Da alcuni mesi la linea telefonica fissa non funziona, ma le bollette arrivano lo stesso. Lo hanno denunciato alcuni residenti dei paesi coinvolti, tra cui Baiso, Nismozza e Civago dove dalla metà di dicembre diverse utenze telefoniche di linea fissa, di gestione diretta Telecom, non funzionano se non a sprazzi e comunque mai a pieno regime.
Oltre ai disagi dovuti alla mancanza di ricezione di alcune aree montane, dove la rete mobile e la connessione dati funziona a macchia di leopardo e solo alcune compagnie telefoniche "prendono bene", ora la situazione è ulteriormente aggravata dal contesto sanitario e dalla logistica, quella con cui devono confrontarsi soprattutto gli abitanti del crinale.
Non va dimenticato, come per gli utenti in montagna, tra cui molti anziani che non hanno dimestichezza col cellulare, il telefono fisso resta un "salvavita". A Civago, come in buona parte del Crinale, la popolazione ha un'età media elevata, molti anziani preferiscono non uscire per evitare rischi. I negozi locali hanno sempre collaborato portando a domicilio i prodotti e i vicini si prestano volentieri per ritirare missive e ricette mediche. Senza telefono attivo, però, è impossibile richiedere cibo e chiamare i medici e gli uffici comunali e postali.
Le tante richieste inoltrate al servizio assistenza clienti non hanno portato a grandi miglioramenti, nonostante l'uscita sul posto di alcuni tecnici. A Baiso, le continue segnalazioni e lamentele dei cittadini hanno mobilitato il sindaco Corti, intervenuto personalmente per sollecitare il ripristino della linea telefonica fissa. Anche a Nismozza, nonostante alcuni interventi dei tecnici della Tim, c’è ancora chi non ha avuto il collegamento.
E' il caso di un docente in pensione, che in mancanza della linea telefonica fissa non può neppure usare il computer per le sue ricerche. "Intanto mi è arrivata la solita fattura Tim del mese di gennaio che dovrò pagare senza aver utilizzato il telefono e alla stessa stregua arriverà quella di febbraio. Non è giusto pagare per un servizio non ricevuto, anzi come utente forse dovrei chiedere eventuali danni, in questo caso ci vuole un legale".
Atri utenti hanno deciso di non pagare le ultime bollette, aspettando prima una risposta. "Ci sono arrivate richieste di pagamento delle utenze per mesi in cui il telefono non è stato mai utilizzabile e in cui non abbiamo praticamente ottenuto riscontri, non è accettabile, questa situazione", raccontano i residenti.
Con questa situazione, con queste paure e la necessità di muoversi il meno possibile, le persone anziane non possono uscire e senza telefono le comunicazioni sono davvero molto complicate. "Speriamo di avere risposte, da tre mesi attendiamo un riscontro e non ne abbiamo - concludono i residenti - ci sono anziani che sono ormai preoccupati, oltre che nervosi perché nessuno ci dice niente".