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Delmonte (Lega): “Rete 5G in montagna: come mai gli amministratori non sanno nulla?”

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“Come mai della sperimentazione della rete 5G al Ventasso non sono informati né gli amministratori né i cittadini del Comune montano? Quali i rischi comporta per la salute una tale sperimentazione? E, soprattutto: come avviene la procedura di selezione dei Comuni che devono effettuarla?”

Il consigliere regionale della Lega, Gabriele Delmonte, facendosi portavoce degli interrogativi dei cittadini del nostro Appennino (https://www.redacon.it/2019/03/24/ventasso-unico-comune-della-regione-a-sperimentare-il-5g-ma-e-polemica-sullelettrosmog/)  chiede spiegazioni direttamente alla giunta della Regione Emilia-Romagna.

“A quanto risulta, il Comune di Ventasso dovrebbe essere fra i tre comuni dell’Emilia Romagna (assieme a Bore, in provincia di Parma e Vernasca in provincia di Piacenza) scelti dall’AgCom che, con provvedimento dell’8 Maggio 2018, avrebbe dato mandato di installare nuovi ripetitori e dare il via alla sperimentazione “in vista della transizione verso la tecnologia 5G”. Tuttavia, di questa sperimentazione non sono stati informati né gli amministratori locali del Comune, né la popolazione residente”, spiega l’esponente del Carroccio.

L’atto ispettivo presentato da Delmonte prende anche in considerazione le risultanze emerse da un servizio della trasmissione Rai “Report” la quale, nella puntata del 26 novembre 2018, ha messo in evidenza come studi sulla banda di frequenza utilizzata dalla rete di telefonia cellulare abbiano ripercussioni nocive sulla salute umana.

Da qui l’interrogazione nella quale il consigliere del Carroccio chiede alla Giunta “se sia a conoscenza della scelta del Comune di Ventasso, così come quelli di Bore e Vernasca, quali comuni sperimentali per la tecnologia 5G”, “come avvenga la procedura di scelta dei comuni ospitanti la sperimentazione” e se “abbia notizie, e quali, in merito all’avvio e alle tempistiche della sperimentazione della tecnologia 5G nel Comune di Ventasso”.

 

8 COMMENTS

  1. Buongiorno, innanzi tutto vorrei tranquillizzare la signora Pierangela: negli impianti di Castelnovo ne’ Monti non sono previste antenne sui pali perché le informazioni verranno trasmesse con segnali che passano attraverso le linee elettriche per cui nessun dubbio di potenziale pericolo. Tranquillizzo anche coloro che abitano in località dove sono installate le microantenne sui lampioni: la potenza di trasmissione è circa 30 volte inferiore a quella dei cellulari con la differenza che il cellulare è a pochi centimetri dal nostro cervello, mentre i lampioni sono, nella peggiore delle ipotesi, a circa sei metri dalla nostra testa e dove le trasmissione dei dati viene fatta saltuariamente.
    Per quanto riguarda il 5 G, in questo momento non ci sono studi che certificano l’aumento delle pericolosità rispetto alle frequenze attuali, anzi i primi risultati indicano una riduzione dell’impatto sul nostro fisico: il segnale su frequenze elevate si diffonde meno bene, per cui le celle saranno più piccole e più capillari e di conseguenza le potenze utilizzate saranno di gran lunga più basse rispetto alle attuali.
    Oggi, purtroppo, assistiamo ad una tuttologia diffusa (tutti sanno tutto): non è così, il mondo politico sollevi pure i dubbi ma non ne faccia certezze solo per indurre paure che hanno il solo scopo di disorientare le persone e lasci agli esperti le conclusioni.
    Tornando alle microonde della signora Pierangela: sono molto più pericolosi i forni che abbiamo in casa dove le potenze utilizzate sono enormi: è vero che sono schermati ma è altrettanto vero che, nel corso del tempo i materiali utilizzati per la schermatura possono deteriorarsi sia per il calore che per l’impatto con le radiazioni emesse: questo è un tema che i rivenditori di elettrodomestici potrebbero cavalcare per indurre le nostre mogli a sostituire il forno ogni cinque anni.
    Riflettiamo sempre quando qualcuno lancia allarmi e cerchiamo di capire se questo è fatto per la nostra salute o per altri scopi.
    Buona giornata

