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Niente zone rosse per i cacciatori, siamo la prima Regione a riaprire al cinghiale

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L'Emilia Romanga è la prima regione in Italia che ha ridato il via libera all’attività venatoria per chi svolge attività di controllo faunistico, sotto il coordinamento delle Polizie Provinciali.

E' quindi ripresa la caccia "giustificata da comprovati motivi di lavoro" (!?) - si legge in una nota di Coldiretti Emilia Romagna - all’interno del territorio regionale. Ciò consente ai cacciatori di selezione a e quelli individuati dagli ATC di ricominciare la caccia ai selvatici, in particolar modo agli ungulati, che, complice anche lo stop dovuto alle misure anti covid, stanno causando numerosissimi danni alle colture degli imprenditori agricoli, ma si rivelano anche un grave pericolo per l’incolumità dei cittadini". Soddisfazione per l'associazione agricola che cita non i casi di decessi da Coronavirus, bensì "l’incidente che era costato la vita a un 63enne che aveva sbandato dopo aver evitato un cinghiale nel piacentino".

2 COMMENTS

  1. Al Ventasso nelle settimane scorse e’ esploso un focolaio enorme causa battuta di caccia con relativa cena a cui hanno partecipato amici della squadra provenienti da fuori regione, pare dalla Lombardia. Ora anocira in emergenza e zona arancione si decide di riaprire la caccia ?! A mio parere e’ follia. Temo che la regione o chi ha deciso si e’ dovuta inchinare alle richieste della potente lobby dei cacciatori. Vergogna

    Alex

    • Firma - Alex
  2. I cacciatori in questione che arrivano dalla Lombardia sono tutti sani, ed erano miei ospiti, a casa mia. Nessuno di loro, tantomeno della mia famiglia ha contratto il coronavirus. Invece di strumentalizzare in questo difficile momento con inutili polemiche contro la squadra di Collagna e i Lombardi, si pensi che il covid19 era gia’ presente sul nostro territorio provinciale.

    Paolo

    • Firma - Paolo