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Villa Minozzo. Non solo il 25 aprile, “Liberazione è tutti i giorni”: mostra fotografica a cielo aperto a cura di Villacultura

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Abitazione a Villa Minozzo distrutta dai bombardamenti nazi-fascisti.

“Liberazione è tutti i giorni”

Era il 13 aprile del 1945; mancavano pochi giorni alla tanto agognata Liberazione quando per la seconda volta Villa Minozzo fu letteralmente bruciata dai nazisti. La prima volta fu circa un anno prima, nel luglio del 1944. Due tragici episodi che hanno segnato irrimediabilmente la memoria degli abitanti del nostro capoluogo.
Villacultura ha voluto celebrare questo triste ricordo con foto storiche affisse nella piazza del capoluogo, sulle pareti del vecchio edificio comunale e sulle vie laterali.

Tutto nasce nel 2016 da un'idea di Carlo Malvolti, che ha dato vita a una raccolta fotografica raccogliendo immagini dall'istituto Istoreco di Reggio Emilia e dagli archivi privati di alcuni cittadini che hanno voluto contribuire a questa iniziativa. La realizzazione di questo progetto di è stata possibile anche grazie all'appoggio del comune di Villa Minozzo, della Parrocchia e del Banco Emiliano (ora diventato Emilbanca).
Quest'anno ricorre il settantacinquesimo anniversario del primo incendio; per l'occasione queste gigantografie, che testimoniano la devastante invasione nazi-fascista subita dai nostri territori, rimarranno esposte a lungo nella Piazza principale e nelle strade di Villa. Immagini che servono a non dimenticare e a sensibilizzare i più giovano su ciò che hanno passato i nostri nonni negli anni a cavallo delle guerre mondiali.

Sono fotografie toccanti, soprattutto per chi ha vissuto di persone queste drammatiche vicende, che fanno apprezzare ulteriormente il significato che rappresenta la data del 25 aprile. La memoria di questi momenti risalenti ormai a quasi un secolo fa deve essere un motivo di riflessione anche verso il mondo odierno. Infatti ad oggi gli attori protagonisti e le modalità di conflitto tra popolazioni sono radicalmente cambiate, ma il dolore e il dramma vissuti dalle persone che si trovano in territori di guerra sono purtroppo tali e quali a quelli vissuti in ogni epoca storica in cui si sono verificati questi tremendi combattimenti.

Abitazione a Villa Minozzo distrutta dai bombardamenti nazi-fascisti.

La cronaca attuale parla quotidianamente troppo spesso di guerre, morti e distruzione; ciò significa che l'essere umano non è riuscito ad imparare le lezioni che la storia ci insegna. Non sarà certo qualche foto affissa in una piccola piazza a fermare le bellicose intenzioni di certi popoli, ma chi si ferma anche solo un secondo ad ascoltare ciò che queste immagini ci urlano silenziosamente dovrebbe capire molto semplicemente che l'odio e la guerra non possono e non potranno mai portare a nulla di buono; e che al mondo non esiste un valido motivo per causare morte e distruzione.

Sperare in un utopico futuro in cui ogni essere umano faccia propri questi concetti: questo è il messaggio che Villacultura vuole dare attraverso questa mostra a cielo aperto!

(Gabriele Ferrari, socio di Villacultura)