Si sono avviate sabato 18 gennaio, le iniziative che il Comune di Castelnovo ha promosso in relazione alla Giornata della Memoria 2020: una serie di appuntamenti che proseguiranno anche oltre la ricorrenza internazionale (che cade il 27 gennaio, giorno in cui nel 1945 i soldati russi liberarono Auschwitz) fino a metà febbraio.
Anche quest'anno l'obiettivo principale dell'amministrazione comunale, che ha organizzato le attività in collaborazione con la Biblioteca Crovi e il Teatro Bismantova, è quello di trasmettere la memoria alle giovani generazioni, agli studenti in particolare.
Spiega l'Assessore alla cultura, Emanuele Ferrari: “Mai come oggi crediamo sia fondamentale questo gesto: il ricordare, da cui nasce e si compone la Memoria. Il programma è ancora una volta un invito a fermarsi, a sostare in un momento di riflessione che rompe l’abitudine delle nostre occupazioni o preoccupazioni quotidiane, a rinnovare una conversazione con le vite del passato, per cercare da quel luogo e da quel tempo di estrarre il distillato di una memoria viva che diventa compito civile e sociale di ciascuno, nel costruire il futuro, la città di domani, nel rispetto di ogni storia e di ogni vita vissuta e da vivere, un vero antidoto a disposizione di tutti, contro le malattie forse più diffuse nel presente: l'odio e l’indifferenza”.
Sabato 18 gennaio, al Teatro Bismantova la mattinata è stata dedicata alle scuole medie e superiori, con lo spettacolo “La valigia”, al Teatro Bismantova.
Sempre in Teatro, domenica 26 gennaio alle 17 lo spettacolo sarà riproposto per tutti: info tel. 0522 611876, [email protected].
Giovedì 30 gennaio sarà la volta della proiezione del film “Giusti”, al Bismantova alle 21: un film documentario di Matthias Durchfeld e Andrea Mainardi, a cura di Istoreco: la serata prevede anche l'incontro con i due autori (ingresso libero, possibilità di prenotazioni ai riferimenti del Teatro).
La proiezione sarà ripetuta venerdì 31 gennaio al mattino per le scuole medie e superiori.
Martedì 11 febbraio, nella sala consiliare del Municipio, dalle ore 9.45 per le classi quarte elementari è prevista la narrazione a cura di Alessandra Fontanesi di Istoreco “La città che sussurrò”.
Sabato 15 febbraio, sempre al Bismantova e di nuovo al mattino (dalle 10.30) lo spettacolo per le scuole superiori “Quella sedia sono io”, di e con Marina Coli; la pièce sarà riproposta domenica 16 febbraio, alle ore 17 rivolta a tutti.
Manifestazioni culturali interessanti a ricordo di quanto avvenuto prima e durante la seconda guerra mondiale. Mi chiedo e chiedo all’Amministrazione, come mai non si sia voluto ricordare l’unica famiglia ebrea, di origine Svizzera, i Largader, che abitavano nella villa in via Roma, di fronte alla biblioteca Comunale.
Ne ho parlato durante l’ultimo consiglio comunale del dicembre 2019. Già una decina di anni fa il mio gruppo consiliare propose una mozione, poi votata all’unanimità, dal consiglio, (se non ricordo male), per l’apposizione di una targa sul muro esterno della villa, con l’assenso degli attuali proprietari, e la concessione della cittadinanza onoraria di Castelnovo Monti ai discendenti di Nicola Largader, residenti a Milano e a Lugano.
Sarebbe stato un gesto forte di riconciliazione e di risarcimento morale per i patimenti subiti da questa famiglia castelnovese; voglio segnalare qui che solo un figlio sopravvisse al campo di concentramento, dove morì la madre, il padre e una sorella.
Ma forse, su temi che toccano alcune famiglie del paese, vige ancora una strana censura. Vorrei essere smentito. Saluti ai lettori.
Alessandro Davoli