È un momento molto particolare quello che sta attraversando la sanità italiana, con la seconda ondata del Coronavirus che vede un numero quotidiano di contagi molto elevato, e non fa eccezione l’Emilia-Romagna, che pure grazie al suo sistema di risposta ha mantenuto lo status di regione “gialla”.
Così come non fa eccezione l’area appenninica, dove nelle ultime settimane si sono tornati a registrare numerosi casi praticamente in tutti i Comuni. “Anche in questa fase di emergenza per la seconda ondata noi ci siamo e continueremo a esserci, ma per riuscire a contenere l’emergenza è indispensabile l’impegno e la responsabilità di tutti”. Così si esprime il Presidente della Pubblica Assistenza – Croce Verde di Castelnovo Monti e Vetto, Iacopo Fiorentini, che è anche Vice presidente regionale Anpas Emilia-Romagna, rendicontando sull’impegno tornato a livelli estremamente elevati in questi giorni per l’associazione.
“Assistiamo a un dibattito abbastanza vivace sui media – afferma Fiorentini – se le condizioni attuali siano più o meno gravi della prima ondata di Covid-19. Quello che mi sento di dire, è che la situazione è seria, e come tale la dobbiamo tenere tutti in considerazione, senza abbassare la guardia di un millimetro se vogliamo evitare di mettere in crisi il sistema sanitario. Già oggi vediamo che le strutture ospedaliere, quelle sociali e le realtà coinvolte nel trasporto di pazienti e ammalati sono sottoposte a una fortissima pressione”. Approfondendo la situazione della Croce Verde, Fiorentini prosegue: “I nostri servizi vedono in questo periodo tempi più lunghi a causa di tutte le disposizioni e precauzioni che ovviamente dobbiamo seguire: tutte le procedure, per essere svolte nel modo ottimale, richiedono tanto tempo e tante risorse. Come associazione, posso dire con orgoglio che siamo in prima linea con grande impegno e convinzione, perché possiamo contare su persone straordinarie per dedizione e desiderio di essere vicini alla comunità. Persone che stanno svolgendo un lavoro incredibile per dare tutte le risposte ai bisogni collettivi, e garantire la sicurezza di tutti. Parliamo di un numero giornaliero di volontari e collaboratori che per la nostra realtà non scende mai al di sotto delle 35 unità, così come le altre Pubbliche Assistenze che sulla nostra provincia stanno compiendo ogni sforzo per garantire sicurezza impegnano quotidianamente centinaia di volontari. Noi vogliamo esserci sempre, ma abbiamo bisogno di sostegno e vicinanza della popolazione attraverso comportamenti positivi e attenti. Abbiamo bisogno che ciascuno faccia la sua parte: per questo voglio rinnovare un appello che ormai è stato ripetuto all’inverosimile, e forse proprio per questo stiamo perdendo di vista la sua importanza. Dobbiamo utilizzare sempre la mascherina, in qualsiasi contesto in cui siano presenti altre persone, e se si tratta di soggetti fragili per età o altre patologie pregresse, anche se si tratta di nostri familiari che incontriamo in ambito domestico. Dobbiamo lavarci e disinfettarci il più spesso possibile le mani. E dobbiamo tutti cercare di mantenere il distanziamento. Sappiamo che dopo tanti mesi di emergenza, seguire tutte queste attenzioni può essere diventato “pesante”, ma è l’unico modo per uscire da una situazione critica come quella attuale. Dobbiamo capire che molto dipende dai comportamenti di ciascuno di noi e che solo insieme possiamo farcela”.