    Sergio Sironi

    • Firma - Sergio Sironi
  2. Vorrei dire che della sperimentazione del 5g il Ventasso era già stato informato, io come cittadino sapevo già da gennaio. Era da molto tempo in atto, i cittadini totalmente indifferenti sulla tecnologia, essendo la percentuale maggiore anziani, non sono stati adeguamenti informati. Vorrei che la gente si informasse sui siti del ministero, erano già scritte su carta bianca tutte le informazioni.

    Giovanni

    • Firma - giovanni
  3. Buongiorno,
    intanto ringrazio il Consigliere della Lega Gabriele Delmonte dell’interessamento, perchè purtroppo ad oggi se ne parla poco, se ne sà meno di niente e tutto rimane nell’oblio, poi ci si risveglia a cose fatte e iniziano le domande.
    Dal momento che il Comune di Ventasso è oggetto di questa “sperimentazione” assieme ad altri comuni della Regione Emilia Romagna e, in quanto residente, è da tempo che mi faccio domande, mi informo e tuttavia gli interrogativi restano.
    Quando qualcosa è ” in via di sperimentazione” significa che va “Testato”, su qualcuno, su qualcosa, per verificare se funziona, se provoca effetti collaterali, insomma è esattamente quello che succede nei laboratori scientifici sperimentali di tutto il mondo, solo che in questo caso “i Topi” siamo noi, i fortunati prescelti.
    Va bene avere la connessione, la velocità e tutta la tecnologia che volete, però io almeno, mi sarei aspettata una certa informazione da parte degli Enti preposti, ma anche un certo parere da parte di persone competenti in campo medico e scientifico, ma soprattutto ci hanno chiesto se la vogliamo?
    Abbiamo ancora i nostri diritti? Qui si impone e basta… a cose già decise in alto da quattro o cinque “incravattati” seduti a tavolino.
    Basta fare un giretto sul web, sfogliare qualche rivista scientifica, per avere un assaggio informativo su questa 5G, per capire subito che tanto salutare non è.
    Diversi studi parlano di come queste applicazioni necessitino dello sblocco di nuove bande dello spettro con frequenze più alte, tra 6GHz e 100GHz, forse anche oltre!!!., utilizzando onde submillimetriche e millimetriche per consentire la trasmissione di frequenze ultra elevate dei dati, nel medesimo lasso di tempo.
    Ma questa roba qui, questi campi, sono pericolosi, sono nocivi per tutta la vita: noi, gli animali, le piante, tutto.
    La nostra pelle cosa potrà mai assorbire?.
    Parlo della pelle in quanto è l’organo più grande del nostro corpo, il primo esposto ad assorbire come una spugna e trasportare poi a tutto l’organismo qualsiasi cosa.
    Le nostre cellule? Impazziranno?.
    Qui non si tratta di “esposizioni saltuarie”, siamo sempre connessi, quindi siamo “bombardati” costantemente, giorno e notte in casa e fuori, dalla radiazione wireless.
    Per concludere, se a 60GHz il 5G offre il duemilacinquecento per cento in più di energia pulsante rispetto allo standard 2,4 GHz, cosa mi posso aspettare?.
    Che le mie cellule, le vostre cellule, le cellule di tutti gli esseri viventi saranno disgregate almeno venticinque volte in più rispetto al WI FI attuale!!.
    Io ne voglio sapere di più e ne ho il diritto, come tutti i residenti dei Comuni interessati.
    Vorrei avere delle risposte certe e, almeno da parte del Comune di Ventasso sarebbe “Dovuta” una convocazione di tutta la cittadinanza, organizzata con la collaborazione delle Asl e di personale competente in materia, sempre che il comune si sia informato, visto che in un articolo pubblicato in precedenza sembrava “esserne all’oscuro e che si sarebbe informato”. Sarebbe urgente, qualora non lo avesse ancora fatto, questo è il momento.
    Grazie

