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“Di bosco e di lana”, negozio di prodotti artigianali con legno, cuoio e lana a Cerreto Laghi

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Una stagione estiva coi fiocchi quella ormai terminata a Cerreto Laghi, lunghe file davanti ai negozi di alimentari, tanti escursionisti, biker, gente a cavallo, ma anche tanti visitatori che si sono semplicemente voluti prendere una pausa dall’aria afosa della città.

In tanti si sono innamorati del nostro Appennino: da chi l’ha potuto conoscere per la prima volta, a chi l’ha ri-scoperto venendo a trovare i nonni, a chi ha deciso di chiamarlo definitivamente casa.

Serena Badalassi, 48 anni di origini pisane, vive ormai da più di un anno a Cerreto Alpi e lo scorso luglio ha deciso di aprire un negozio di artigianato a Cerreto Laghi. “Di bosco e di lana” è nato dalla voglia di recuperare la storia di un territorio, un sapere antico che sta scomparendo dalla memoria, il saper creare dalla materia prima, l’artigianato.

“A Cerreto Alpi, lavoravano la canapa – racconta Serena – ma oggi non c’è più nessuno che si ricordi i passaggi. Ho quindi dovuto recuperare i tessuti da vecchi corredi”. Il negozio commercia prodotti artigianali fatti a mano utilizzando il legno, il cuoio, la lana e il feltro. “Inizialmente, volevo dedicare il negozio esclusivamente alla vendita di prodotti di lana, per rimanere allineata alla tradizione pastorale di questi luoghi. La scarsa presenza di pastori sul territorio e le difficoltà legate al reperimento e alla lavorazione di questa risorsa millenaria, mi ha costretto però ad ampliare la scelta dei materiali anche al cuoio e al legno, pensando agli oggetti che potevano trovarsi in una casa di montagna dell’800 reinterpretati in chiave attuale ma sempre con un occhio al passato”.

L’amore per Cerreto Alpi e le sue tradizioni è nato quattro anni fa, quando Serena ha partecipato alla “Festa del Ritorno”, una mostra fotografica sulla pastorizia. “È stato lì che ho conosciuto l’architetto paesaggista e regista Anna Kauber – spiega Serena – che in quell’occasione stava presentando la sua triennale ricerca sulle donne pastore, da cui poi è nato un bellissimo documentario. E’ così che mi sono innamorata di questo territorio e di un mondo fino ad allora sconosciuto che era quello dei pastori e del loro sapere ancestrale, le pecore, il lavorare la lana, tingerla e tesserla per trasformala in abiti e oggetti”.

Il negozio è in realtà molto di più, conclude Serena: “Insieme alla vendita mi interessava ospitare ogni tanto delle iniziative culturali, mostre, presentazioni di libri, piccole conferenze sempre sulla scia del recupero delle tradizioni dell’Appennino”. Proprio ora “Di bosco e di lana” sta ospitando una mostra d’arte dedicata al bosco e alla foresta, intitolata “Organica”. Sono esposte le opere di due fotografe, Manuela Giorgia e Serena stessa, e i disegni di lumache ad acrilico su marmo e carta dell’artista livornese Nicola Buttari.

 

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