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“Oltraggiata la croce sul Casarola”. La denuncia di Delmonte

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"Una delle scorse notti qualcuno si è preso la briga di salire oltre i 1.900 metri di quota per sfregiare la Croce del Monte Casarola, nel Comune di Ventasso" scrive a Redacon Gabriele Delmonte, consigliere regionale Lega. "Sulla cassetta ai piedi della croce che contiene il libro di vetta è stato scritto 'Allah Akhbar'".

Per il consigliere Lega si tratta di "un insulto da non sottovalutare alla nostra identità storica e culturale, nonché una mancanza di rispetto per chi in quel simbolo ha riposto fatiche e preghiere. Dopo il gesto di vandalismo alla Madonnina del Monte Cusna dell’anno scorso, assistiamo ad un altro gesto provocatorio e ignorante nei confronti dei simboli di vetta".

"Fortunatamente - conclude Delmonte - qualcun altro ha già provveduto a modificare la scritta con un’idea simpatica e geniale. A chi ha provveduto alla sistemazione un grazie di cuore".

La notizia è stata commentata dal consigliere comunale di maggioranza di Castelnovo Monti, Essadiki Abdelghani: "Un atto vandalico schifoso, ma dubito sul fatto che sia stato scritto da un arabo , Akhbar è scritto sbagliato... .non ci vuole la lettera H, con l'H ha un altro significato , questo non toglie il fatto che chi l'abbia fatto sia un imbecille".

Per Alessandro Davoli, consigliere comunale, capogruppo di minoranza a Castelnovo Monti, "in realtà la scritta Akhbar con la “h” è la traslitterazione di chi parla francese, quindi può essere benissimo un marocchino o algerino o tunisino che parla francese e che ha tradotto l’arabo الله أَكْبَر in alfabeto latino. Caro Essadiki tu sei di famiglia marocchina, sei istruito e quanto ho detto dovresti saperlo molto bene ... conosci la “taqiyya” ovvero la menzogna prescritta contro gli infedeli (cristiani), non è che la stai usando?"

16 COMMENTS

  1. Sono convinto che, una croce, andrebbe rispettata a prescindere. Comunque. Anche quella fatta con due rametti incrociati dal bambino che ha sepolto il suo micio. Ancor più, le altre. Già da anni, contro il dileggio di croci, ho messo a disposizione le mie fototrappole, strumenti micidiali per dare un volto e una identità a certi balordi, vigliacchi.

    Umberto

    • Firma - Umberto
  2. Al di sopra di ogni diatriba a sfondo religioso, essendo ateo, penso che le cime dei monti, che rappresentano concettualmente qualcosa di alto, puro, e non raggiungibile da tutti dovrebbero essere trattate da tali. E dovrebbero essere immacolate e pure come sono nate, l’uomo dovrebbe passarci e l unica cosa di cui dovrebbe preoccuparsi dovrebbe essere quella di non lasciare segno del proprio passaggio. Per cui neanche le croci che “infestano” le nostre cime dovrebbero esserci. So già che molti non saranno d’accordo, ma vorrei ricordare che la propria libertà finisce dove comincia quella degli altri.

    Marco Galeazzi

    • Firma - Marco Galeazzi
  3. Una chiara provocazione. Qualcuno va su e visto come scrive sicuramente non è di lingua madre araba. Fate voi, immaginare chi è stato non è difficile. Poi basta una fotografa un po’ xenofoba come quella che ha fatto il servizio (dico xenofoba perche’ prima che mi bannasse ho sbirciato il suo profilo FB) e la successiva pubbilcazione su di un gruppo FB molto conosciuto che tratta di bellezze appenniniche. Dopo aver avuto un numero adeguato di visualizzazioni con annesse polemiche la tipa chiede all’amministratrice del gruppo di cancellare il post perchè stava diventando un questione politica e lei poverina non ne aveva l’intenzione. Detto fatto il post viene cancellato e ripreso dal leghista con estimatori montanari (comitati vari che gli augurarono l’elezione a sindaco di Montecchio in occasione delle scorse amministrative). Ecco un giochetto da ripetere all’infinito.

