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A Pievepelago (Mo) il nuovo liceo scientifico per gli sport invernali

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Nasce a Pievepelago, in provincia di Modena, il nuovo Liceo scientifico per gli sport invernali, una proposta didattica sperimentale per l’approfondimento delle scienze motorie e degli sport invernali. Ma senza dimenticare l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri delle scienze matematiche, fisiche e naturali nonché dell’economia e del diritto. Una nuova proposta educativa, realizzata in collaborazione con la Fisi – Federazione Italiana Sport Invernali, che partirà nell’anno scolastico 2020/2021 e che offrirà agli studenti l’opportunità di valorizzare la pratica sportiva nell’ambito della programmazione didattica, mettendo d’accordo la pratica agonistica degli sport invernali con il raggiungimento degli obiettivi formativi.

Il nuovo liceo è stato presentato oggi in occasione di Skipass, la manifestazione fieristica dedicata agli sport invernali in corso in questi giorni a Modena Fiere, dal sindaco di Pievepelago, Corrado Ferroni, dall’assessore del Comune di Fiumalbo, Gabriele Nizzi, dal sindaco di  Riolunato, Daniela Contri, da Luciana Serri, presidente della I Commissione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Fabio Braglia, consigliere delegato per la Scuola della Provincia di Modena, Silvia Menabue, dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna e dirigente dell’Ambito territoriale di Modena, Angelo Dalpez e Stefano Lungo, rispettivamente vicepresidente della Federazione Italiana Sport Invernali e consigliere federale. Presente il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.

“Da inizio legislatura, con l’approvazione della legge sullo sport, abbiamo investito 58 milioni di euro per portare sempre più persone nei campi da gioco, nelle palestre, nelle piscine e sulle piste di sci - ha detto il presidente Bonaccini -. Altre risorse importanti, circa 26 milioni di euro, sono state stanziate per qualificare le nostre stazioni e i nostri impianti sciistici. E quasi un miliardo di euro è poi stato investito per rilanciare la nostra montagna negli ultimi cinque anni, per evitare fenomeni di abbandono, cercando di attrarre in queste terre giovani e famiglie”.

“La nascita del liceo sportivo a Pievepelago - ha aggiunto Bonaccini - è una grande notizia perché mette insieme passione per lo sport, valorizzazione della montagna e opportunità di formazione di qualità per i giovani. Tre temi per me e per questo territorio decisivi. È un grande progetto di valenza nazionale che abbiamo sostenuto per permettere a ragazze e ragazzi appassionati di sport di scegliere la montagna perché motore di crescita, di innovazione e di progetti di vita. Ed è un ulteriore e bellissimo esempio di come si possa valorizzare l’identità dei luoghi montani, per farne un’opportunità di formazione e di sviluppo sociale ed economico”.

“L’iniziativa formativa presentata- ha dichiarato Stefano Versari, Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna- rappresenta un esempio di raccordo virtuoso tra Ministero dell’istruzione, Regione Emilia-Romagna, istituzioni pubbliche e private, territorio. Nasce oggi una sperimentazione scolastica innovativa, ben strutturata, unica a livello regionale. L’obiettivo che ci poniamo - come sempre - è che la scuola consenta l’istruzione dei nostri giovani con proposte formative radicate nel contesto territoriale. Perché la scuola è per sua natura parte integrante della comunità in cui opera: questa sperimentazione ne costituisce un esempio virtuoso. Confido che l’innovativa sperimentazione oggi presentata susciti l’interesse che merita a livello nazionale, divenendo occasione di mobilità studentesca”.

I Comuni di PievepelagoFiumalbo e Riolunato vantano una lunga tradizione in diverse discipline sportive ma in particolare nello sci alpino e nordico, con atleti di fama internazionale nati in questa zona, come Palmiro Serafini, ed altri che qui sono cresciuti sportivamente e che hanno scelto le piste dell’Abetone e del Cimone per gli allenamenti preparatori alle gare di coppa del mondo, come Zeno ColòCelina SeghiAlberto Tomba e Giuliano Razzoli.

Le amministrazioni locali hanno lavorato all’obiettivo del liceo per gli sport invernali fin dal 2016, insieme ai docenti e ai dirigenti scolastici, all’Ufficio scolastico provinciale e regionale, alle associazioni di categoria e alla Federazione degli sport invernali e la Provincia di Modena, costruendo un progetto ricco e dettagliato di liceo sperimentale. La Regione Emilia-Romagna ha fortemente creduto in tale progetto fin dall’inizio, e ha stanziato risorse pari a 300mila euro annuali per tre anni per sostenerne l'avvio e il funzionamento attraverso contributi finalizzati a sostenere gli studenti nel coniugare lo studio e la pratica sportiva permanendo nei territori montani, contrastandone lo spopolamento in coerenza alle politiche di arricchimento dell'offerta di istruzione e alle strategie di sviluppo economico e turistico del territorio.

Il percorso di studio del liceo
L’orario annuale delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti è di 891 ore nel primo biennio, corrispondenti a 27 ore medie settimanali e di 990 ore nel secondo biennio e nel quinto anno, corrispondenti a 30 ore medie settimanali.

Al superamento dell’esame di Stato sarà rilasciato il diploma di liceo scientifico, con l’indicazione “sezione ad indirizzo sport invernali”, come previsto dal provvedimento del MIUR di autorizzazione alla sperimentazione (D.M. 314/2019).

Le discipline sportive previste sono lo sci alpino e nordico. Una convenzione con la FISI permetterà di interfacciarsi con i vari sci club di rife­rimento e di coordinare e programmare allenamenti, trasferte e gare.

Per sostenere la preparazione degli studenti la sperimentazione prevede l’utilizzo di una piattaforma e-learning e l’integrazione fra la didattica, la preparazione atletica e lo svolgimento degli allenamenti, in collaborazione fra gli operatori sportivi, i tutor e i docenti. Lo svolgimento dell’attività scolastica, almeno per il biennio, si svolgerà in 5 giorni anziché in 6, modulando l’orario scolastico in base agli impegni sportivi degli alunni.

Particolare attenzione verrà prestata agli studenti atleti di alto livello agonistico.

La struttura residenziale
Gli studenti fuori sede saranno ospitati presso una struttura alberghiera organizzata come servizio educativo convittuale.Ogni camera sarà dotata di bagno, televisore e connessione internet, con servizi di pulizie quotidiane, cambio biancheria settimanale e servizio di lavanderia/stireria.

Le stanze assegnate resteranno a disposizione dei ragazzi sia nei week end sia durante le vacanze natalizie e pasquali. La struttura sarà dotata di una sala studio ricreativa.

Il servizio educativo residenziale garantisce la relazione continuativa con le famiglie per un raccordo educativo, l’organizzazione del tempo extrascolastico, sia per quanto riguarda il sostegno allo studio e le attività per il tempo libero, la presenza dei tutor al momento dei pasti e il presidio notturno.

Gli studenti dovranno compartecipare economica­mente agli oneri per le attività sportive aggiuntive e, per coloro che usufruiranno dei servizi residen­ziali, anche degli oneri convittuali.

 

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