UNO
Nel pomeriggio di martedì 2 giugno i tecnici del Soccorso Alpino sono intervenuti alla Pietra di Bismantova per una donna che, mentre percorreva il sentiero che conduce alla sommità, si è procurata una forte distorsione alla caviglia, rimanendo impossibilitata a proseguire.
La donna, una quarantanovenne residente a Maranello, è stata soccorsa da alcuni passanti che hanno attivato le squadre del Soccorso Alpino Emilia Romagna, già presenti sul posto, e la Croce Verde di Castelnovo.
Immobilizzata ed imbarellata, la donna è stata condotta alla strada carrozzabile e quindi affidata alle cure dei sanitari, che la hanno trasportata all'ospedale Sant'Anna di Castelnovo.
DUE
Un'altra donna di 63 anni residente a Reggio è caduta sul sentiero che scende dal pianoro della Pietra di Bismantova. Sono le 17,30 e la donna, in compagnia di amici, stava scendendo per ritornare alla macchina. Giunta più o meno a metà del sentiero è caduta rovinosamente a terra, procurandosi un doloroso trauma ad una gamba che non le ha più consentito di proseguire. Gli amici hanno immediatamente avvertito la squadra del Soccorso Alpino e Speleologico, Stazione Monte Cusna, che si trovava ancora in zona perché aveva terminato da poco un precedente intervento avvenuto sempre nello stesso punto e con la stessa dinamica. La donna raggiunta dai soccorritori è stata immobilizzata, posizionata sulla barella "portantina" e trasportata fino al piazzale del bar dove nel frattempo era arrivata l'ambulanza allertata dal Capo Squadra del CNSAS. La donna è stata accompagnata all'Ospedale di Castelnovo per accertamenti.
TRE
Appena terminato questo secondo intervento, si è verificata un'altra caduta, questa volta dalla scalinata che porta al parcheggio. Una donna di 20 anni residente anch'essa a Reggio Emilia è caduta in malo modo battendo il volto e le braccia. Anche in questo caso il Caposquadra ha avvertito il 118 che ha inviato un'altra ambulanza. La paziente è stata poi trasportata per accertamenti all'Ospedale di Castelnovo
Ce gente che va sulla pietra coi tacchi….ma fargli pagare l l’intervento no????
STEFANO
Nell’articolo non si parla di tacchi… Eri presente Stefano? O è un sentito dire?
Gabriele Colombani
Nessuna delle TRE portava i tacchi, ne approfitto per ricordare che il nostro monumento naturale è a tutti gli effetti una montagna con le sue insidie e va affrontato con la giusta preparazione e soprattutto abbigliamento e calzature adeguate, come per’altro scritto anche nei cartelli alla partenza dei sentieri oltre alle norme vigenti anti Covid. Per quanto riguarda l’eventualità di far pagare i soccorsi, argomento che puntualmente si ripresenta, al momento nella ns. regione tutti i soccorsi sanitari compresi quelli in ambiente impervio sono gratuiti.
L.P.