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Coronavirus e mascherine: facciamo chiarezza

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Il coronavirus si combatte anche e soprattutto con una corretta informazione. Il panico che ha portato allo "svuotatutto" di farmacie e supermercati, nonché all'innalzamento dei prezzi va a braccetto con la disinformazione di quali tipologie di mascherine siano le più efficaci contro il contagio, ma soprattutto di chi le deve indossare.

Innanzi tutto, le maschere antivirus sono monouso e vanno cambiate ogni 4 ore circa. Prima di indossarle e dopo averle tolte, bisogna lavarsi attentamente le mani e non bisogna toccarle nella parte a contatto con bocca e naso (anche esterna).

La mascherina chirurgica limita la diffusione nell'ambiente di particelle potenzialmente infettanti, ma non ha funzione filtrante in fase inspiratoria. Perciò è consigliata solo a individui infetti o immunodepressi, che sono più a rischio di contrarre l'infezione, ma anche per le persone sane che vivono in zone rosse ad alta probabilità di contagio.

 

I medici, gli infermieri, i sanitari e in generale tutte le persone che si prendono cura dei malati devono indossare mascherine FFP2 e FFP3, che filtrano rispettivamente il 95% e il 98% delle particelle ambientali e sono le uniche in grado di proteggere dal contagio da coronavirus.

 

 

Attenzione però, come si legge in un documento del ministero della Salute: «Le mascherine forniscono una protezione nei confronti della diffusione verso l'esterno bloccando le goccioline di secrezioni respiratorie emesse dalle persone malate che le indossano. Non sono fatte per proteggere chi le indossa nei confronti di aerosol fini che potrebbero contenere particelle infettanti di piccolissime dimensioni come i virus».

Una protezione in più - conclude - è sempre meglio di nulla.

 

1 COMMENT

  1. Facciamo ulteriore chiarezza sull’uso delle mascherine, perchè molta disinformazione sta portando a confusione sul loro utilizzo!

    RIGUARDO ALL’ARTICOLO

    Innanzitutto è corretto parlare di mascherine filtranti e non mascherine antivirus. Vanno cambiate ogni 4-8 ore quelle chirurgiche che si bagnano con l’umidità dell’aria espirata, le mascherine di livelli superiori possono essere tenute per molti giorni se usate per lavorare in ambienti privi di polvere che ne limiterebbe pian piano la capacità filtrante.

    Qualsiasi mascherina deve essere buttata immediatamente se si è venuti in contatto con contagiato COVID-19.

    La parte da non toccare assolutamente è l’esterno in quanto eventuali patogeni si accumulano all’esterno, l’interno solo se chi la indossa è contagiato. Nel dubbio prenderle sempre e solo dagli elastici, gettarle e lavarsi subito le mani.

    La mascherina chirurgica è quella che deve essere usata dalla popolazione per ridurre il contagio, moltissimi virologi lo sostengono da settimane e anche oggi durante la conferenza della regione Lombardia l’esperto cinese ha ribadito il fatto che tutti debbano portarle quando escono a fare la spesa o per lavorare.
    L’OMS arriverà come al solito in ritardo a consigliarne l’uso…

    Gli immunodepressi proprio perchè più a rischio di contrarre l’infezione è meglio se utilizzano mascherine FFP2 in quanto sono le uniche capaci di filtrare il virus in ingresso.

    Nella citazione del testo del ministero della Salute manca la parola “mascherine chirurgiche” che cambia del tutto il senso della frase! Come riportata nel vostro articolo sembra che tutte le mascherine non proteggano!

    L’immagine è stata ritagliata e non si riesce ad ingrandire e leggere…citare la fonte dà la possibilità di verificarne e capirne l’attendibilità!

    ALTRI ASPETTI DA TENERE IN CONSIDERAZIONE!

    Da quando è iniziata l’emergenza tutti i media hanno ripetuto più volte che le mascherine FFP2 e FFP3 devono essere lasciate al personale ospedaliero, ai soccorritori del 118, ai Vigili del Fuoco ed alle Forze dell’Ordine.

