Riceviamo e pubblichiamo.
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Non ha importanza chi sono. Non deve avere importanza, perciò vorrei che la redazione pubblicasse questa mia segnalazione come notizia, perchè tale deve essere. Facciamo finta che io sia un obiettivo fotografico, un occhio senza nome. Ebbene, i nostri occhi cominciano a vedere da bambini. E la prima cosa che un occhio di un bambino vede è la voglia di giocare, sempre, ovunque, in qualsiasi luogo. E se questo diritto, il diritto al gioco, non viene rispettato, dall'occhio del bambino cominceranno a sgorgare lacrime. Siamo stati tutti bambini. Credo che spesso tutti noi questo ce lo dimentichiamo. Perchè a volte fotografare istantanee con gli occhi di un bambino può farci vedere le cose in modo molto semplice e forse proprio con la semplicità le cose vanno affrontate.
Vengo al dunque. Non sono più un bambino, certo, ho imparato a fotografare in modo discreto, con occhio critico, come dovrebbero fare gli adulti. Scrivo questo perchè domenica sera a Villa Minozzo è successa una cosa grave. Ed è ancora più grave che della notizia non vi sia nemmeno un trafiletto in nessuna testata locale. Domenica sera, in un campetto aperto a tutti i bambini, nelle vicinanze della piscina di Villa Minozzo, un bambino ci ha rimesso un dito a causa della caduta di una delle porte da calcio presenti all'interno del campetto. A quanto pare le porte non erano fissate bene e proprio oggi sono venute a rimuoverle per metterle a posto. Nel frattempo i bambini sono stati invitati ad andare a giocare, qualora volessero (certo, giocare adesso diventa una scelta, non è più un diritto) in un campetto privato a pagamento. Ora bisogna pagare anche per i diritti di un bambino?
Mi rivolgo non solo e non in particolare al Comune di Villa Minozzo, ma a tutti i comuni, perchè questo potrebbe accadere ovunque. Invece di fare i grandi, i politici esperti, che cercano di utilizzare paroloni per stupire la folla, perchè non tornate per un momento bambini? Ma vi sembra una cosa normale che un bambino sia in pericolo mentre giochi? Vi sembra normale che un bambino ci rimetta un dito e venga portato in ambulanza al pronto soccorso per una partitella con i coetanei? Cose che succedono, fatalità - potreste rispondere - ma non è così, cara gente; la realtà è che la struttura di molti parchi o aree gioco dele nostre zone è piena di pericoli.
Invece di costruire rotonde, con fontane d'acqua colorata o illuminata o di partorire migliaia di idee inutili, vi consiglio di farvi un giro nei posti dove magari avete giocato voi stessi da piccoli e vi siete sbucciati le ginocchia oppure dove vanno a giocare i vostri figli ora; andate, andate, forse i ricordi premeranno sul vostro cuore. Non voglio fare polemica ma mi domando: se fosse stato il figlio di un sindaco, di un assessore, di un consigliere la notizia forse non sarebbe campeggiata su chissà quale testata nazionale...?
Non voglio firmarmi perchè, ripeto, è come se fossi un obiettivo che abbia fotografato una serie di istantanee. Non ha importanza perchè non vuole essere una critica verso la direzione comunale; qui la politica non c'entra nulla. Qui si tratta di bambini e di buonsenso. Essere giornalista a volte è anche fotografare con obiettività ed invitare alla riflessione. Quindi, non lo dico per qualcosa, ma forse un consiglio voglio darlo. Ritornate bambini un po' e cominciate a rendere sicure aree di gioco come queste, perchè privare del diritto di gioco un bambino o metterlo in pericolo in un'area dove dovrebbe solo correre, divertirsi e sorridere è alquanto ridicolo e piuttosto scandaloso... Riflettete, anzi riflettiamo...
Gradirei una risposta.
Cordiali saluti da un occhio a volte spesso, e meno male, troppo bambino.
