Lunedì 5 luglio si concluderà una tra le vicende più difficili e dolorose di cui è stato protagonista negli ultimi anni il crinale reggiano: la frana e la ricostruzione del paese di Poviglio. Il territorio del nostro crinale è da sempre soggetto a danni ingenti causati dagli agenti atmosferici, che hanno reso difficile la vita ai montanari, nel caso dell’alluvione che si è verificata nell’anno 2000 il prezzo più alto da pagare nel Comune di Ramiseto è toccato al piccolo abitato di Poviglio, che è stato spazzato via quasi completamente da una grande frana.
Data l’intensità del dissesto idrogeologico, l’intero abitato è stato dichiarato inagibile, già altre volte nella sua storia aveva subito processi di ricostruzione a causa di calamità naturali, ma questa volta non è stato possibile ricostruirlo là dov’era sempre stato. L’abitato è stato infine delocalizzato nei pressi di Ventasso Laghi, in località Cicogna.
Sono quindici le nuove unità immobiliari che verranno inaugurate nel corso della manifestazione, sorte attorno al laghetto già esistente in località “Cicogna”, che daranno di fatto nuova vita al borgo di Poviglio, in un luogo diverso ma più sicuro e con maggiori servizi per gli abitanti.
“Nonostante le avversità, Poviglio e i suoi abitanti non hanno accettato di veder scomparire le proprie case e, con loro, le radici delle proprie identità”, afferma Achille Venturini, Presidente del comitato per la ricostruzione in cui si sono riuniti i povigliesi, insieme all’Amministrazione Comunale di Ramiseto, alla Provincia di Reggio Emilia, alla Regione Emilia Romagna, alla Soprintendenza ai beni ambientali della Regione Emilia-Romagna, oltre che a tecnici ed aziende private.
“Portare a termine un progetto come questo ha comportato moltissimo impegno da parte di tutti, ci sono stati momenti difficili che abbiamo superato collaborando; è stato un lavoro di squadra, di cui oggi vediamo finalmente la realizzazione”, sono le parole del Sindaco di Ramiseto Martino Dolci. Grazie a questo lavoro di squadra, in quasi 10 anni dall’evento calamitoso, è stato possibile realizzare, affrontando numerose problematiche, la volontà dei povigliesi di vedere ricostruito il proprio paese. L’inaugurazione vuole essere una bella festa, a cui è invitata l’intera comunità ramisetana; saranno presenti le massime autorità politiche e tutti i soggetti impegnati nel lavoro di ricostruzione, ma soprattutto ci saranno loro: i povigliesi che, malgrado difficoltà e polemiche, hanno portato a termine un progetto importante, assicurando continuità alla presenza della loro comunità sul territorio.