Sono nove gli indagati, parte in carcere e parte ai domiciliari, individuati dal Nucleo Operativo della Compagnia dei Carabinieri di Castelnovo ne' Monti a conclusione di una indagine partita anni fa su una rete di spaccio di droga in Val d'Enza.
Si tratta di persone di origine albanese, rumena e italiana accusati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento ed allo sfruttamento della prostituzione, oltre che di spaccio e cessione di stupefacenti.
A guidare il gruppo una 35enne di origine albanese, Liljana Shoshari residente a Brescia, ma che veniva a Reggio per controllare il lavoro di giovani prostitute sulla via Emilia al confine tra Parma e Reggio, con la collaborazione di Ludovico Ratta 61enne residente a Reggio.
Sono finiti in carcere anche Ionica Paun 38enne romena residente a Rezzato di Brescia come la sua "capa" ed Emiliano Osmani 27enne albanese che fungeva da "controllore" delle ragazze.
I carabinieri stanno ancora operando per fermare altri cinque componenti della banda ancora irreperibili.
Un “bravi” agli uomini del nucleo operativo e al luogotenente che li comanda. Le attività repressive anticrimine della Compagnia Carabinieri di Castelnovo Monti sono brillanti ed efficaci. Va riconosciuta l’ottima guida del capitano Jose’ Ghisilieri. Credo che il Comando Provinciale sia consapevole di avere in lui un eccellente ufficiale. I complimenti miei, del gruppo consiliare comunale CASTELNOVO LIBERA, e del gruppo consiliare Lega-Fratelli d’Italia dell’Unione Montana dei comuni dell’Appennino reggiano.
Alessandro Raniero Davoli