto il sole”).

    Circa poi i finanziamenti, se vale il commento di Andrea Catellani, potrebbe semmai arrivare, anche per l’avvio, un qualche legittimo sostegno economico, e del resto nella LR n. 12/2014, inerente alla Cooperazione Sociale, si parla di contributi erogati dalla Regione – non so se in forma diretta o pure tramite gli Enti Locali, in quanto menzionati in detta LR n.12/2014 – e allorché si parla di soldi pubblici può esservi chi, altrettanto legittimamente, vede come prioritario, in questo momento, il sostegno economico alle attività sul cui bilancio hanno pesato gli effetti della pandemia in corso.

    P.B. 24.04.2021

    • Firma - P.B.
    • Replicando a P.B., confermo che la mia linea politica è, per usare le sue parole, di altro e differente segno. Ma si può NON essere di destra anche senza votare PD, giusto per ribattere alla questione “liberalizzazioni”. Quindi, in sostanza, non ho bisogno di nessuna dimenticanza che giovi alla mia linea politica, che nulla ha a che fare con coloro che vararono a suo tempo il pacchetto liberalizzazioni.
      Riguardo i finanziamenti, infine, il fatto che possa arrivare, anche per l’avvio, un qualche legittimo sostegno economico dalla regione, è cosa ben diversa da quanto affermato dalla Tondelli, che accusava il comune di aver permesso e finanziato la nascita della cooperativa. Spero ciò sia sufficiente per aiutarla a capire dove sia la “notizia totalmente priva di fondamento”.
      Saluti

      • Firma - AT