    Luigi Bizzarri

    • Firma - luigi bizzarri
  4. Oltraggiare una Croce è un atto ignobile, chi fa questo non può definirsi un uomo che ha una religione, la religione, quella vera, è amore e comprensione, ma questo spesso non corrisponde alla realtà e si continua a ripetere gli errori fatti nel passato; e oggi è evidente che a commettere questi errori a livello mondiale sono prevalentemente uomini di religione Islamica. Ne abbiamo esempi ovunque, dalla Francia, al Nord Africa, in Oriente e in tanti altri stati, ma quello che provoca maggior dolore è quanto successo recentemente nel vicino Kosovo, e che presto temo succederà anche in Italia e in Europa. Nel 1940 si facevano sfilate a Parigi dicendo “Fermate Hitler”, ma i governi non se ne preoccupavano, Hitler non fu fermato ma Hitler costò 50 milioni di morti. Ora occorre fermare l’estremismo islamico; in Kosovo, con il silenzio totale dei media Italiani e Europei, si è proceduto ad una pulizia etnica religiosa a danno dei Cristiani Ortodossi inimmaginabile. Quando subentra l’odio e l’arroganza si infierisce contro uomini, donne, vecchi e bambini, non è più banditismo ma una vera e propria guerra contro chi pratica una religione diversa, in Kosovo tra il 1999 e il 2004 sono state distrutte 150 chiese cristiane, seminari e conventi; questo nessuna religione lo deve fare. Anche i Cristiani nel passato hanno commesso crimini spaventosi durante le loro conquiste contro popoli inermi, ma ora gli stessi errori non possono essere ripetuti da altre religioni, se ciò succede sta a significare che la storia non insegna nulla e che viviamo in un’epoca priva di civiltà dove domina solo l’odio e la cattiveria e non i principi delle religioni. Ma la cosa che sorprende è il silenzio dell’Europa e del mondo cristiano di fronte ai continui crimini commessi contro il popolo cristiano, se non si fanno comprendere questi errori, quanto successo in Kosovo succederà anche qui. E’ ora che tutte le religioni del mondo comprendano che la religione è pace e non guerra.

    Franzini Lino

    • Firma - Franzini Lino
  5. caro Franzini Lino,per Combattere il terrorismo bisogna smettere di essere terroristi….
    a causa di una guerra ingiusta ci sono 3.7 milioni di profughi iracheni,
    1- le morti post-invasione in eccesso (morti che si sarebbero potute evitare, che non dovevano avvenire) sono un milione (UN MILIONE),
    2- le morti di bambini sotto i 5 anni ammontano a 600.000,
    3- ci sono stati 1.7 milioni di morti iracheni in eccesso derivanti dalle sanzioni di guerra imposte dall’Occidente dal 1990 al 2003,
    4- ci sono stati 1.2 milioni di morti tra i bambini sotto i 5 anni nel periodo tra il 1990 e il 2003 a causa delle sanzioni di guerra (vedi: http://mwcnews.net/content/view/12261/42/), e
    5- i morti totali della Coalizione sono all’incirca 3.360.
    A CAUSA DI UNA GUERRA INGIUSTA.

    come diceva un grande uomo morto per la sua causa: RESTIAMO UMANI

    l.DeLeonardis

    • Firma - l.DeLeonardis
  6. Egr. DeLeonardis, non ho le conoscenze per mettere in dubbio i dati da Lei esposti, ma condivido pienamente i suoi concetti sul terrorismo; il terrorismo provoca terrorismo; ma qualsiasi religione deve rimanere fuori dal terrorismo, per me la religione deve essere pace e non terrorismo, per me non esiste un Dio più grande di un altro Dio; il costruttore del mondo è uno solo, comunque lo si chiami; a meno di non definire le religioni covi di terrorismo. Le faccio un esempio, vicino a Casina c’è un piccolo paese, Votigno, un paese costruito, salvo errori da parte mia, in stile Buddista o Induista, nel paese è stata eretta la sede del loro culto religioso e a fianco una piccola cappella cristiana; questo per me è la religione, la religione che porta pace e uguaglianza e che accetta chi professa altre religioni.

    Franzini Lino

    • Firma - Franzini Lino
  7. Mi trovo sostanzialmente d’accordo col primo commento, laddove si dice che “una croce andrebbe rispettata a prescindere”, né possono dimenticarsi, io credo, i precedenti e riprovevoli casi in cui croci della nostra montagna sono state “oltraggiate”.

    Quanto al secondo commentatore, per il quale neanche le croci che “infestano” le nostre cime dovrebbero esserci, a me sembra invece che non deturpino il paesaggio, anche perché sono per solito di poco volume e di materiale non “impattante”.

    Se poi la loro presenza ferisce la sensibilità di un non credente, che ritiene invasa la propria libertà, egli dovrebbe anche tener presente che la nostra civiltà ha radici cristiane, i cui simboli religiosi esprimono e materializzano tale nostra identità.

    A meno di voler “ripudiare” questa identità in nome del multiculturalismo, similmente alla tesi che avrebbe voluto, o vorrebbe, togliere il crocefisso dai luoghi pubblici, ma credo che in molti non sarebbero d’accordo, né si possono altresì cancellare secoli di storia.

