Riceviamo e pubblichiamo.
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Nella seduta consigliare del 29 luglio abbiamo presentato una interrogazione sull’ospedale Sant’Anna e una interpellanza sul servizio Sociale.
Alle numerose e spesso minuziose domande che abbiamo posto ci hanno risposto in modo dettagliato e collaborativo il dott. Boni ed Emanuele Ferrari.
Dovremo ora analizzare i dati forniti, a partire dalle registrazioni dell’audio e dai documenti che eventualmente ci saranno forniti.
A caldo ci sentiamo di poter esprimere che c’è stato un clima dialogante e rispettoso, inoltre alcune risposte ci consentono già di individuare percorsi di lavoro.
Ospedale: il primo punto cardine della vicenda è la chiusura del punto nascita che porta con sé un declassamento del servizio ginecologico offerto dall’ospedale ma anche una minor necessità di tener efficienti e a tempo pieno i servizi ad esso collegato, creando questa situazione di afflosciamento generale. Il secondo punto è la gestione delle risorse professionali limitate che il PAL cerca di superare con la sanità ruotante, ma che merita invece la riconsiderazione del numero di nosocomi attivi sul territorio attuando scelte di indirizzo. Condividiamo con il dott. Boni l’indicazione dell’asse nord sud degli ospedali che ottimizzerebbe a tre ospedali la copertura territoriale (Guastalla Reggio e Castelnovo). Entrambi i punti debbono essere portati avanti con gli strumenti ed il linguaggio della politica e per far questo crediamo che la collaborazione delle forze consigliari sia più utile che la polemica di ruolo fra schieramenti contrapposti, per questo motivo abbiamo suggerito di trovare momenti di condivisione ed elaborazione dei quattro gruppi consigliari riuniti per cercare di raggiungere obiettivi comuni.
Quanto prima forniremo comunque un nostro giudizio sulla situazione dell’ospedale Sant’Anna dopo aver analizzato le risposte fornite.
Servizio Sociale: crediamo che sia importante avere sotto controllo la situazione, in particolare quella relativa ai minori. Ci ha fatto piacere sentire da Emanuele Ferrari che con cadenza trimestrale la rappresentanza amministrativa dei Comuni si incontra con la responsabile dei servizi Simonelli per la presa in visione dei singoli casi oltre che delle problematiche di settore. Proprio perché quello che non vorremmo mai sentire è quanto invece leggiamo oggi sui giornali, ovvero che un sindaco si considera lui il “primo ingannato”. Da chi? Alle amministrazioni dei Comuni e delle loro Unioni spetta la responsabilità organizzativa, amministrativa e politica del servizio sociale e per questo motivo le amministrazioni devono dotarsi di un sistema permanente di controllo e verifica della qualità del lavoro dei propri incaricati. Dal primo ascolto dei numeri forniti c’è motivo per approfondire la questione, trattandosi di aumenti del 100% di casi di affidi nell’arco di un anno. Anche per questo tema crediamo occorra un lavoro congiunto fra tutte le forze consigliari per validare l’esperienza dell’incarico sperimentale dei servizi sociali alla ASC Teatro dell’Appennino e per mettere a punto le funzioni di controllo della commissione consigliare.
Infine abbiamo espresso voto di astensione alla variante di bilancio per le opere pubbliche, non tanto per le opere pubbliche in essere, di cui condividiamo l’esigenza attuativa, quanto per l’uso di fondi provenienti dalla proprietà della multiutility IREN, ovvero le azioni. Crediamo che la loro alienazione (non imprescindibile, quali altre fonti potevano essere attivate?) chiuda nel modo sbagliato una stagione problematica che ha visto strappare alle comunità la gestione dei servizi e dell’acqua pubblica per affidarla ad una società più di mercato che della collettività, per poi vaporizzare ciò che rimane con la vendita delle azioni. E non ci rassicura il fuori-dentro dal patto di sindacato del nostro Comune con IREN. Comunque sia, per non essere fraintesi, non abbiamo votato contro proprio perché gli investimenti nella comunità li riteniamo importanti. Aggiungiamo un però: forse siamo alle prime armi e forse arriviamo al termine di percorsi già ampiamente discussi, ripetiamo il “forse”, però nel merito delle opere pubbliche non abbiamo visto niente, neanche un progetto, non sappiamo neanche se i progetti ci sono e da chi sono stati fatti. Speriamo che le informazioni mancanti dipendano dalla nostra inesperienza. Altrimenti speriamo che in futuro il Consiglio venga inteso come luogo di partecipazione della comunità e non di ratifica burocratica.
