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Indagine Lapam. A Reggio col superbonus 110% arriveranno sino a 200 milioni di risorse. Opportunità per l’Appennino

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Il superbonus del 110% varato con il DL Rilancio e le detrazioni fiscali per l’edilizia - che per altro in Appennin potrebbe riguardare moltissime abitazioni ed edifici ndr - interessano a Reggio Emilia una vasta platea di imprese del Sistema casa. Lo evidenzia una ricerca dell’ufficio Studi Lapam Confartigianato. A Reggio Emilia sono 11.873 imprese con 27.056 addetti, di queste il 50,8% (6.027) sono imprese artigiane che danno lavoro al 42,9% degli addetti del comparto (11.604). Le risorse messe in campo a livello nazionale per il bonus 110% sono pari a 14 miliardi di euro tra il 2021 e il 2026 (con una media di 2,3 miliardi all’anno). Partendo da questo dato Lapam ha stimato che il bonus in Emilia-Romagna potrà mobilitare risorse fino al 2026 da un minimo di 1 miliardo 165 milioni di euro fino a un massimo di 1 miliardo 655 milioni di euro, con un importo massimo in media annua previsto di 276 milioni di euro: a Reggio Emilia il bonus potrà mobilitare risorse fino al 2026 pari a un massimo di 200 milioni di euro, con una media annua che potrà raggiungere quota 33 milioni di euro.

La ricerca Lapam mette in luce anche le statistiche sulle dichiarazioni Irpef 2019 (anno d’imposta 2018). Queste statistiche mostrano che fino ad oggi in Emilia Romagna il numero di contribuenti che richiedono le detrazioni per ristrutturazioni ed efficientamento energetico sono 1 milione 358 mila, e il loro valore portato in detrazione ammonta a 946 milioni di euro. Gli interventi sostenuti da ecobonus in Emilia-Romagna nel 2018 sono stati quasi 42 mila per 391 milioni di euro di investimenti, pari a 87,9 euro di investimenti per abitante. Reggio Emilia si attesa su 76,5 € per abitante. La distribuzione per tipologia di lavori rileva che il 35% degli investimenti sostenuti da ecobonus si riferisce ai serramenti, il 16,8% a pareti verticali e un ulteriore 16,8% a caldaie a condensazione, il 16,1% a pareti orizzontali, il 7,2% a pompe di calore, il 4% a schermature solari, l’1,2% a impianti a biomassa, l’1% al solare termico e lo 0,4% a building automation. Il 59% degli investimenti in ecobonus ha riguardato edifici costruiti prima del 1970. Gli investimenti incentivati per ristrutturazione ed ecobonus, che nel 2019 in Emilia-Romagna si stima ammontino a 3 miliardi 267 milioni di euro, hanno un rilevante effetto di sostegno all’occupazione nelle costruzioni: è possibile stimare che tali investimenti nella nostra regione abbiano assorbito 23 mila occupati nelle costruzioni, che rappresentano il 21,4% degli occupati del settore nel IV trimestre del 2019.

“Il superbonus – sottolinea Carlo Alberto Rossi, segretario generale Lapam Confartigianato – va nella direzione giusta sia per i motivi espressi dalla nostra indagine, ovvero sul rilancio del comparto, ma anche perché renderà le nostre città più ambientalmente sostenibili. Senza dimenticare gli interventi di miglioramento sismico”. Ancora l’indagine Lapam Confartigianato parla del cosiddetto ‘gioco di squadra’ delle aziende: questo potrà favorire le micro e piccole imprese consentendo agli imprenditori di sfruttare al meglio le opportunità offerte dal superbonus. A oggi i dati Istat del Censimento permanente delle imprese rilevano che a Reggio quattro MPI del settore costruzioni su cinque (l’82,1% per la precisione) intrattengono almeno una relazione con altre imprese, contro il 57,9% del totale delle aziende. “I numeri sostengono in modo evidente il nostro impegno sul superbonus – conclude il segretario generale Lapam Confartigianato -. Non a caso stiamo facendo incontri sul territorio che incontrano una grande partecipazione di imprese e cittadini e i nostri webinar sono stati seguiti da diverse centinaia di persone. E per questo abbiamo attivato il sito www.superbonus110lapam.eu che, oltre a informare, fa incontrare direttamente domanda e offerta”.