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Vivere in città a Reggio: 571 morti premature l’anno da Pm 2,5

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“571 morti premature ogni anno in provincia di Reggio Emilia a causa del PM 2.5. I nuovi dati sullo smog dell’Agenzia Europea per l’Ambiente tornano a confermare la situazione rischio ambientale e sanitario in cui versano la Pianura padana e tante città e aree del Paese, non solo al Nord che rimane comunque l’area più colpita del paese e tra le più inquinate dell’Unione Europea e del pianeta. L’Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA) ha stimato per il 2018 59.500 decessi in Italia legati agli inquinanti atmosferici collegati al Pm2,5.
A questi morti premature si aggiungono 21.600 da NOx, 3.000 da ozono. Questo livello di mortalità, cui si aggiunge la cosiddetta morbilità (ospedalizzazioni e malattie varie) è peggiore rispetto ad altri Paesi confinanti come Francia, Spagna e Germania, in particolare in proporzione alla popolazione e ai decessi totali”. Lo affermano in una nota i parlamentari del Movimento 5 Stelle Maria Edera Spadoni, Davide Zanichelli, Maria Laura Mantovani e Gabriele Lanzi
“Guardando il dettaglio provinciali forniti dall’AEA sul Pm 2.5, si evince che quasi la metà dei decessi, oltre 24mila, avviene nel bacino padano, questa che potremmo definire quasi una pandemia silenziosa va combattuta con celerità e strumenti adeguati, alla stregua di quella drammatica da coronavirus” proseguono i pentastellati.
“Per la provincia di Reggio Emilia parliamo di una incidenza di morti pari a 107, 77 l’anno secondo i dati dell’Agenzia Europea dell’Ambiente che stima 571 morti causati da Pm. 25 ogni 100.000 abitanti “spiegano i parlamentari del Movimento 5 Stelle.
Qui è possibile trovare il link sullo studio interattivo Agenzia Europea per l’Ambiente.
“Il Movimento 5 stelle e il ministro Costa hanno già messo in campo strumenti e risorse importanti, e non a caso il Recovery plan tra poco all’esame delle Camere pone un’attenzione particolare alla lotta all’inquinamento atmosferico. Durante il confronto parlamentare faremo di tutto per potenziare e accelerare tutte quelle misure e quei progetti territoriali utili a ridurre la pressione dell’inquinamento atmosferico, a far respirare le città e a tutelare la salute dei cittadini” concludono Spadoni, Zanichelli, Mantovani e Lanzi