Home Homepage La replica del sindaco di Carpineti al segretario Pd sul Don Cavalletti

La replica del sindaco di Carpineti al segretario Pd sul Don Cavalletti

46
5

Finalmente anche il segretario del Pd di Carpineti si è convinto della indispensabile trasformazione dell’istituto “Don Cavalletti” con la chiusura dell’esperienza gestionale pubblica.

Pur apprendendo favorevolmente il suo allineamento a tal fine, credo tuttavia che desti stupore come, in un colpo solo, il segretario comunale del Pd Bottazzi dimentichi e voglia far dimenticare tutte le sue lotte sotto lo slogan “l’Asp pubblica non si tocca”. Battaglie e manifestazioni imbandierate sotto il vessillo del Pd per resistere in qualsiasi modo ad ogni trasformazione del “Don Cavalletti”. Un cambiamento di linea politica davvero radicale, non v’è dubbio. Tant’è che, va sottolineato, la trasformazione gestionale del “Don Cavalletti ad Asc, vestirà prossimamente i panni di azienda di diritto privato.

Al segretario del Pd carpinetano occorre ricordare che queste sue battaglie, seppur non abbiano inciso sull’orientamento dell’amministrazione comunale, hanno comportato ritardi di tempo fortemente penalizzanti per approdare alle scelte di cui ora egli desidererebbe accreditarsi i meriti. Al comune di Carpineti, infatti, le responsabilità politico-amministrative del partito carpinetano che egli rappresenta sono costate oltre 500.000 euro, spesi per ripianare il disavanzo dei bilanci dell’ASP pubblica “Don Cavalletti”. Risorse che i carpinetani avrebbero certamente apprezzato se investite in manutenzioni al patrimonio del Comune (scuole, strade, strutture sportive ecc.).

Il rammarico maggiore da parte di amministratori e cittadinanza di Carpineti è rivolto alla sterile presa di posizione del Pd locale e dei sindacati, che da quattro anni a questa parte e tutt’ora mantengono le bandiere di lotta davanti al “Don Cavalletti”. Posizione che è costata sacrifici e stress ai lavoratori, risorse alle amministrazioni pubbliche, gravi ritardi nel piano di ristrutturazione degli immobili del “Don Cavalletti” da tempo in progetto.

 

Il sindaco Tiziano Borghi

-

La risposta del Segretario del Pd

Borghi continua con i toni a cui siamo ormai abituati e prova a lasciare ad altri le responsabilità della sua difficoltà nel prendere decisioni, dimostrando per altro di non conoscere neppure così bene i bilanci del Don Cavalletti. È lui che ha amministrato il Comune in questi sei anni. È lui il responsabile dei ritardi e dei problemi gestionali.
In ogni caso, leggiamo nelle parole di Borghi la conferma di come la nostra lotta sia stata determinante per fare in modo che le scelte venissero prese solo a valle di uno studio accurato evitando così decisioni errate.
Ricordiamo che il sindaco fino a ieri voleva privatizzare il Don Cavalletti, affidando la gestione al mondo delle cooperative. Questo avrebbe realizzato un sistema in regime completamente privatistico per la gestione delle case di riposo in montagna. Siamo sempre stati convinti della necessità di mantenere il controllo pubblico sul Don Cavalletti e la scelta dell'Unione va esattamente in questa direzione visto che i soci di Asc Teatro sono i nostri comuni.
Vorrei dire a Borghi che sarebbe stato tutto più facile se si fosse iniziato subito a lavorare con analisi tecniche approfondite e si fossero cercate soluzioni condivise con la comunità. Sarebbe stato tutto più veloce se si fossero ascoltati gli avversari, perché abbiamo sempre cercato soluzioni utili per il territorio. Il clima sarebbe stato più sereno se si fosse cercato un normale dialogo con le parti sociali. Ora c'è molto lavoro da fare. Crediamo sia il momento di voltare pagina imparando dagli errori passati.
Dario Bottazzi

-

Aggiornamento

Replico per l'ultima volta perché non si capisce se il segretario del Pd Bottazzi non ricorda o, come è più probabile, fa finta di non ricordare, come sono andati i fatti. Ad esempio lui scrive: "la nostra lotta sia stata determinante per fare in modo che le scelte venissero prese solo a valle di uno studio accurato evitando così decisioni errate". Non è vero. Le scelte dell'Amministrazione di Carpineti sono sempre frutto di studi approfonditi e ponderati, anche per mia formazione professionale. Per quanto riguarda l'Asp, il primo studio era a cura del dottor Aspro Mondadori (si veda verbale del consiglio comunale del 29.9.2017), e i successivi approfondimenti sono figli e conseguenti del primo. Quando abbiamo reso pubblico lo studio del dottor Mondadori il segretario e il Pd di Carpineti hanno accettato un confronto, un dialogo con noi? O sono venuti in consiglio comunale e in piazza con le bandiere? Quattro anni di contestazione dura e bandiere. Questo è ciò che hanno saputo fare. Non una proposta se non: "l'Asp pubblica non si tocca". Adesso che tutti hanno detto loro che la scelta è ineluttabile, che le loro resistenze sono costate e costano care alla collettività scrivono: "le scelte (dell'amministrazione) sono state prese a valle di uno studio accurato grazie a noi". Ma... Come diceva Totò?
Tiziano Borghi

 

5 COMMENTS

  1. La semplice logica contraddice le parole del Sindaco. Noi abbiamo sempre sostenuto che lo studio del Dott. Mondadori non considerasse alcuni aspetti importanti dell’organizzazione del Don Cavalletti e che per questo motivo non fosse sufficiente per prendere una decisione sul suo futuro. Sulla base di quello studio per anni l’amministrazione comunale ha portato avanti la posizione della privatizzazione.

