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Otto mani di donna e di amicizia per l’ultimo lavoro di Dilva Attolini dal titolo “I libri sono aeroplani”

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“Dentro a questo libro ci sono le cose che amo e le cose che non amo, contiene un po’ tutti i miei pensieri, le mie convinzioni, ciò che ho capito del mio mondo. Ho voluto trasmettere al lettore l’importanza che i libri hanno nella nostra vita, spero di esserci riuscita” così Dilva Attolini, castelnovina insegnante in pensione, introduce al pubblico il suo ultimo lavoro.

Si tratta di “I libri sono aeroplani”: una raccolta di 5 racconti dedicata a Tommaso, Alessandro, Lorenzo e Leonardo, i nipoti dell’autrice. Viene descritta la gente della montagna attanagliata tra le ansie e le attese proprie del vivere di oggi. La fantasia si fonde con la realtà attraverso l’uso di luoghi reali e fatti veramente accaduti.  Sono brani differenti uno dall’altro che però hanno in comune il fatto di andare a toccare sempre argomenti veri seppur molto diversi.

Con l’ausilio di un drago si  sottolinea il valore  magico dei libri e l’importanza che questi hanno nella mente dei fanciulli durante la crescita. Al centro di un racconto è posto l’amore per la natura, il necessario contatto con essa e la possibilità di conoscerla ed esplorarla. Irrompe sulla scena in modo forte il rifiuto della guerra e della violenza. L’autrice lo fa con  gli occhi di una bambina attraverso i quali vengono narrati i tragici fatti accaduti a Gatta a Villa Marta negli ultimi giorni della seconda guerra mondiale quando furono torturati e uccisi diversi partigiani. Completano i temi trattati la bellezza dell’amicizia contrapposta alle brutture della vita e il valore della fantasia attraverso la quale si possono trarre stimoli per vivere meglio.

Così prosegue Dilva nella spiegazione: "Questo libro è stato scritto nella forma definitiva  nell'ultimo anno. Improvvisamente  sono cambiate le cose. È subentrata l'amicizia con Simona Sentieri. Con la sua generosità mi ha detto... Te li faccio io i disegni... (Io non avrei osato chiederglielo). Quando ho visto in rete  i suoi soffioni, ho capito che erano ciò che volevo come copertina. È scattato qualcosa dentro di me. Con l'arte di Simona è entrato nei miei pensieri un senso di una maggiore responsabilità. Allora ho lavorato tanto tanto, chiusa in casa per mesi, durante il lock down, perché le storie fossero in competizione positiva... Riguardo al disegno di copertina, poi, è subentrato l'editore, nella persona di Elisa Pellicani, che l' ha tagliato a destra, cosi  che i semi non hanno confini e prendono il volo...nello spazio..."

Il libro è dunque  il frutto di un lavoro a “otto mani di amicizia”, otto mani di donna che unite portano ad un risultato di indubbia rilevanza, almeno stando agli apprezzamenti già arrivati dal pubblico che ha avuto modo di avere per le mani il lavoro.

E’ Debora Costi, giovane e già nota fotografa, che, dopo diverse prove, mette insieme le prime bozze del lavoro di copertina poi sapientemente rielaborate dall’editore.

La prefazione di Elisa Pellacani completa il testo riportando esperienze editoriali di diverse autrici che operano come “Ancelle della parola” facendo delle proprie esperienze di vita, scritte per non dimenticarle, racconti coi quali poi i lettori stessi possono sì non dimenticare ma anche addirittura sognare.

“I libri sono aeroplani” non è solo un libro: alle parole si intrecciano le immagini curate da Simona Sentieri, poliedrica artista di Castelnovo ne Monti, che ha all’attivo diversi premi e riconoscimenti ottenuti in molteplici ambiti culturali nei quali esprime i suoi talenti. I disegni corroborano le parole, rendendole più vere, più concrete, dando loro una dimensione più reale grazie al segno grafico sicuro e deciso.

Simona Sentieri con le parole che seguono racconta della sua nuova avventura: “Da tempo Dilva mi parlava di questi suoi racconti. Poi ha visto il mio disegno del soffione con la nostra Pietra di Bismantova che ho realizzato per il manifesto dell'evento “L'uomo che Cammina” per il Teatro. Lei si era innamorata di quel disegno e ho capito che non osava chiedermi se poteva utilizzarlo per la copertina del suo libro. Allora le ho fatto un disegno nuovo tutto per lei  con 5 soffioni, uno per ogni racconto. Coi  semi sparsi lungo la copertina e anche dietro, che potessero esprimere meglio il titolo di questa raccolta "I libri sono aeroplani".

Da lì l'idea,  che lei aveva già, di accompagnare un disegno per ogni racconto. Per me è stato un vero piacere, perché avevo letto le bozze dei racconti, e amando la poesia, li ho trovati poetici e intimi, delicati ed enigmatici, come piace a me. Quindi con discrezione e senza invadere il suo esprimersi, ho scelto questi dieci disegni tra i tanti realizzati, in tecnica a china e acquerello con inserimento di pezzi di pagine di libro.

Con grande professionalità poi l'editrice Elisa Pellacani ha saputo inserirli elegantemente lungo il percorso scritto. È stata un'esperienza molto bella, un accrescimento in stima e amicizia con Dilva, che ha “consegnato” i suoi racconti ai miei segni a volte astratti, a volte figurativi. Spero di aver aggiunto un valore bello in più, benché non ne avessero affatto bisogno. "Arredare" un libro fuori dall' austera veste bianca delle pagine, è come dipingere un muro nudo e  statico dal quale osservare una città in movimento. I miei disegni sono un immaginario fatto di piccolissime cose, con  piccole cose. Ringrazio Dilva, scrittrice, amica, donna per la  fiducia con la quale mi ha affidato dieci pagine bianche del suo libro e una copertina che è prezioso contenitore del libro stesso, al quale affidare appunto la garanzia del suo contenuto”.

3 COMMENTS

  1. Questa presentazione mi ha colpita dentro, tutto questo è ciò che merita Dilva,
    brava scrittrice dedicata molto ai bambini, in special modo ai bambini moderni
    che lei per anni ha conosciuto e curato nella scuola.
    A Simona un grande applauso per i suoi capolavori.

    EldaZannini

    • Firma - EldaZannini
  2. Complimenti a tutto tondo a Dilva, e in più un abbraccio forte per la bella amicizia e la stima reciproca. Credo che questi bei racconti siano da leggere e da apprezzare per la bella poesia che contengono nelle riflessioni e nel canto narrativo. Una scrittura gentile e introspettiva mai aggressiva, di cui forse oggi abbiamo bisogno.
    Un ringraziamento a Dilva per questa bella esperienza che sono certa sarà presto accolta da tanti lettori perché merita successo.

    Simona Sentieri

    • Firma - Simona Sentieri