L'artista Anna Paglia si prepara a un tour europeo che la vedrà esporre prima a San Pietroburgo, nella sala espositiva del centro d'arte e musica della Biblioteca della città di Mayakovsky, sulla famosa Prospettiva Nevsky, con una personale dal titolo "Paesaggi dell'immaginazione" dal 1 al 12 settembre, nell'ambito dei dialoghi culturali fra Italia e Russia.
A seguire dal 20 settembre al Brancusi, Gorj County Museum Alexander Ștefulescu, a Târgu Jiu, Romania, per una mostra collettiva internazionale in cui presenta due opere.
Signora Paglia nelle due mostre espone opere molto diverse fra loro, ce le può descrivere?
A San Pietroburgo, esporrò 18 opere con paesaggi della "Rêverie" acrilici su tela 60x80, suggeriti dall'immaginazione, mentre in Romania due opere Surrazionali 100x100, terre acrilici e led su tela.
Com'è arrivata nei paesi dell'Est? Seguirà di persona le mostre?
Sarò presente personalmente a San Pietroburgo dove mi tratterrò per tutta la durata della mostra ospitata dall'artista Oleg Koulikov, che conobbi lo scorso anno durante una delle tre mostre fatte in Russia, a Mosca e a Nizhny Novgorod, da questo incontro nacque l"idea di uno scambio culturale.
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Anna Paglia è nata a Castelnovo ne’ Monti, ha trascorso parte della sua vita a Genova.
Trasferitasi nuovamente a Reggio Emilia, a Cavola, si mette in gioco con una prima esposizione nel 2000 sperimentando vari linguaggi pittorici. Nel 2002 incontra il poeta musicista Marcel e inizia una collaborazione che porta alla fondazione della Galleria d’Arte Metamorfosi di Reggio Emilia. Galleria che ben presto diviene punto d’incontro di intellettuali, artisti e critici.
Tra esposizioni e riflessioni sui vari movimenti d’arte, nel 2004 l’attenzione si concentra sul concetto filosofico del “Surrazionale”, ideato da Marcel Cadoni, ripreso e ulteriormente rielaborato dallo storico Franco Canova, dalla stessa Anna Paglia, dal simbolista Paolo Navale.
Nell’aprile 2010 insieme a Franco Canova e Marcel Cadoni, fonda ufficialmente il “Movimento Surrazionale” con riferimenti al filosofo francese Gaston Bachelard (1884–1962).
Una prima esposizione delle opere surrazionali dal titolo "L'universo e lo Zodiaco" in cui l'artista "semina la terra per creare il cielo" fu presentata dal critico Marzio Dall'Acqua e curata da Franco Canova, nelle sale di Palazzo Casotti (col patrocinio dei Musei, dell'assessorato alla cultura e ai progetti speciali del Comune di Reggio Emilia).
In seguito ha esposto in altri musei.
"Perchè le Galassie? Per una volontà di esplorazione, nel campo dell'arte e quello della psiche, vista come turbinio di emozioni, anche contrastanti, vista come parte eterea dell'umano, intangibile e celeste, in mutazione continua. Un cammino di maturazione pittorica e personale che si evidenzia tramite queste opere, incanto alla vista, con giochi di luce pennellata e fisicamente diffusa tramite led".
(Stefania Ferrari - 2014).
Ha al suo attivo numerose mostre italia (Reggio Emilia, Ostuni, Genova, Savona, Parma, Perugia, Ascoli Piceno, Mantova, Viterbo, Roma, Firenze, Pisa, Ischia, Gubbio) e nelle principali città europee (Vienna 2010, Praga 2011, Sofia 2012, Londra 2013, Parigi 2013, Bruxelles 2014, Zurigo 2015, Montreux 2016, Innsbruck 2016, Barcellona 2018, Mosca e Nižnij Novgorod 2018).
Non tralascia però la ricerca astratta della "rêverie": tele, spesso di grandi dimensioni, dove la fantasia spazia in un mondo immaginifico di forme e colori, nascondendovi mimetizzato un qr code che una volta scoperto e inquadrato con apposita App. indirizza al suo sito internet.
Sue opere figurano nelle collezioni private italiane ed estere, in ambienti pubblici ed ecclesiastici, tra cui tre grandi trittici: uno "Oltre" rappresentante la Trasfigurazione di Gesù e il "Cristo della Misericordia", ambedue circondati dagli universi luminosi e collocati il primo, nella nuova chiesa Parrocchiale di Reggiolo e il secondo nella Chiesa "Madonna Greca Madre della Misericordia" di Portopalo Capopassero in Sicilia, un terzo, "Matilda" dedicato a Matilde di Canossa nelle sale del Comune di Carpineti.