    Il fatto stesso che sia stato richiesto un approfondimento evidenzia che avevamo ragione.

    Se non ci fossimo opposti avreste preso la decisione sbagliata.

    Dario Bottazzi – Segretario del PD di Carpineti

    • Firma - Dario Bottazzi - Segretario del PD di Carpineti
  2. Beh, a questo punto, ringrazio il sindaco di Carpineti Tiziano Borghi, per aver pensato a noi cittadini, così preoccupato che le nostre tasse servissero, solo per coprire i disavanzi dell’ASP Don Cavalletti e, non per aggiustare le buche in strada, o chissà quali altri servizi essenziali. Ma magari, noi cittadini eravamo ben felici di portare avanti una struttura pubblica, l’unica rimasta sul territorio del nostro Appennino, sempre stata un fiore all’occhiello per tutti. Sarebbe come dire: non riesco a coprire i costi di una scuola, la privatizzo, la scuola è un diritto per ogni cittadino che rimanga pubblica, così come un servizio socio-assistenziale alla persona. Non ha minimamente pensato a quella parte di cittadini, che si è battuta perché l’Asp Don Cavalletti rimanesse pubblica, in quanto aveva questo desiderio. Ma questa volta la ringrazio davvero primo cittadino per questa scelta così ponderata e studiata, sono contenta che le mie tasse il prossimo anno, vengano usate per risanare le strade del nostro comune, perché me lo faccia proprio dire, una pista da motocross in confronto risulta più agevole! Spero che a breve questa situazione venga risolta, visto che ora, il problema del disavanzo del Don Cavalletti non si porrà più. Preso atto di questa decisione INELUTTABILE, che lei ha preso la saluto, e come lei ha citato Totò, io visto la mia età più giovane le cito gli Avengers, lei prende decisioni INELUTTABILI, come Thanos amava definirsi, vuole anche il guanto con le gemme? Così in tempi futuri, potrà prendere decisioni ancora più ineluttabili e in tempi più brevi, visto che fa notare, quanto tempo le é costato la decisione della privatizzazione ASP.
    Martina Rinaldi

    Martina Rinaldi

    • Firma - Martina Rinaldi
  3. Stucchevole teatrino dello scarica barile politico fatto sulla pelle degli onesti lavoratori e dei pazienti. Di fatto l’Asp non sara’ piu’ pubblica ed e’ solo grazie alla volonta’ dei lavoratori che hanno lottato, che tale scempio e’ stato rimandato per anni.

    Gian

    • Firma - Gian
  4. Meno male che ci sono Sindaci che hanno il coraggio e la forza di andare contro i mulini a vento; complimenti Sindaco, non so se la sua Amministrazione ha una bandiera di partito, ma qualunque sia ha dimostrato coraggio e professionalità. Se una cosa non sta in piedi va cambiata, è ciò che farebbe qualsiasi buon padre di famiglia. Leggendo l’articolo mi sembra di capire che il Segretario del PD ci tenesse a tenere pubblica questa struttura che di fatto non stava in piedi da anni, ma con i soldi degli altri è facile avere la botte piena e la moglie ubriaca, ma queste ideologie portano alla morte di tutto, meno male che finalmente ha compreso la situazione. Da parte mia avrei detto al Segretario del PD di Reggio Emilia, invece di usare i soldi dei cittadini di Carpineti usate i soldi del partito; presumo avrebbero chiuso immediatamente il Cavalletti

    Daniele

    • Firma - Daniele
    • L’ Asp don Cavalletti e’ un esempio di professionalità e qualità del servizio. Chiunque come il sottoscritto ha avuto parenti ricoverati in struttura puo’ confermarlo. E’ una struttura che non produce utile ?! Certo ma la salute e le cure migliori sono un diritto di ogni cittadino indipendentemente dalla proprie disponibilità economiche. Probabilmente Lei sig. Daniele fa parte di coloro per cui 2 + 2 deve fare 6 oppure si chiude o si tagliano le spese. Questa idea privatistica e legata meramente a l’aspetto economico ci portera’ ad avere ospedali ed RSA pubblici fatiscenti ed ospedali ed RSA privati all’avanguardia dove pero’ solo i ricchi potranno accedervi. Complimenti per la lungimiranza e la sensibilità del suo commento e si goda le 2 buche in meno che verranno chiuse (forse) con i risparmi ottenuti. Ps forse non ha compreso ma di partitico (destra o sinistra che voglia) in questa vicenda non vi e’ nulla.

      Gian

      • Firma - Gian