Ospedale S. Anna situazione tragica ma all'ombra del consiglio tutti felici e soddisfatti
Innanzi tutto lasciatemi esprimere la delusione nel vedere una così esigua partecipazione di cittadini (10 persone?) ad assistere alla seduta consigliare. L'interpretazione del dato può essere triplice:
1) tanto fanno quello che pare a loro... dicono i cittadini;
2)piena fiducia nella maggioranza uscita dalla consulta elettorale a pieni voti;
3)piena fiducia nella opposizione che dovrebbe controllare la maggioranza. Invece ai cittadini dico: sia a quelli del punto 2) che a quelli del punto 3) dico controllate che ciò che pensate corrisponda a realtà, ossia che sia la maggioranza che l'opposizione facciano il loro dovere. Vi spiego il perché delle mie affermazioni.
Consiglio Comunale del 29/7/19. Vengono portate due interpellanze da parte del gruppo di minoranza Castelnovo ne' Cuori. La prima riguarda la situazione degli affidi e della organizzazione dei servizi sociali. Naturalmente tante domande e un'adeguata relazione di risposta da parte del Vice-Sindaco. Il tutto finisce con la dichiarazione della soddisfazione della Sig.a Vassallo e dell'accordo sulla necessità della Commissione Sicurezza.
Quindi prima si era astenuta sulla mozione presentata dal sottoscritto dott. Cavana (interpreto che non appoggia l'istituzione della Commissione proposta da un Consigliere non della maggioranza), poi auspica l'istituzione della Commissione proposta dalla maggioranza.
Premetto che le due Commissioni non sarebbero incompatibili, anzi potrebbero essere complementari, però evidentemente la Commissione proposta dal pentastellato non va bene. E dire che avevo avuto l'idea di porre alla Presidenza di tale Commissione proprio la Sig.a Vassallo perché donna e mamma e quindi forse con una sensibilità in più nell'affrontare certe problematiche. Chissà che il destino non le riservi invece la Presidenza della Commissione che sicuramente la maggioranza istituirà!
Quindi interpellanza conclusa con soddisfazione delle parti e impegno a lavorare sull'argomento.
Seconda interpellanza riguardante la situazione dell'Ospedale S.Anna. Anche qui una lista di domande cui puntualmente risponde il dott. Boni della Giunta riportando l'inventario di ciò che si fa all'Ospedale S. Anna; di cosa manca (anestesisti, ortopedici, ginecologi, punto nascite, guardia ginecologica, reperibilità notturna ortopedica, ecc), ribadendo la difficoltà nel reperire personale medico e finanziamenti. Anche per questa interpellanza alla relazione del dott. Boni la sig.a Vassallo risponde di essere soddisfatta. Aggiungo io.... e vissero felici e contenti!
Quindi dopo le votazioni su bilancio, stanziamento di risorse per lavori pubblici, ecc. il Sindaco dice che in agosto si va in vacanza e arrivederci a settembre.
Lasciatemi fare un commento sull'interpellanza riguardante l'Ospedale. Dalla fiaccolata del luglio 2017 sono passati due anni, sono stati fatti viaggi e tavoli, commissioni, discussioni; abbiamo assistito alla trasformazione di un Comitato in lista politica; è stata fatta una campagna elettorale in cui tutte le liste hanno messo come primo punto (promesse elettorali) la situazione dell'Ospedale (punto nascite, ecc.); le critiche che mi hanno detto in merito ormai le ho archiviate ecc. Tuttavia, vedendo nel programma l'interpellanza sull'Ospedale ero entusiasta per le soluzioni strategiche che avrei ascoltato. Mi dicevo: vedrai che tra Giunta e Cuori (che rappresentano circa il 75% dei voti) durante l'interpellanza qualcosa tirano fuori. Invece ho assistito a una visita ad un malato grave in cui il famigliare (Vassallo) chiede al Dottore (Giunta, dott. Boni) come sta il paziente. Il Dottore elenca la situazione (stabile, sopravvive) e tutte le problematiche e carenze del paziente senza tuttavia dire quale sarà la terapia futura, anzi andiamo in vacanza e ne riparliamo in Settembre. Già lo immagino: tempo di elezioni in Regione, poi viene Natale ecc. In conclusione per l'argomento su cui si è giocata gran parte della campagna elettorale mi sarei aspettato già delle proposte concrete di lavoro per affrontare i problemi del S. Anna, non una relazione in cui sembrava che il dott. Boni chiedesse scusa della situazione. Certo non è imputabile il dott. Boni della situazione attuale dell'Ospedale; purtuttavia la Giunta attuale era alla fiaccolata, si sono seduti ai tavoli e la leva elettorale è stata molto forte su quest’argomento.
Anche al poker chi bleffa sulle carte che ha in mano prima o poi le deve scoprire.
