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Relazione del convegno “Un fiore nel buio” incentrato sulle problematiche del femminicidio

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La sera del 24 settembre, presso lo Showroom&academy a Bosco di Scandiano, si è svolto con grande successo e presenza di folto pubblico anche dell’Appennino, il convegno “Un fiore nel buio”, che ha visto come relatore il presidente nazionale dell’Associazione Gens Nova Onlus, l’avvocato Antonio Maria La Scala, con la partecipazione di testimonianze toccanti.

Sono intervenuti Marisa Golinucci (presidente di Penelope Emilia Romagna) e madre di Cristina scomparsa il 1 settembre 1992 a Ronta di Cesena.

Giuliana Reggio, madre di Jessica Filianti, vittima di femminicidio a Reggio Emilia nel 1996.

Luca Incerti, figlio di Sergio Incerti scomparso a Reggio Emilia il 29 marzo 2019.

Erano presenti autorità come il sindaco di Carpineti Tiziano Borghi, associazioni e altri amministratori locali.

Durante il convegno sono state messe a fuoco le problematiche relative al femminicidio e l’avvocato Antonio La Scala ha comunicato e spiegato la nuova Legge “Codice Rosso” in vigore da alcuni mesi.

Cinzia Rubertelli ha moderato il dibattito.

Dagli organizzatori dell’Associazione Gens Nova il grazie “per l'ospitalità, ai relatori e al pubblico e i partecipanti al convegno per la presenza”.

“Le persone - commenta Anna Protopapa, dal comitato organizzatore -, le vittime in un certo senso sono diventate protagoniste della nostra vita, perché ci insegnano a trasformare tutta la violenza che hanno subito in energia per noi produttiva rendendoci speranzosi in un rinnovamento sociale e soprattutto d’amore che noi sentiamo nei loro confronti, ma anche in chi le ha condannate”.