(Lettera firmata)
Non so chi ha scritto questa lettera ma faccio i miei complimenti per l’onestà, sincerità e “puerilità” che possiede la persona in questione. Tutti pretendiamo incessantemente che i nostri ragazzi crescano in fretta, che maturino presto, che siano responsabili… Ma siamo noi adulti a dettare le regole, a dare l’esempio, a sminuire e spesso a distruggere i sogni e la vitalità dei ragazzi. Forse se ognuno di noi conservasse un po’ di onesta fanciullezza riusciremmo a capire meglio i nostri giovani e farli crescere in un ambiente più “pulito”. Non sempre sono loro che devono imparare da noi “grandi”; proviamo ogni tanto anche noi a vedere il mondo con gli occhi di un bambino e… ricordare. Tocca a noi fare in modo che il loro presente diventi un ottimo passato del loro futuro.
(Una mamma)
In effetti è andata bene. Vicende anche più banali, proprio ieri a Montecchio, hanno avuto esiti ben più tragici. Si tratta però di analizzare i fatti con un occhio più distaccato e tutt’altro che bambino, rigorosamente adulto. L’incidente in questione è avvenuto domenica verso le 21,30, nel campetto sopra la piscina di Villa. Non illuminato e quindi non praticabile. Manutenzione alle porte da calcetto in questione, compreso il fissaggio a terra, è stata fatta non più tardi dell’anno scorso, quindi non era esattamente un luogo abbandonato al degrado e pieno di insidie. Sicuramente si dovrà provvedere a limitarne l’accesso alle ore diurne e se qualcuno ha suggerito ai bambini di andare a giocare in altro luogo è solo perché l’altro campetto (beninteso, a pagamento), è illuminato. Comunque non cambia la realtà dei fatti: è successo un fatto che, per fortuna senza conseguenze irreparabili, impone una maggior attenzione sulla sicurezza nei luoghi pubblici. Nulla di diverso sarebbe accaduto se la vittima fosse stata il figlio del sindaco, anzi trovo di pessimo gusto avanzare parallelismi così stupidi.
(Davide Marazzi, assessore ai lavori pubblici a Villa Minozzo)
Non sminuiamo…
Sia chiara una cosa, gentile sig. Marazzi: ovviamente quella era una provocazione paradossale, non si tratta di stupidità. Se ci attacchiamo a questo, la stupidità per me è anche quella: se il campo come lei dice non è agibile, di non mettere nessun cartello, nessuna segnalazione, nessuna proibizione davanti a questo campetto. Cerchiamo di non sminuire; qui non si sta facendo una tragedia per nulla e per fortuna è andata bene e ci ha rimesso solamente un dito. Ma da una porta su un dito ad una porta in testa NON c’è un abisso, sia chiaro. La stupidità potrebbe anche essere quella di dare poca importanza a questo fatto. E se i lavori di manutenzione sono stati fatti solamente un mese fa, compreso il fissaggio delle porte, beh, direi che non ci siamo. Se la manutenzione si fa bisogna farla come si deve. Io non chiedo nulla, però l’accortezza qui sfocia nella salvaguardia dei bambini. Per carità, io non sono un politico e ho piena stima di chi dà il massimo per far andare al meglio le cose nel proprio paese, come non dubito affatto che lei lo faccia bene, però qui credo ci siano responsabilità. E cerchiamo di non oscurare questo fatto perchè è andata bene ma poteva andare peggio. Prevenire meglio che curare, no? In questo caso la prevenzione non c’è affatto stata. Ogni tanto invece di badare a piani regolatori o ad altre bazzecole che lasciano il tempo che trovano, vi consiglio di utilizzare una lente semplice, da “fanciullino”, per vedere cose che sono visibilissime e non ci vuole granchè per renderle migliori o sicure. Tutto qua. Non è polemica e nemmeno critica, niente affatto, però La prego, non sminuiamo l’accaduto, sarebbe stupidità.
Con stima.