Auguro a tutti Buone Vacanze, ma vi ricordo in settembre è necessario (sono i cittadini che vi hanno votato che lo esigono) che l'impegno non si riduca solo a una interpellanza diagnostica ma a proposte terapeutiche chiare e determinate per il S. Anna.
(Dott. Roberto Cavana M5S)
Gentile dott. Cavana, prendiamo atto che siamo diventati la sua ossessione, più che controllare la maggioranza controlla noi ma le dico francamente che non capisce quel che diciamo e quel che facciamo, lo travisa e offre al pubblico una immagine falsata. Le facciamo notare che ieri siamo usciti con un nostro comunicato che racconta cosa è avvenuto nella seduta consigliare. Dopo usciremo con le dichiarazioni pronunciate in risposta alle interrogazioni e interpellanze dove diciamo cose diverse da quello che lei ci attribuisce. Facciamo notare comunque che nell’unica votazione della serata, quella della variazione di bilancio, lei ha votato a favore.
Nadia Vassallo capogruppo consigliare lista Castelnovo ne’ Cuori
Caro Cavana,
forse in consiglio non sono stato abbastanza chiaro.
Cercherò di essere più semplice.
Soldi pochissimi, personale ancora meno se possibile.
Terapia: tagliare i rami secchi e porre delle priorità.
Dunque: agire perchè la politica regionale vada nella direzione di mantenere 3 ospedali in provincia, non 6 come attualmente (3 sono in provincia di PR e MO).
Mantenere cosi e rilanciare gli ospedali indispensabili: Reggio, Guastalla e C. Monti.
Incentivi economici per i professionisti che dovranno turnare nei 3 ospedali della nostra provincia.
Ridurre il rapporto amministrativi/operatori sanitari.
Mi sembra molto chiaro ora.
Se vuoi bene davvero alla montagna smetti i panni del politico di parte, non ti si confanno.
Dr Carlo Boni
Questo insieme di considerazioni mi porta a farne qualcuna anche da parte mia, ovviamente senza pretesa di essere nel giusto:
1. c’è chi vorrebbe che le questioni del nostro Ospedale venissero riprese in mano quanto prima, e in tal senso incalza comprensibilmente la maggioranza, la quale può tuttavia prendersi tempo, vuoi perché è stata da poco confermata ed ha davanti a sé un quinquennio, vuoi perché tra non molto, ossia a fine anno o poco più, si terranno le elezioni regionali, e se anche il Governo regionale venisse confermato significherebbe che hanno trovato una sostanziale approvazione, nel corpo elettorale, le scelte politiche fin qui adottate in campo sanitario;
2. vedo rispuntare l’idea dei tre poli ospedalieri provinciali, ovvero l’asse Guastalla-Reggio-Castelnovo, ma a me sembra che dovesse essere questo il “cavallo di battaglia” di questi anni da parte dei governanti locali, dal momento che tale configurazione tripolare era prevista nel PAL – ossia Piano Attuativo Locale, vale a dire un documento ufficiale – di oltre due decenni fa, se non erro eravamo a fine anni Novanta, mentre non mi pare essere andata così, e non vorrei che la “riscoperta” di oggi fosse ormai troppo tardiva;
3. ci si può legittimamente stupire se un pezzo della opposizione “asseconda” per così dire la maggioranza, ma siamo agli esordi ed è peraltro una eventualità verificatesi non di rado nel caso di liste nate fuori dall’egida di una bandiera politica, e che dopo il voto si sono trovate in posizione di minoranza, nel senso che durante il mandato non “hanno tenuto la posizione” come si usa dire (solo col tempo sapremo se tale “regola” varrà o meno anche per Castelnovo).
P.B. 01.08.2019
Caro Roberto quando ti sei candidato nel Movimento 5 stelle sapevi che la Nomenklatura ti avrebbe osteggiato e messo in cattiva luce. Anche a livello professionale. Ricordi nello spogliatoio a Suzzara ti dissi lascia perdere non ne vale la pena. La Montagna reggiana di cui tu io e tanti altri vanno fieri ti avrebbe punito. Motivo. Dici la verità e questo non piace ai governanti e a quelli che seguono trainati e illusi di riuscire a portare a casa il carico di legna caricato sulla groppa. Hai tutta la mia stima. Ma ti attende una lunga battaglia contro mulini a vento. Spiace perché sei uomo. Medico e padre integerrimo non corruttibile. Con affetto ti abbraccio
AB
Caro AB, ho ben presente quello che dici e ti ringrazio di averlo manifestato perché per me è importante sapere di non essere solo. Non so se è vero quando dici che non ne vale la pena. C’è una canzone che dice: “lo scopriremo solo vivendo”. Vedremo, l’importante che veri montanari come te non abbiano paura a dimostrarmi la loro stima.
Grazie e… tiriamo avanti!
Dott. Cavana