Home Cultura Irene, fotografa il bello dell’Italia

Irene, fotografa il bello dell’Italia

151
0

Lei è Irene Ferri, 29 anni, fotografa di viaggio, nativa di Felina – dove vivono i genitori Stefano e Ameya Gabriella -, giovane promessa nel panorama dell’imaging selezionata anche da Nikon Europa e da Nikon Italia per far parte dei suoi migliori talenti.

In questi giorni ha presentato ITALIA, il suo ultimo progetto fotografico “personale-collettivo” sull’italianità. “Un progetto nel quale – ci spiega - tutti sono chiamati a inviarle il proprio racconto sul motivo per cui amano l’Italia. Per questo intraprenderò un lungo viaggio lungo la Penisola per raccogliere le parole degli Italiani e raccontarle in immagini. Le foto più significative e le frasi più belle saranno raccolte in una mostra finale e un libro”.

Il progetto parte dal desiderio di Irene di lanciare una sfida alla negatività da cui spesso ci lasciamo travolgere e di ricercare il bello del nostro Paese e delle persone che vi abitano, anche laddove sembra andato perduto, perché mai come in questo momento c’è bisogno di positività e di voglia di ripartire.

Gli italiani (si) raccontano a parole e Irene Ferri traduce in scatti.

Tante sono già le testimonianze raccolte, molte delle quali in grado di toccare il cuore, come quelle di Eleonora, che parla delle sue estati al mare ad Anzio, con il bagnino ultrasettantenne che ti sorride, di Mariachiara, che ricorda la madre seduta al tavolo in cucina con la Settimana Enigmistica proprio come sua madre prima di lei, oppure di Marianna, per la quale l’Italia è la moka in valigia prima di partire per un’esperienza all’estero, per sentirsi a casa ovunque nel mondo. Va, insomma, a caccia di un racconto invisibile, di un’epoca appena passata, e ne fa una narrazione che diventa galleria di personaggi tra il vintage e il surreale. Di Felina ha scelto un’officina blu tutta in ordine, anni 50.

Irene ne sta cercando ancora molte altre da immortalare con le sue potenti Nikon Z 7 e D5, performanti in ogni situazione: partecipare attivamente al progetto è davvero semplicissimo, è sufficiente rispondere alle domande “Quale ricordo o storia ti lega all’Italia? Cosa vuol dire per te Italia?” o, se vivi all’estero, “Cosa ti manca di più dell’Italia?” e compilare questo form: https://www.ireneferri.com/it/progetto-italia/

La incontriamo per Redacon e le facciamo alcune domande. Come ti definiresti?

"Italiana di nascita ma californiana d'adozione (o almeno così mi piace pensare), sono fotografa, content creator e communication strategist formata tra Milano e Los Angeles. Ho un debole per i cactus, Venice Beach ed i deserti del West Americano. A volte dormo con la macchina fotografica, per non lasciarmi sfuggire l’ispirazione nemmeno di notte. Quando non sono impegnata in reportage di viaggi, aiuto i brand ed i liberi professionisti a tirare fuori il bello dalla loro attività e valorizzare la propria immagine online”.

Ha già lavorato per brand ed organizzazioni quali Rolling Stone Italia, TEDxReggioEmilia, Huawei Italia, The North Face, Wanderlust, Regione Lombardia, Skate Love Barcelona,…

“Il mio lavoro – aggiunge - è tirare fuori il bello. Dalle persone, dai brand e dai luoghi. Lo faccio attraverso la comunicazione e la fotografia professionale (accompagnate da un buon tè Earl Grey).

Intervistata da prestigiose riviste (Io Donna le ha dedicato un articolo sulle millenials che si re-inventano), canali tv… come sei capitata negli States?

“Mi sono trasferita lí per studiare cinematografia all'UCLA. Vivevo vicino a Santa Monica. Sono molto appassionata di pattinaggio a 4 ruote che pratico a Venice Beach ogni volta che posso. Degli Stati Uniti adoro il senso di possibilità che si respira, l'avo toast e il sole perenne di Los Angeles (non per niente è la città del cinema)”.

Ora dove vivi?

“Per ora vivo a Firenze, ma (a parte il covid) sono perennemente on the road. A luglio sono partita per il centro-sud Italia ma non sono ancora rientrata. Vado ad istinto e seguo l'avventura”.

Hai oltre 40 mila follower su Instagram. Come è andata?

“Ci sono voluti anni per avviare un profilo Instagram che funzionasse, ma ora credo di aver davvero trovato la quadra. Il mio segreto è veramente essere me stessa: se mi va di postare la foto di un paio di ciabatte kitsch, la pubblico. Arbre magique? Lo pubblico. Un telo abbandonato in spiaggia? Lo pubblico. Sono molto spontanea e credo che questo su Instagram si fosse perso. Per questo credo che la mia community mi apprezzi”.

Come stai sviluppando il progetto Italia, chi lo sostiene?

“A parte quattro Bed & breakfast che mi hanno ospitata, economicamente lo sostengo io. Nikon è partner tecnica quindi mi presta un'attrezzatura eccellente con cui scattare, ad esempio Nikon D5 e la nuova mirrorless Z7”.

Quali i luoghi che più ti hanno colpita?

“Sicuramente Napoli, Palermo, Pisticci (Basilicata), Massafra (Puglia), Crotone (Calabria) e tutta la riviera romagnola”.

Perché farne un libro?

“Vale la pena farne un libro perchè le testimonianze raccolte sono davvero tantissime e non vedo l'ora di vederle di fianco alle fotografie scattate in giro per l'Italia”.

 

 

 

CHI E’ - Irene Ferri

 

Irene Ferri è una fotografa di viaggio & ritratto, content creator e visual strategist internazionale, formatasi tra Milano e Los Angeles. Ha lavorato per brand e organizzazioni quali TEDxReggioEmilia, Huawei Italia, The North Face, Wanderlust, Regione Lombardia, Rolling Stone Italia, Skate Love Barcelona. È stata scelta da Nikon Italia come una dei suoi giovani talenti fotografici del progetto Nikon Creators.

Come docente di fotografia e visual storytelling è stata chiamata a insegnare dall’Università IUSVE di Venezia, l’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna, Nikon School, RCS Media Group, Zandegù, Facebook Community Leadership Program, PopCorner Lab e molte altre organizzazioni.

È laureata in Comunicazione alla IULM di Milano e ha conseguito un certificato all’UCLA (Università della California Los Angeles) in Produzione Cinematografica.

Sito web: www.ireneferri.com

Instagram: @ire.ferri

Facebook: Irene Ferri Photography