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Piscina di Castelnovo, appello alla Regione: aumenti i sostegni

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Roberto Zanini

Un appello ad aumentare le risorse di un fondo della Regione Emilia Romagna che, in sede preventiva, prevederebbe solo 1,5 milioni di euro per tutta la regione stessa.

Ad oggi la perdita di fatturato all’Onda della Pietra, società cooperativa sportiva di capitali che gestisce l’impianto di via Enzo Ferrari a Castelnovo, chiusa per Covid, è di oltre il 50%. Per saperne di più ne parliamo con Roberto Zanini, presidente.

“La nostra società gode di agevolazioni fiscali relativamente ad assunzioni ed altro. Questo però, ci ha di fatto esclusi dai ristori previsti per chi ha una gestione ordinaria. Il ristoro che abbiamo ottenuto è stato di 5.000 euro, perché commisurato alla fiscalità ordinaria, che per noi è minimale”.

E invece?

“Invece abbiamo avuto un calo di fatturato di 450.000 euro”.

Un danno per chi lavora con voi?

“La nostra cooperativa, come tutte le società sportive, ha collaboratori sportivi, non assunti e alcuni dipendenti per le attività continuative (come reception o bagnini). I primi erano una ventina, i secondi 12.

Coi collaboratori siamo in costante contatto. Coloro i quali non avevano altre entrate hanno avuto ristori dallo Stato per 600 euro al mese per 3-4 mensilità, si tratta di 12-13 persone in prevalenza donne. I nostri dipendenti, invece, sono in cassa integrazione da dicembre-gennaio”.

Ma?

“L’anno passato, a fronte di una perdita di fatturato del 50%, abbiamo preferito dare la precedenza al pagamento degli stipendi rispetto ai fornitori, come Enel o Iren. A questi ultimi stiamo chiedendo la rateizzazione delle bollette che, comunque, continuano ad arrivare. Solo di riempimento della vasca si spendono 5 mila euro di acqua. E, a regime, ogni giorno viene ricambiato circa l’8% di acqua. L’impianto è funzionante, ma ora è spento. Se e quando ripartiremo dovremo solo riempire e fare ripartire le macchine, non ci sono problemi di manutenzioni. Così come pure la gestione caratteristica dell’impresa è solida”.

Capitolo ristori.

“Oltre a non avere ricevuto soldi dallo Stato, ci è stato impossibile, giustamente, ottenere soldi dal Comune di Castelnovo, essendo la nostra una situazione comune ad altre società. Certo abbiamo una funzione comprensoriale, per questo auspichiamo che vadano a buon fine le interpellanze di Manghi e Bondavalli in Regione per aumentare i ristori destinati alle piscine comunali. Su questo bando il nostro Comune ha già fatto richiesta”

Altro capitolo, invece, quello della proprietà della piscina che fa riferimento, tramite la cooperativa “Pietra del Benessere”, capeggiata dall’imprenditore e costruttore Borgonovi che ha in concessione dal Comune di Castelnovo ne' Monti la piscina da oltre quarant’anni. Novità potrebbero esserci anche qui in futuro.