Tra i migliori influencer e travel blogger italiani c’è Cristiano Guidetti, 43 anni, di Castelnovo Monti. Lo dice il network di travel influencer e blogger con i profili Instagram, canali Youtube e blog di viaggi più seguiti in Italia (www.travel365.it). Ma lo dicono anche i numeri: 49,7 mila follower su Instagram, 15 mila iscritti al canale Youtube, intorno ai 15 mila su Facebook, sui 14 mila su Twitter, e 10 mila iscritti alla newsletter del sito www.viaggiovero.com. Guidetti vive di base a Castelnovo, ma ha un lavoro che gli permette di passare anche 15 giorni in una città europea. Nonostante il successo e l’esposizione mediatica, conserva la semplicità dell’Appennino e un certo riserbo sulla sua vita privata.
Cristiano Guidetti, le cifre dei social sono significative.
“Non amo molto il discorso del numero di follower. È più performante avere 2 mila follower fidelizzati, che 100 mila presi a caso”.
Quale ‘digital media’ preferisci?
“A livello di blog attualmente pubblico un paio di articoli al mese, è in fase di rinnovamento. Su Youtube esco due volte a settimana con tutorial: do consigli pratici, ad esempio su come muoversi a Berlino o Barcellona, su cosa non perdere o come trovare viaggi low cost. L’80% del mio lavoro come “Viaggiovero” è su Youtube, i social mi servono per rilanciarne i contenuti”.
In cosa consiste il tuo lavoro?
“Per il 50% fare il consulente in ambito travel (viaggi, ndr) per realtà turistiche. Per il 20% lavoro con la società Tbnet Srl, che crea e gestisce campagne di comunicazione digitale in ambito travel, food e lifestyle, e di cui sono co-founder con altri tre blogger. Per il resto ho l’account ‘Viaggiovero’, da cui è nato tutto”.
Quando hai iniziato a occuparti di blogging?
“Ho aperto il blog nel 2008, eravamo in 5 in Italia, e con tre dei cinque – Federica Piersimoni di Rimini, Marco Allegri di Bergamo e Francesca Di Pietro di Roma – ho aperto la società”.
Di cosa ti occupavi prima?
“Dal 2000 al 2014 ho lavorato in uno studio tecnico di Reggio, facevo progettazione. Dal 2010 ho affiancato le due attività, poi nel 2014 ho lasciato lo studio. E ho bruciato le tappe: nel giro di pochi anni avevo più di 10 mila iscritti al sito ed ero appetibile per le aziende. Ho continuato a studiare e sono diventato quello che sono ora”.
Come è nata la tua passione per i viaggi?
“Ce l’avevo dentro. Ho sempre viaggiato. Ho avuto la fortuna di avere genitori che mi hanno portato in giro da quando avevo 18 mesi, anche all’estero”.
Il viaggio più bello?
“Il prossimo, quello che farò. Ce ne sono moltissimi, forse quello in Perù. Amo follemente l’Asia, la Thailandia, e gli Stati Uniti d’America. Considero casa New York. Per anni sono stato ‘esterofilo’, ma nell’ultimo periodo mi sono reso conto che la nostra provincia è bellissima”.
E il viaggio che ti è piaciuto meno?
“I ‘viaggi cartolina’, con un percorso turistico ‘classico’. Poi credo non abbia senso andare dove c’è una guerra in corso, è pazzia. Uno dei miei grandi rimpianti è la Siria”.
I 3 consigli per un viaggiatore?
“Cercare i consigli dei local, le guide del posto; avere un’organizzazione fluida, non preparare il viaggio nei minimi dettagli perché l’imprevisto non sia fonte di stress; farsi un budget e non cercare in maniera spasmodica sempre e solo il prezzo minore”.
Le prossime tappe?
“Questa settimana ho un progetto in Austria e in autunno vorrei trasferirmi un mese a Berlino. Quest’estate starò nella nostra montagna, vorrei dare un po’ di visibilità ai nostri cammini e sentieri che sono bellissimi. Negli ultimi anni ho riscoperto l’Appennino, credo abbia potenzialità assurde, partendo dalla Pietra di Bismantova: è un prodotto turistico che si venderebbe da solo”.
(Giuliana Sciaboni per il Resto del Carlino – Reggio Emilia)