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Fallimento Dentix: reggiani hanno pagato fiduciosi della riapertura. Interviene Adiconsum

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Si stanno rivolgendo numerosi ad Adiconsum Cisl Emilia Centrale i pazienti, anche reggiani, di Dentix Italia, celebre catena di centri odontoiatrici che ha presentato in tribunale istanza pre-fallimentare.

«In Emilia-Romagna l’azienda ha cliniche a Carpi, Reggio Emilia, Imola, Ferrara, Forlì, Ravenna e Rimini – spiega Massimo Rancati, operatore Adiconsum Emilia Centrale -. Sono numerosi i pazienti che si sono rivolti ai nostri sportelli, perché ora rischiano di essere lasciati con le cure dentali a metà e un finanziamento sul groppone. La prassi per Dentix, infatti, pare essere quella del finanziamento “altamente consigliato” per far fronte alle costose cure odontoiatriche, in maniera tale da incassare immediatamente l’intero importo, scaricando interessi e rischi sul consumatore. Ma se le cliniche non rispondono già più ai pazienti, la nostra associazione, invece, c’è – assicura Rancati -. Scriveteci utilizzando il modulo di contatto che trovate su www.adiconsumemiliaromagna.it. Siamo pronti a fornire tutte le tutele del caso, a partire dall’annullamento del finanziamento», spiega l’operatore Adiconsum.

Tra i casi emblematici e segnalati ad Adiconsum quello di un reggiano che durante il lockdown si era premurato di contattare il call center dedicato per chiedere conferma delle riaperture e nessuno aveva lasciato trapelare dubbi in merito: si stava solo attendendo l’ok del Governo e nel frattempo sanificando gli studi, predisponendo i protocolli di sicurezza e così via. Per lui un finanziamento di 6000 euro e le cure appena iniziate.

Un consumatore di Ravenna ha chiesto aiuto ad Adiconsum Emilia Centrale per lavori di otturazione e estrazione pagati in anticipo già a novembre 2019 per un totale di 1.500 euro: più della metà di quanto preventivato deve ancora essere effettuato. Analoga segnalazione da Forlì: anche qui un'onerosa parcella saldata in anticipo, solo parte dei lavori portati a termine, il calendario degli interventi spostato in avanti per l’epidemia da Covid-19 perché comprendente una serie di trattamenti non urgenti e dunque “differibili”, ora le sedi chiuse e i numeri indicati sul sito internet e sulle porte delle varie cliniche irraggiungibili quando non addirittura inattivi. Non ultimo il caso di una paziente della clinica Dentix di Ravenna: 15.000 euro di fido per “rifarsi” le arcate dentali, che oltre al prestito dovrà anche gestire dolori alla bocca e il terrore di restare senza denti.