(L’autore della lettera)
Mi permetto di inserirmi nella discussione perchè mi pare che qualcuno dei commentatori non sia in realtà a conoscenza delle reali conseguenze mediche di quello che è accaduto al piccolo. Certamente non è paragonando la sua vicenda alla morte di un altro bambino che si ottiene la riduzione della gravità di ciò che gli è successo; e neppure la ottiene la disarmante ed indescrivibile trasparenza del sorriso di quel piccolo entusiasta della vita che abbiamo potuto ammirare mentre tollerava dolori che i miei figli non avrebbero sopportato con dolcezza, mitezza e tanta pazienza. Rannicchiati in un letto d’ospedale, curiosamente, i cuccioli di qualsiasi etnia appaiono improvvisamente ingoiati dalle lenzuola e continui a ripeterti che quello non è il loro posto.
Non so niente del campetto, non so nulla di responsabilità, di sfortuna di buio che scardina strutture che al sole sono più resistenti… So, e vi posso dire, che ho conosciuto un bambino molto piccolo, ma con grandi occhi che sorride con una facilità disarmante anche quando sai di procurargli male; che impallidisce un po’ mentre ti confessa che non gli è passato, che ascolta e risponde più veloce ed attento degli adulti e che di tutta la vicenda sa solo dirti che gli dispiace perchè suo fratello “si è preso una gran paura…”; so di un piccolo che, come dice suo fratello (quello che si è preso una gran paura), quando c’è qualcosa di veramente brutto e sente tanto male chiude gli occhi aspettando che tutto sia finito… Il meraviglioso è che quando li riapre la prima cosa che fa è un bellissimo sorriso…
Grande, W., sei un piccolo eroe. Baci.
(Commento firmato)
Ci vuole tanta pazienza, con questi “politici”. Bisogna spiegargli che non basta dire che è andata bene, assolutamente, non basta. Non basta neanche fare un controllo ogni anno, perché dipende dalla qualità del controllo, perché questo è stato un controllo “con occhio da bambino”, come direbbe l’assessore Marazzi, con un occhio sicuramente non da adulto, non sicuramente da persona matura, perché se le porte non erano fissate domenica significa che erano state fissate chiaramente inadeguatamente già da un anno; perché se fossero state legate a un palo e fissate a terra adeguatamente questo non sarebbe accaduto. Poi è facile dare la colpa alle illuminazioni, troppo facile; è simpatico che a dire questo sia soprattutto l’assessore ai lavori pubblici, che invece che parlare secondo me sarebbe meglio che agisse, ma questo è un parere sicuramente non politico. Le illuminazioni possono aver dato un minuscolo contributo all’incidente ma sicuramente non sono la colpa dell’incidente, perché se quella porta fosse stata fissata a terra, luce sì o luce no, il bambino non si sarebbe fatto niente, sarebbe tornato a giocare tranquillamente con i suoi coetanei.
Poi potrei mettermi a sparare percentuali sugli infortuni sul gioco ma so che non verrei compreso dalla politica della montagna, che in questi tempi sta continuamente arretrando, come poi in tutta Italia (basterebbe pensare che oggi il presidente Silvio Berlusconi ha attaccato per l’ennesima volta quella povera Costituzione). Verrò considerato probabilmente un folle perché questo articolo attacca destra e sinistra indistintamente, ma questa è la ragione per cui ho scritto questo articolo. Oppure verrò considerato un oppositore (perché questa è l’Italia di oggi), mentre in America verrei considerato tutt’altro.
Ora voglio concludere augurando a tutta l’Amministrazione comunale di migliorare la sicurezza in quel campetto, spero proprio che Marazzi e gli altri assessori riescano a dare il loro meglio, proprio perché sono anche giovani, e questo è un fatto davvero bello, ma si ricordino di fare il massimo smettendola di farsi bloccare da queste ideologie che fanno sì che si riduca sempre di più la cultura e l’avanzamento di questo Paese; e di smetterla di arrampicarsi sugli specchi ma di dire le cose come stanno, perché se vogliamo migliorare il nostro paese i giovani in prima persona devono dare il massimo senza stare a guardare da che partito politico proviene uno o l’altro. Dobbiamo prendere come punto di riferimento l’America di Barack Obama che dopo le pre-elezioni contro Hillary Clinton ha deciso di inserirla nella sua coalizione, con un ruolo anche elevato, senza stare a guardare da dove provenisse… Questa è l’Italia che voglio. Smettiamola di essere ipocriti, smettiamola di dare finte ragioni, smettiamola di volere fare i politici di oggi, dobbiamo essere i rivoluzionari, togliere questa muffa, portare nuovi volti e dire cose più sensate e più elevate.