    Maria Rosaria

    • Firma - Maria Rosaria
  4. Invece di far perdere tempo ai consiglieri regionali dell’Emilia Romagna che al contrario del suo capo partito sono abituati a lavorare e non a girare per feste e segre, il sign. Gabriele Delmonte per aver informazione basterebbe che telefonasse agli uffici del MISE e in particolar modo al suo alleato Di Maio dato che i comuni scelti per implementare la nuova tecnologia sono stati indicati nel bando di gara per le frequenze del 5G con il relativo disciplinare AGCOM e nulla hanno a che vedere con Piano strategico nazionale per la banda ultra-larga, basta una semplice ricerca su google come ho fatto io ma capisco sia cosa complessa, Bacioni

    Francesco Benassi

    • Firma - Francesco Benassi
  5. Sottoscrivo ogni parola di Maria Rosaria. Se questa consapevolezza l’avessero tutti allora avremmo qualche speranza in più.
    “Abbiamo ancora i nostri diritti?”
    Alla domanda rispondo con un netto NO. Ormai ci trattano come veri e propri polli da batteria che devono soltanto ubbidire e tacere.
    Il 5g è una tecnologia pericolosa come asseriscono numerosi scienziati. E’ stata chiesta una moratoria a livello interazionale per poterne valutare gli effetti sull’uomo e sull’ambiente ma evidentemente la nostra classe politica, scientificamente e culturalmente preparata come sappiamo essere, ha deciso che tale tecnologia è innocua. Sulla base di che cosa non si sa, dato che nessuno studio scientifico è stato fatto.
    Mentre in letteratura scientifica sono già presenti studi che dimostrano la pericolosità di una costante esposizione alle onde elettromagnetiche, e sono poco confortanti.

    Del resto bisogna anche ammetterlo, comporta dei benefici. Per esempio il nostro frigorifero potrà dialogare con la nostra televisione e guardarsi un film mentre noi siamo assenti.

    Stefano C.

    • Firma - Stefano C.
  6. Ho fatto una cosa molto semplice: mi sono letto, anche se in maniera frettolosa, la delibera AGCOM in questione. Da quel che ho potuto capire, il comune di Ventasso figura nella lista dei comuni con obbligo di copertura per la sola banda dei 700MHz (art. 12 comma 4). Tale banda è attualmente occupata dai canali 50-60 della TV, se non ricordo male.
    Nella stessa delibera si specifica anche che tali comuni sono stati scelti tra in modo da compensare carenze all’accesso alla banda larga e consentire per tempo il riposizionamento degli attuali servizi di diffusione televisiva.
    Le frequenze del 5G di Ventasso sono quindi comparabili con gli 800MHz dell’LTE o con i 900 del GSM che già da tempo utilizziamo.
    Invece per la banda 3.8GHz saranno gli operatori telefonici a definire i comuni che saranno coperti per primi (e non credo che saranno comuni come Ventasso a esser scelti).
    L’opinione che mi son fatto è pertanto di un’ottima occasione per avere una copertura di oltre il 90% della popolazione con la rete mobile veloce, e per eliminare carenze che ho sentito esser presenti in alcune frazioni.

    Alberto Castagnini

    • Firma - Alberto Castagnini
  7. Ringrazio Gabriele per l’interessamento! Chiedo al parco in quanto trattasi di inquinamento elettromagnetico se anch’esso non sa nulla… oppure dobbiamo subire in silenzio come gli Indiani d’America?

    Enrico Chicco Ferretti

    • Firma - EnricoChiccoFerretti