    P.B. 02.11.2019

    • Ero incredibilmente stupito dal fatto che Franzini fosse riuscito a scrivere un commento senza citare la diga (magari ce n’è qualcuna anche in Kosovo), ma vedo che qualcuno ha provveduto immediatamente a porre rimedio a tal fatale svista…

      Andrea

      • Firma - Andrea
  8. Ragazzi scusate, ma Allāh akbar significa “Dio è grande”. Cosa c’è di oltraggioso in una scritta del genere? Vogliamo che le vette delle montagne siano una proprietà esclusiva dei cattolici? Fosse per me, oltre alla croce potrebbero trovare posto anche tutti i simboli delle altre religioni.

    Andrea

    • Firma - Andrea
  9. Chi ha oltraggiato la croce a mio modo di vedere è semplicemente un idiota in cerca di clamore e grazie ai vostri discorsi filosofici ha ottenuto il suo scopo. La croce andava semplicemente ripulita in silenzio e tutto finiva lì con grande insoddisfazione dell’autore .

    Giordano

    • Firma - Giordano
  10. Mi par di capire che Giordano avrebbe preferito il silenzio sul caso in questione, ossia “nascondere la polvere sotto il tappeto” come si usa dire, il che non mi trova affatto d’accordo, così come non condivido il pensiero di Andrea, nel senso che nel nostro Paese i “simboli delle altre religioni”, pur con tutto il rispetto che meritano, non possono essere equiparati alla Croce (almeno fino ad oggi, visto che c’è chi vorrebbe dare al nostro Paese un’altra e diversa identità, a dispetto della sua storia e delle sue tradizioni).

    P.B. 06.11.2019

    • Per quale motivo i simboli delle altre religioni non possono essere equiparati alla croce? In Italia, grazie al cielo, non abbiamo più una religione di stato da anni, quindi per legge tutte le religioni sono uguali. Ovviamente io non sono tra quelli che pretende di dare al paese una nuova identità, ne tra quelli che vuole eliminare il crocefisso, ma penso che il buon senso ci porti verso una società dove tutte le religioni e loro simboli possano convivere in pace senza che uno sia superiore all’altro. E nota bene che questo è il messaggio di Gesù e del Papa: tolleranza e convivenza. A mio avviso, chi non accetta le altre religioni e continua a pensare che la propria sia superiore alle altre, scambia il vero messaggio religioso con la superstizione pagana, dove si adorano i simboli senza averne fatto proprio il messaggio (esattamente come fa Salvini che sventola il rosario ma poi insulta il Papa che ci invita ad essere tolleranti). Questo vale per i cattolici, come per tutti gli altri, compresi coloro che appunto (sbagliando) vorrebbero sradicare le nostre tradizioni. In soldoni, manteniamo ben saldi i nostri principi e le nostre tradizioni, ma abituiamoci a convivere col diverso.

      Andrea

      • Firma - Andrea
  11. Qui non si tratta di Religione di Stato, bensì di principi, consuetudini e tradizioni, ossia di quegli elementi che conferiscono a ciascun popolo la rispettiva identità, e quantomeno fino alla mia generazione noi siamo stati abituati, sin da giovani, ad avere “familiarità” con la Croce, e non con altri simboli religiosi (ai quali, nondimeno, abbiamo sempre portato rispetto).

    Cambiando principi, consuetudini e tradizioni, si modifica di fatto, ed inevitabilmente, la fisionomia identitaria di una collettività, e quanti vogliono farlo sono ovviamente liberi di provarvi – anche se io non ho ancora capito quale sia, per loro, il “modello” sostitutivo e quali i valori alternativi – ma io mi auguro che la maggioranza del Paese non sia disposta a seguirli su tale via.

    P.B. 07.11.2019

    • Credo che stiamo dicendo la stessa cosa, solo starei ben attento a non confondere i simboli religiosi con “principi, consuetudini e tradizioni”. Si tratta di due cose molto diverse, e fare confusione da questo punto di vista può essere molto pericoloso dal punto di vista sociale (oltre che fortemente irrispettoso per la religione stessa).

      Andrea

      • Firma - Andrea
  12. Quando Andrea dice che stiamo dicendo la stessa cosa, a me sembra invece di essere d’accordo solo a metà – il che è comunque già qualcosa – perchè a mio avviso i simboli sono tutt’altro che secondari, e penso ad esempio agli innumerevoli campanili che costellano l’intera nostra Penisola, quale segno ben visibile della devozione di moltissimi nostri connazionali, mantenutasi nel corso dei secoli, vuoi per la loro costruzione e vuoi per la successiva custodia e conservazione.

    Per non dire delle nostre bellissime chiese risalenti ai tempi andati, preziosa testimonianza di quale valore e significato avessero i luoghi di culto per i nostri progenitori, anche se oggi sembra esservi chi predilige la religiosità portata all’esterno, ma io sono legato alle usanze di una volta, ossia quando i fedeli si recavano alla chiesa, probabilmente per questione anagrafica (e la presumibile differenza di età è fors’anche la ragione per cui convengo solo parzialmente con la tesi di Andrea).

    P.B. 08.11.2019