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57 casi positivi su 72 degenti alle Esperidi di Vezzano. 6 i decessi da Covid

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    Stefano Vescovi sindaco di Vezzano

Nel consueto meeting virtuale tra i sindaci della provincia, col direttore Ausl Fausto Nicolini, è emerso che stanno aumentando in maniera esponenziale i tamponi nelle case di riposo e, finalmente, in maniera chiara si ha la percezione di quanto sta accadendo nelle case per anziani.

Le Esperidi è una delle case di riposo dove si trovano anziani dell’Appennino  che, come altre, è ora alle prese con i contagi da Coronavirus.

Operazione trasparenza del sindaco di Vezzano sul Crostolo, Stefano Vescovi che ha deciso di fare il quadro di quanto sta accadendo nella nota struttura per anziani.

Lo ha fatto con una diretta streaming conclusa pochi minuti fa parlando di 57 pazienti positivi su 72 degenti e 6 decessi riconducibili a Coronavirus negli ultimi 50 giorni.

Fino al 16 aprile in tutta Vezzano i tamponi positivi erano 44.

Da quanto apprendiamo forte è, anche, il contagio tra il personale che dovrebbe riguardare oltre 25 persone su una quarantina.

Il sindaco, nel ringraziare il personale e la dirigente Monica Vecchi, ha spiegato quanto si è fatto per isolare il contagio sin da fine febbraio: “Isolando la casa di riposo e bloccando gli ingressi e consegnando i dispositivi di protezione individuale. Le case di riposo – ha detto il sindaco che, per altro ha lanciato un appello a indossare mascherine anche nel recarsi a fare la spesa o a uscire - non sono immuni dal Coronavirus come altri luoghi. Qui il distanziamento non è praticabile e le persone non autosufficienti vanno costantemente aiutate e quindi non possono essere tecnicamente isolate”.

Come è arrivato il virus in questa casa?

L’ipotesi “è che sia arrivato tramite un degente uscito dalla Casa di riposo Esperidi. Un degente è uscito per cure più specifiche e, una volta rientrato, è risultato positivo. Questa persona chiaramente aveva l’esigenza di essere costantemente aiutata, ma da lì il contagio si è espanso. Questo è stato il primo caso di cui si è avuto notizia”.

“Nel dettaglio l’operazione di esecuzione di tamponi alle Esperidi ad oggi ha dimostrato che  sui 72 degenti, 57 pazienti sono positivi, 9 sono sintomatici, 48 asintomatici e 4 sono dovuti tornare in ospedale. 11 persone sono risultate negative e di 4 pazienti si è in attesa del tampone. Se rispetto ai mesi di gennaio febbraio marzo 2019 il numero di decessi è stato identico, ad aprile c’è stato un aumento della mortalità con 6 decessi dei 9 che sono riconducibili probabilmente al Coronavirus. Il dato che farà comprendere l’effettiva mortalità sul territorio  sarà noto solo con i dati Istat di fine anno”.

“All’interno delle case di riposo abbiamo i soggetti più sensibili – ha puntualizzato il sindaco - Non esistono case protette buone o cattive. Qualora ci siano errori accertati saremo i primi a condannarli, ma ad oggi non è così. Nelle case per anziani stiamo facendo il massimo come in tutta l’Unione, nella provincia, in regione e sul territorio nazionale.  Ad oggi si è lavorato al massimo delle nostre possibilità. Ci si dice che dovevamo blindare la casa: è quello che abbiamo fatto.  Ai giornalisti chiedo di portare pazienza e informare correttamente”.

A nome del consiglio comunale, infine, il sindaco ha espresso la vicinanza agli ospiti e ai famigliari.

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