Home Diocesi ne' Monti Don Paul Paku propone la consueta meditazione sulla liturgia odierna

Don Paul Paku propone la consueta meditazione sulla liturgia odierna

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don Paul Poku

Questa settimana abbiamo iniziato la quaresima, un forte periodo liturgico che la Chiesa ha stabilito per aiutarci a convertirci e purificare le imperfezioni della nostra vita spirituale. Le letture di oggi ci aiutano a riflettere su questi temi.
Nella prima lettura è descritta l’alleanza sancita da Dio con Noè subito dopo il diluvio universale. Tramite quel tremendo cataclisma Dio aveva inteso purificare il mondo dal peccato commesso dall’umanità corrotta, ma ai sopravvissuti prescelti il Signore annuncia che non ci sarà più una purificazione attraverso la devastazione dell’acqua («non sarà più distrutta alcuna carne dalle acque del diluvio, né il diluvio devasterà più la terra»); sappiamo infatti che la salvezza avverrà solo attraverso il sangue del Figlio unigenito.
Questo passaggio ci porta al brano evangelico delle tentazioni. Subito dopo il suo battesimo «lo Spirito sospinse Gesù nel deserto», il luogo della solitudine, del silenzio, della fortificazione dell’anima e della conversione; tuttavia egli non sarà solo di fronte alle sue prove, perché lo Spirito, la forza creatrice di Dio, resta al suo fianco. Questo c’insegna che se anche noi saremo capaci d’invocare sempre la forza dello Spirito che abbiamo ricevuto nel battesimo, sapremo resistere a ogni tentazione. L’evangelista Marco non riporta molto di quanto accaduto a Gesù, limitandosi a dire che «nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana»; se consideriamo che in senso biblico l’espressione “quaranta giorni” indica il periodo di un’intera generazione, possiamo comprendere che il passo intende significare che le tentazioni a cui fu sottoposto Gesù non durarono solo un mese e mezzo, ma in realtà tutta la sua vita. Ma cosa sono le tentazioni? Con esse s’intendono tutte le prove della nostra vita che hanno la capacità di bloccarci nel cammino di fede. Esse vengono da Satana, l’avversario, che tramite i suoi ostacoli vuole impedirci di seguire la volontà di Dio. Il vangelo c’informa anche che Gesù «stava con le bestie selvatiche», le quali probabilmente sono simboli per rappresentare le pericolose tentazioni di potere e cupidigia che pervadono il mondo. Infine viene specificato anche che «gli angeli lo servivano»; essi sono i messaggeri di Dio, ovvero tutti coloro che aiutano e servono Gesù nel compiere la sua missione.
Dopo avere affrontato e superato le tentazioni, prende ufficialmente inizio il ministero di Gesù. Il primo annuncio del vangelo avviene infatti «dopo che Giovanni fu arrestato», come se il progetto di Dio non preveda soluzioni di continuità. Esso ha il suo nucleo centrale nella seguente frase: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Il tempo di cui Gesù sta parlando non è da intendersi in senso cronologico (χρόνος), ma nel senso di tempo opportuno (καιρός). È infatti giunto la pienezza dei tempi, il momento propizio per gustare l’amore di Dio nella storia: il regno è vicino, perché Dio stesso si è fatto uomo e ha posto la sua tenda in mezzo al suo popolo. Per vivere appieno questa occasione è necessaria sia la conversione (μετάνοια), un cambiamento di mentalità radicale che si rispecchi anche e soprattutto nelle azioni, sia la fede nel Vangelo, cioè la volontà di costruire la propria vita sulla gioia che Gesù ha portato. Spendiamo quindi questo tempo di quaresima nella ricerca della conversione autentica, lottando contro le tentazioni di Satana e riscoprendo le grazie ricevute nel nostro battesimo.

Buona domenica