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Cittaslow in salsa coreana

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Il movimento Cittaslow è nato nel 1999 con l’obiettivo di allargare la filosofia di Slow Food alle comunità locali e al governo delle città, applicando i concetti dell’ecogastronomia alla pratica del vivere quotidiano. E' in Corea del Sud, in questi giorni, una delegazione italiana, costituita dai sindaci delle città appartenenti al movimento (tra cui il primo cittadino di Castelnovo ne' Monti, Gian Luca Marconi, che è presidente della rete internazionale), per partecipare alla terza assemblea internazionale CittàSlow in programma a Seoul dal 25 al 29 giugno.

I comuni che aderiscono al movimento sono animati, secondo definizione, "da individui curiosi del tempo ritrovato, dove l’uomo è ancora protagonista del lento, benefico succedersi delle stagioni; rispettosi della salute dei cittadini, della genuinità dei prodotti e della buona cucina; ricchi di affascinanti tradizioni artigiane, di preziose opere d’arte, di piazze, di teatri, di botteghe, di caffè, di ristoranti, luoghi dello spirito e paesaggi incontaminati; caratterizzati della spontaneità dei riti religiosi, dal rispetto delle tradizioni, dalla gioia di un lento e quieto vivere".

Seoul sarà una rinnovata opportunità per allargare la folosofia di tale movimento oltre confini nazionali ed europei, per far conoscere ed apprezzare sempre di più lo stile di vita slow. Sono già molte le nazioni estere che hanno fatta propia questa filosofia: la rete si espande in Australia, Austria, Belgio, Canada, Corea del Sud, Danimarca, Francia, Germania, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia.

1 COMMENT

  1. Tutti tiriamo la cinghia!
    Ben per loro!! In questo periodo di crisi e tagli ai salari questa è proprio una bella notizia! Cosa ci guadagnano da questa trasferta i paeselli che i sindaci rappresentano?!? Avrebbero potuto scegliere il Sud Africa come meta!!

    (Simo)