“Una occasione storica, un’intesa che non ha precedenti in Italia e che conferma il distretto ceramico quale modello virtuoso oltre che punto di forza dell’intero sistema industriale italiano”.
Così Giorgio Zanni, presidente della provinica di Reggio Emilia, ha definito l'Accordo territoriale volontario riguardante il contenimento delle emissioni per perseguire un minore impatto ambientale da parte delle aziende firmato insieme ad altri 9 primi cittadini ai presidenti di regione Emilia-Romagna, Confindustria Ceramiche e provincia di Modena.
“Amministrazioni locali, 10 comuni, 2 province, regione Emilia-Romagna ed imprese insieme per autoregolamentarsi, dandosi limiti alle emissioni ambientali ancor più restrittivi di quelli dettati dalle normative europee, nazionali e regionali, pure già tra i più bassi in Europa, e raggiungere un obiettivo ambizioso: portare il distretto ceramico ad essere non solo eccellenza mondiale di innovazione e qualità di prodotto, ma anche in termini di sostenibilità ambientale”, ha aggiunto Zanni sottolineando i fondamentali progressi compiuti dal comparto negli ultimi tre anni.
“Gli incentivi di Industria 4.0, super e iper ammortamento hanno comportato una ingente mole di investimenti privati in riqualificazioni industriali, dettando una vera e proprio rivoluzione tecnologica e produttiva che ha comportato una migliore produttività e redditività per le industrie e positive ricadute in termini di riduzione delle emissioni e consumi energetici per le nostre comunità – ha detto ancora il presidente della Provincia di Reggio Emilia - Sono stati bonificati siti dismessi, si sono ridotti consumi ed emissioni, abbiamo affrontato e risolto in pochi mesi il problema odori, ma con l'accordo di oggi puntiamo ad andare oltre. Vogliamo che il distretto ceramico rappresenti una eccellenza anche in termini di sostenibilità ambientale. E puntiamo a farlo insieme, perché solo insieme possiamo raggiungere traguardi così ambiziosi”.