Infine voglio fare i complimenti a chi ha fatto questo articolo perché mi ha fatto tornare in mente tutti i flash-back della mia infanzia passata a giocare a calcio, per strada e anche in quel campetto; tutti i flash back di tutte le cavolate che ho fatto e che abbiamo fatto in compagnia; è bello anche sapere che l’informazione italiana abbia voci come la sua che scrivono in questa maniera, con questa apertura culturale.
(Commento firmato)
Vorrei cominciare dicendo che l’autore di questo articolo ha fatto più che bene a denunciare questo brutto episodio… Ma sono stanca davvero stanca di sentir parlare di questi ragazzi che vogliono fare i politici, smettiamola di far entrare la politica ovunque, smettiamola di mettela in mezzo soprattutto in questi discorsi… Questi nostri ragazzi assessori non sono lì per fare politica; non sono lì nemmeno per prendere soldi e fregarsene… Il loro lavoro non è quello, non ci vivono sopra. Secondo voi se ci fossero le possibilità, i fondi e i finanziamenti per fare tutto quello che la gente chiede in un Comune non lo farebbero???? Io penso proprio di sì; si eviterebbero anche di ricevere un sacco di lamentele e polemiche… Questi nostri ragazzi sono lì per una passione, per l’amore verso la nostra montagna e chi la vive… Sappiamo tutti che un comune come quello di Villa Minozzo e come tutti i comuni in montagna deve affrontare problematiche e spese davvero enormi (si pensi solo alla stagione invernale). Questo è purtroppo un aspetto devastante della nostra adorata montagna… Vivere qui significa avere ogni giorno a che fare con questi problemi e disguidi… Come fa un comune ad accontentare le richieste di 18 paesi più rispettive frazioni??? Non voglio giustificare o sminuire ciò che è successo… assolutamente… Ma BASTA dare la colpa a questi ragazzi, basta farli passare per quelli che fanno i politici e se ne fregano… Qui cosa c’entra la politica? Questi sono ragazzi con tanta voglia di fare, con tanto amore per il loro paese e se stanno lì è solo per dare una mano a questa nostra montagna. Non puntiamogli contro il dito tutte le volte che qualcosa non va… E’ sempre facile dare la colpa a qualcuno… Piuttosto facciamo qualcosa di concreto, invece di osservare e basta, tiriamoci su le maniche e impegniamoci insieme alle istituzioni per migliorare. A Minozzo, nel mio paese, il parco giochi e il campo sportivo faceva (lasciatemelo dire) SCHIFO. Pure io molte volte mi chiedevo e mi arrabbiavo per il menefreghismo del Comune, ma poi alcune cose si capiscono e allora se si parla un po’ meno e si lavora un po’ di più le cose migliorano… Con la nostra pro loco abbiamo fatto grandi cose… La montagna siamo noi, sono io, sei tu che hai fatto bene a scrivere l’articolo ed è di Marazzi… Non possiamo permetterci di puntare sempre sempre il dito contro a chi cerca solo di fare qualcosa di buono. Parlo alle mamme ai papà, ai ragazzi giovani: se si mettono da parte le cattiverie, le discordie e le stupide fesserie che in ogni paese si creano, INSIEME si possono fare tantissime cose per i vostri figli e per tutti voi… Poi, sia chiaro, ci sono casi in cui il possibile non viene fatto o gli errori si fanno; ma, credetemi, non è sempre così facile soprattutto nei nosrti posti…
(Valeria)
Informazione molto importante
Tengo molto a dire all’assessore Marazzi che purtroppo il bimbo non si è fatto niente, ma dovrà tribolare molto nei suoi prossimi anni di vita. Ma chiaramente la colpa è e rimarrà delle luci che non erano presenti in quel campetto, complimenti per la sua analisti logica ed approfondita.
(Commento firmato)
P.S. – Fantastica la fontana che c’è ora in piazza, però 20 € vi saranno ben rimasti per fissare due porte?