    C’è una carenza massiccia di questi Dispositivi di Protezione Individuale e se vengono usati per fare la spesa sono sprecati.

    Tutte le associazioni ANPAS e CRI stanno facendo appelli a portare a loro le mascherine perchè non ne hanno e non riescono a proteggersi. Forze dell’Ordine e Vigili del Fuoco ne hanno quantità limitatissime.

    Il filtro è tutto il materiale che costituisce la mascherina e protegge durante l’inspirazione,ovvero quando immettiamo aria nei nostri polmoni.

    La valvola di esalazione è quella parte di plastica applicata centralmente o lateralmente a seconda del modello. La valvola serve per rendere più confortevole l’utilizzo prolungato riducendo l’umidità che si crea dentro la maschera, nonchè la rapida espulsione del volume di aria espirato, fondamentale quando si è sotto sforzo, ad esempio per i soccorritori.

    Se una persona ignora di essere ammalata ed indossa una mascherina con la valvola di esalazione continua a disperdere nell’ambiente circostante il virus, potenzialmente contagiando gli altri!

    Comunque è bene precisare che con mascherine con valvola viene diffuso molto meno rispetto a chi non indossa proprio la mascherina, in quanto almeno le particelle di saliva più grosse (droplets) vengono fermate ed escono solo quelle in aerosol nel vapor acqueo emesso con l’espirazione.

    Quindi chi lavora a contatto col pubblico così come chi va a fare la spesa è meglio che utilizzi mascherine senza valvola di esalazione, per non propagare il virus.

    Vista la carenza di mascherine di questo periodo chiaramente chi possiede solamente mascherine di questo tipo meglio che continui ad utilizzarle piuttosto che far senza. Magari chiudendo con un po di nastro isolante la valvola di esalazione. Chi ne ha una scorta la porti alla associazione di soccorso sanitario più vicina che ne hanno un gran bisogno.

    Recentemente circolano informazioni ERRATE:

    Viene indicato che il contatto ravvicinato tra colleghi con mascherine FFP2 o FFP3 con valvola causerebbe un contagio reciproco ma l’informazione è falsa: le particelle emesse da un collega sarebbero filtrate dalla mascherina dell’altro e quindi tutti e due (o più) sarebbero comunque protetti!!!

    Uffici aperti al pubblico si contaminerebbero tra colleghi: anche qui falso per lo stesso motivo sopra. Però se un operatore fosse già contagiato, attraverso la valvola di uscita spargerebbe il patogeno al pubblico che si reca nell’ufficio… Cosa che si risolve con vetri di schermo e distanza di un metro!

    Le mascherine chirurgiche e quelle fatte in casa servono solo a limitare gli “sputacchi” (droplets) ed il vapor acqueo verso l’esterno: proteggono gli altri e non chi le indossa!

    Mi preme ricordare ancora una volta che tutti i tipi di mascherine devono essere toccate, tolte/rimesse il meno possibile in quanto i patogeni si accumulano all’esterno e quindi manipolandole aumentiamo la possibilità di contagio. Sarebbe stupido usarle tutto il giorno per poi contagiarsi toccandole oppure portare il virus in casa appoggiandole sulla mensola dell’ingresso o peggio sul comodino! Proviamo a pensare al filtro della nostra cappa in cucina…tutto sporco d’unto chi lo appoggerebbe in giro per casa o lo toccherebbe di continuo? La mascherina usata è uguale!

    L’USO DELLA MASCHERINA DEVE ESSERE ASSOCIATO SEMPRE ALLA DISTANZA DI UN METRO TRA LE PERSONE!

    Solo i soccorritori debitamente formati e protetti sanno quando possono diminuire tale distanza!

    Come ripetuto all’infinito da tutte le fonti ufficiali,
    la cosa migliore è STARE TUTTI IN CASA!!!

    Concludo ringraziandovi dell’articolo su questo problema!

    Gabri Malagoli

    • Firma - Gabri Malagoli