Home Cultura An ongoing genocide: China’s treatment of Uighurs. Speakeasy a cura di Rossella...

An ongoing genocide: China’s treatment of Uighurs. Speakeasy a cura di Rossella Ghirelli e Matilde Conconi

70
0

Continua la collaborazione tra il liceo linguistico "Cattaneo Dall'Aglio" e Redacon tramite la rubrica "Speakeasy" curata direttamente dagli studenti, dell'anno scolastico 2020-2021.

***

Rossella Ghirelli e Matilde Conconi

The United States has become the first country in the world to declare China’s treatment against Uighurs Muslims as “genocide”. The charge arrives from former Secretary of State Mike Pompeo, who hit China with new sanctions by declaring that this country’s policies on Muslims and ethnic minorities in western Xinjiang Province can be defined as genocide. Pompeo made the determination only 24 hours before Joe Biden took office.

Although the United States is the first country to denounce what is happening, many other public figures have spoken about the Uighurs’ terrible situation. First among them stands Pope Francis, who recently defined the Uighurs as a persecuted population. This stance has immediately annoyed Beijing, which defined the Pope’s words as “lacking any foundation”. The world of sport, too, took a stand against this treatment: the French footballer Antoine Griezman refused the profitable sponsorship of a Chinese company to protest against what’s happening to this minority.

But not everybody seems to care about this issue. Why are important institutions such as the European Union doing nothing to stop it? The answer lies in the economical relations between China and the Western world. In fact, at the end of 2020 the President of the European Commission Ursula Von der Leyen signed off an investment treaty with China, which involves the construction of many infrastructures connecting Asia, Africa and Europe and which create a new Silk Road. All this seemingly ignores the fact that China is restricting the freedom of its inhabitants and going against the principles of democracy, on which many European countries are based.

China’s control on Uighurs (io controllo della Cina sugli Uiguri)

In particular, this deal was pushed hard by Angela Merkel, the German Chancellor, who is seen as a champion of liberal values. Actually, her approach to China is undoubtedly driven by commerce. She knows that German economy has gone through difficult years and China is its largest market.

What this minority is going through can also be defined as “genocide”.

Their situation is so serious that it can be compared with the one of the Jews during World War II.

On January the 27th we celebrated the international Holocaust Remembrance Day; a date that put an end to the struggle of millions of people. This date symbolizes freedom, which is something many people still can’t have.

This is why we’d like you to reflect on the consequences of an indifference that led to the death of millions of Jews and that can still be seen today towards the Uighurs.

We can do something and we must do something, even simply by finding out about this. As Primo Levi said “if understanding is impossible, knowing is necessary; because what happened could come back, consciences can be seduced and obscured again, even our consciences”.

If you want to know more about the Uighurs, here’s a very interesting video for you:

https://www.iene.mediaset.it/video/cina-uigura-campi-prigionia_959214.s html 

(Rossella Ghirelli e Matilde Conconi 5ªQ)

 

****

 

The project of a new Silk Road (il progetto di una nuova via della seta)

Gli Stati Uniti sono stati la prima nazione nel mondo a definire il trattamento della cina contro gli Uiguri musulmani come “genocidio”. L’accusa arriva dall’ex Segretario dello Stato Mike Pompeo, che colpisce la Cina con nuove sanzioni dichiarando che la politica del paese contro i musulmani e le minoranze etniche nella provincia occidentale dello Xinjiang può essere definita come genocidio. Pompeo ha fatto questa dichiarazione solo 24 ore prima dell’insediamento di Joe Biden. Nonostante gli Stati Uniti siano la prima nazione a denunciare ciò che sta accadendo, molti altri personaggi pubblici hanno parlato della terribile situazione degli Uiguri. Primo tra tutti Papa Francesco, che ha recentemente definito gli Uiguri come una popolazione perseguitata.

Questa presa di posizione ha immediatamente infastidito Pechino, che ha definito le parole del Papa come “prive di fondamenta”. Anche il mondo dello sport ha preso posizione contro questo trattamento: il calciatore francese Antoine Griezmann ha infatti rinunciato al lucroso sponsor di una importante azienda cinese per protestare contro ciò che sta succedendo a questa minoranza.

Comparison between past and present genocide (paragone tra il genocidio passato e quello presente)

Ciononostante, non tutti sembrano interessarsi a questo problema. Per quale motivo importanti istituzioni come l’Unione Europea non stanno facendo nulla per fermare questo genocidio? La risposta sta nelle relazioni di tipo economico tra la Cina e il mondo occidentale. Infatti, alla fine del 2020 la presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen ha firmato un trattato di investimenti che implica la costruzione di parecchie infrastrutture per connettere Asia, Africa ed Europa creando una nuova “Via Della Seta”. Tutto questo ignorando il fatto che la Cina limita la libertà dei propri cittadini andando contro ai principi democratici, sui quali molte nazioni europee si basano.

In particolare, questo affare è stato fortemente voluto da Angela Merkel, la cancelliera tedesca, vista come una sostenitrice dei valori liberali. In realtà il suo approccio verso la Cina è indubbiamente dettato dal commercio. La cancelliera ,infatti, sa che l’economia tedesca ha superato anni difficili e che la Cina è il suo più grande mercato. Ciò che questa minoranza sta soffrendo può essere definito come genocidio e la sua situazione è così allarmante da poter essere confrontata con quella degli Ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Il 27 gennaio abbiamo celebrato la Giornata della Memoria, una data che ha messo fine alle sofferenze di milioni di persone. Questa data simboleggia la libertà, quella libertà che ancora oggi tante persone non possono avere.

Questo è il motivo per cui vorremmo farvi riflettere sulle conseguenze di un’indifferenza che ha portato alla morte di milioni di Ebrei e che oggi può essere vista verso gli Uiguri. Noi possiamo e dobbiamo fare qualcosa anche semplicemente informandoci su ciò che sta accadendo. Come disse primo Levi, “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre.”

Se volete sapere di più sugli Uiguri, ecco un video molto interessante per voi:

https://www.iene.mediaset.it/video/cina-uigura-campi-prigionia_959214.s html 

(Rossella Ghirelli e Matilde Conconi 5ªQ)

Le altre lezioni di inglese