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Coronavirus: anche la nostra provincia in “zona speciale”. Dall’8 marzo al 3 aprile limitare gli spostamenti a quelli indispensabili

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Nella notte il Presidente del Consiglio ha spiegato il decreto emesso per limitare la diffusione del virus. E' stata individuata una "zona speciale" (non rossa!) in cui sono vietati gli spostamenti delle persone se non per ragioni di forza maggiore. Le forze dell'ordine sono autorizzate a verificare tali ragioni.

La zona individuata comprende tutta la Lombardia e 14 province di Emilia-Romagna, Veneto e Marche. Tra queste anche la provincia di Reggio Emilia.

Dall'8 marzo al 3 aprile in questa zona speciale i bar e i ristoranti saranno aperti dalle 6 alle 18, ma dovranno garantire la distanza di un metro tra i clienti. La sanzione prevede anche la sospensione della attività.

I luoghi di aggregazione per attività ludiche e sportive dovranno restare chiusi. Sono compresi anche gli impianti sciistici. Restano chiusi anche i musei.

Nei luoghi di culto deve essere garantita la distanza di un metro tra le persone, ma sono sospesi i funerali e altre cerimonie.

Le scuole sono chiuse fino al 3 aprile.

Gli spostamenti devono essere giustificati da motivi imprescindibili. E' vietata l'uscita e l'entrata dalla zona speciale, ma è permesso il ritorno alla residenza di chi è fuori.

Si invitano soprattutto gli anziani  ultrasessantacinquenni a restare in casa.

2 COMMENTS

  1. Speriamo che iniziando a rispettare queste limiatazioni e sopportando i sacrifici che verranno, il virus si possa velocemente debellare. Pero’ mi chiedo se, giustamente dobbiamo limitare gli spostamenti a quelli dovuti a ragioni indispensabili, andare al bar a prendere un caffe’ o in un negozio non alimentare a far spesa non rientra nelle attivita’ indispensabili e improrogabili quindi non dovrebbe esserci nessuno all’interno ?! E il mercato settimanale perche’ non e’ stato sospeso ?

    Alex

    • Firma - Alex