UNITÀ PASTORALE DI CARPINETI (335/8257036)
San Prospero, San Biagio, San Donnino, San Pietro,
Onfiano, Pantano, Pianzano, Poiago e Pontone
Vita parrocchiale dal 18 al 25 aprile 2021.
Gesù si mostra ai discepoli, li invita a toccare il suo corpo glorioso e propone di mangiare con loro. E’ veramente lui, il Cristo, il Risorto. Agli apostoli, che costituisce suoi testimoni, affida il compito di annunciarlo al mondo. |
DOMENICA 18 aprile | S. Messe: Carpineti ore 8.30 (def. Rivi Giorgio) ore 11.15 (def. Franzoni Battista, Bice e Figli) ore 18.00 (libera intenzione) Pontone ore 10.00 Pantano ore 10.00 |
LUNEDI’ 19 aprile | S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione) |
MARTEDI’ 20 aprile | S. Messa: ore 18.00 (Anime del Purgatorio) |
MERCOLEDI’ 21 aprile | S. Messa: ore 10.30 (def. Fam. Montermini e Franzoni) |
GIOVEDI 22 aprile | S. Messa: ore 18.00 (Benefattori defunti) |
VENERDI’ 23 aprile | S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione) |
SABATO 24 aprile | Ore 15.00: Festa di Prima Confessione per 14 bambini S. Messa festiva: ore 18.00 a S. Donnino |
DOMENICA 25 aprile | S. Messe: Carpineti ore 8.30 (def. Gasperini Genuino e Adele) ore 11.15 (per i caduti in guerra) ore 18.00 (def. Canovi Domenico, Clarice e figli) Pontone ore 10.00 Pantano ore 10.00 |
Meditazione domenicale. La reale presenza del Risorto. Il brano tratto dal discorso di Pietro, negli Atti degli Apostoli (prima lettura), sintetizza il cuore della verità cristiana: l’evento della Resurrezione operato da Dio ha sconfitto la morte e “l’’ignoranza” degli uomini e per questo deve essere accolto nella fede e generare una vera conversione di vita. Come ci dice la seconda lettura, solo colui che davvero si converte e segue i “comandamenti” può testimoniare l’amore del Dio di Gesù Cristo e in Lui abita la verità e pienezza. La vera origine di questa conversione, tuttavia, è solo la realtà della Resurrezione, l’incontro autentico con il Risorto che, vincendo i nostri dubbi e le nostre paure, ci viene incontro, come ci racconta il vangelo, nella concretezza del suo corpo glorioso. Da Lui riceviamo la vera “pace” che ci consola e il dono dello Spirito che apre le nostre menti e ci permette di “ comprendere le Scritture” e di testimoniare il compimento della Salvezza di Dio.
Festa di I° Confessione. Sabato prossimo 24 aprile, un secondo gruppo di nostri bambini riceverà per la prima volta il Sacramento della Riconciliazione per poi ricevere il Sacramento della Prima Comunione il prossimo 12 giugno. Li presento alla comunità con i loro nomi, chiedendo che si preghi per loro e per le loro famiglie: Ancora Simone, Bertoni Daniel, Bertoni Nicole, Bolondi Gioele, Branchetti Giovanni, Cilloni Pietro, Fontanelli Matteo, Franzoni Federico, Gentili Sara, Ghinelli Valentina, Iellamo Matilde, Lamberti Melissa, Ruggi Tommaso, Zanelli Serena. Carissimi bambini ogni Sacramento va ricevuto con consapevolezza e chiede una “buona disposizione”, cioè la migliore preparazione possibile. Il Sacramento è tutto fuorché un rito magico: pretende il massimo da noi, perché noi gli possiamo dare l’opportunità di offrirci il massimo. Ecco perché sono certo che vi siate preparati bene a ricevere il dono della Misericordia del Signore. I vostri genitori, le catechiste e io stesso vi abbiamo presentato il Sacramento della Riconciliazione come l’incontro di un padre che vuole il bene del figlio. Il catechismo insegna che i Sacramenti risalgono a Gesù Cristo, il quale li ha istituiti per donarci la sua infinita grazia. Una bella cerimonia è importante, come è importante celebrare la perfezione del rito stabilito dalla Chiesa. Ma la cosa essenziale è cogliere il significato profondo del Sacramento e, nel caso specifico, la certezza che se con sincerità mettiamo davanti al Signore attraverso la mediazione del sacerdote le nostre mancanze, Egli ci dà la gioia del suo Perdono e ci restituisce la grazia iniziale del Battesimo. Sono certo che anche per voi, come per i vostri amici che l’hanno celebrata due settimane fa, sarà un momento di gioia. Nell’attesa di incontrarvi, vi assicuro il mio ricordo nella preghiera.
In domenica il 25 aprile. Quest’anno il 25 aprile cade in domenica. La Chiesa da secoli in quel giorno venera San Marco Evangelista e la società civile dal 1945 celebra la fine della II° Guerra Mondiale. In quasi tutti i paesi c’è un monumento o una lapide che ricorda il sacrificio di tanti giovani e di tante persone che hanno perso la vita in conflitti bellici. Nella nostra antica piazza il monumento alla Santa Croce è diventato anche memoria dei caduti e ogni anno sindaco e parroco, con le varie associazioni e gruppi di volontariato, si ritrovano davanti a esso per una commemorazione e una preghiera. Non solo di suffragio ai caduti ma anche per chiedere il dono inestimabile della pace. In questi due anni di pandemia, la celebrazione non vede la partecipazione, come era consuetudine, dei ragazzi e dei bambini delle scuole, ma di un solo ristretto numero di persone che rappresentano l’intera cittadinanza. Questo ritrovarci non vuole essere soltanto una forma retorica e tradizionale, ma una rinnovata testimonianza di impegno per essere operatori di pace. Noi ricordiamo la liberazione da una guerra, ma non dimentichiamo che anche oggi nel mondo sono tanti i focolai di guerriglie e di soprusi che tengono in scacco intere popolazioni, creando situazioni di morte, di miseria e di malattia. Anche la stessa pandemia non è affrontata e debellata allo stesso modo in tutte le Nazioni. Come cristiani crediamo nel suffragio dei defunti; ancora di più in questo tempo crediamo nella pace, dono pasquale del Cristo Risorto. La messa delle ore 11.15 sarà dedicata al ricordo dei defunti e a implorare la pace dei cuori. Più che frutto dei nostri sogni, la pace è un dono di Dio. Dono prezioso, da difendere, da curare. Dono da trasmettere con caparbietà e benevolenza. San Marco, che ci ha trasmesso la Buona Novella del Vangelo, ci aiuti a convertire il nostro cuore. La vera liberazione è quella operata da Gesù Cristo che ci ha insegnato a spendere la vita per amore.
Benedizioni pasquali alle famiglie. Come ho già avuto modo di dirvi nelle scorse settimane, non sul bollettino ma negli avvisi parrocchiali, non passerò come tradizione a far visita a tutte le famiglie, ma soltanto a chi ne farà esplicita richiesta. Questo, in osservanza alle norme anti covid. Pertanto, l’intestazione del bollettino riporta il mio numero di telefono, chi desidera la benedizione me lo comunichi e sarò lieto di portarvela. Comunque, siate certi che ogni domenica dall’altare la Benedizione del Signore scende su quanti la desiderano.
Offerte ricevute: Canovi Paola per la Parrocchia. Montermini Ermes per la Caritas Parrocchiale. Vender Giorgio per la parrocchia. In memoria della mamma, la figlia Farina Gloria per la chiesa. A tutti grazie!