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I paesi gemellati di Münzenberg e Carpineti si stringono in nome della solidarietà anti Coronavirus

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I rispettivi presidenti dei comititati Münzenberg e Carpineti ci scivono:

"In questo momento difficile, in cui assistiamo attoniti all’incremento dei contagiati, dei deceduti, dobbiamo continuare a lottare, sostenere, confidare ed affidarci a chi, ogni giorno, rischia la propria vita per salvare quella altrui. Questa crisi non sta risparmiando nessuno nel mondo, men che meno in Europa.

Come gruppo promotore comitato gemellaggi di Carpineti, ci stringiamo attorno ai nostri connazionali, che lottano ogni giorno, ed ai nostri amici spagnoli, francesi, tedeschi, insomma a tutti gli europei che, proprio come noi, stanno lottando e soffrendo nel loro Paese, anzi, nella nostra patria comune. Ci stringiamo in particolare attorno ai nostri amici di Münzenberg, ai quali rinnoviamo l’augurio di vederci presto e di continuare a coltivare insieme il sogno del Gemellaggio tra le nostre due cittadine, per vivere pienamente nel nostro piccolo, il sogno di un’Europa unita.

In questo momento abbiamo bisogno di non perdere speranza e di continuare a contare l’uno sull’altro. Quando tutto sarà finito, perché prima o poi finirà, dovremo onorare chi si è speso con anima e corpo in prima linea, la più dura.

Dovremo inoltre soffermarci su alcune riflessioni. Se questa emergenza ha fatto emergere i punti di forza, ha tuttavia portato alla luce anche i punti di debolezza, rendendoci consapevoli della vulnerabilità dell’Europa agli effetti di crisi esterne, accompagnata dalla delusione per l’indugio di una tempestiva risposta solidale, infine arrivata. Questo, ha contribuito ad accrescere il malcontento nei confronti dell’Europa.

Terminata la crisi, dovremo domandarci cosa fare per migliorare l’Unione, proseguire sulla strada verso l’integrazione, mettendo al centro la persona, la sua salute, la sua sicurezza ed il suo benessere. Questa crisi deve poter essere di lezione per l’Europa, la quale sarà chiamata in futuro ad una maggiore efficacia e tempestività nell’affrontare le sfide che si presenteranno.

Ringrazio di cuore la mia cara amica Vera e mi collego alle sue parole di vicinanza e di speranza, che troverete di seguito, consapevoli che una volta superato questo periodo ci risolleveremo e lo faremo insieme.

"Cara Europa.

Cosa c’è che non va? Perché dobbiamo guardare impotenti al collassare del sogno europeo?

Le nostre due piccole cittadine, Münzenberg e Carpineti, una dell’Assia e l’altra dell’Emilia-Romagna, non vedono l’ora di fare un gemellaggio.

Sono scioccata dall’ultima spirale di eventi che si sono manifestati: dichiarazioni maligne, minacce da tutte le parti. Sono molto rammaricata nel vedere immagini che ritraggono la bandiera tedesca a mezz’asta e la bandiera europea staccata e buttata in terra. È tutto solamente teatro oppure è tutto vero?

Münzenberg e Carpineti hanno stretto i primi rapporti l’anno scorso e abbiamo fatto amicizia subito, senza alcun pregiudizio. La nostra prima visita in Italia, ha mostrato quanto può essere bello questo progetto, lavorando insieme e rafforzando la nostra amicizia. Infatti, nonostante fosse la nostra prima volta a Carpineti, siamo stati accolti come se ci conoscessimo da sempre. Abbiamo assaporato l’ospitalità e il calore delle persone e abbiamo condiviso insieme bei momenti davanti a buon cibo.

Che delusione non poter ricambiare la visita che avevamo organizzato nel mese di maggio a Münzenberg. Però, ci siamo promessi che non sarà cancellata, bensì solo rimandata. Non vediamo l’ora di poter riabbracciare i nostri amici.

Devo ammettere, insieme a Gino, la delusione nel leggere parole ostili nei confronti dell’Europa, nonché questo continuo disaccordo tra i governi degli Stati membri.

Incrociamo le dita e speriamo veramente che questa emergenza non si intensifichi e che possa passare presto.

Non permetteremo che questo virus ci separi per sempre, lo promettiamo. Combatteremo per la nostra amicizia e per la nostra casa comune che è l’Europa. La tolleranza, unita all’amore e al rispetto, sono il primo passo verso la comprensione".

Gino Fontana e Vera Reisinger