Home Cronaca Se siete appassionati di surf non andate a Ligonchio

Se siete appassionati di surf non andate a Ligonchio

24
2

LIGONCHIO (26 maggio 2010) - “Come morire prima di aprire un negozio di surf” Silvano Scaruffi, scrittore ligonchiese, ambienta il suo romanzo nella lontana Australia.

“Quattro ragazzi cresciuti nel quartiere di Saint Kilda, sulle rive dell’Oceano hanno l’idea fissa di aprire un negozio di surf. Purtroppo non è facile racimolare i fondi per l’attività.
Phil ex campione nazionale di surf si è ritirato dalle gare ed ora si professa un sensitivo delle onde e integralista del surf. Mc Dermot, quasi laureando in medicina, lavora come infermiere all’ospedale e consegna cibo cinese porta a porta il fine settimana.

Alan svolge lavoretti saltuari all’Oslo hotel, è in perenne crisi con la fidanzata. Eddie soffre di un disturbo bipolare. Tra giornate trascorse a surfare e serate di bisboccia i quattro si ritrovano un fine settimana da Alan per giocare la solita partita a poker. Eddie si presenta più ‘fatto’ del solito, ha uno zaino pieno di soldi; con quella somma potrebbero finalmente aprire il negozio, ma nulla di quello che fa Eddie è logico o onesto……”

Questa la trama del libro editato dallo scrittore ligonchiese presso la casa editrice Tanit, un libro che a nostro avviso, come troppo spesso accade, avrebbe meritato un percorso editoriale di maggior risonanza.
“Un libro che parla poco di surf e molto di amicizia e vita vissuta.” Ha confessato, con la solita riservatezza e idiosincrasia per le dichiarazioni ufficiali e le apparizioni pubbliche, l’autore raggiunto telefonicamente.
L’asciuttezza del racconto e la sua fluidità ritmica sono l’esatto mix che permette al lettore di appassionarsi alla lettura e cadere preda della ‘frenesia da ultima pagina’. I capitoli narrati in prima persona, il punto di vista del narratore che va via via cambiando, una tecnica ben espressa di memoria Welshiana. Tutto regge bene e nel rocambolesco intreccio si arriva al finale imprevisto con il fiato corto e la voglia di potere leggerne ancora.

Silvano Scaruffi, già alla ribalta editoriale con i due titoli della saga “Jack&Daniel” curati da Prospettiva Editrice; l’antologia di racconti avant-pop “Write club” e il cortometraggio “Come nacque e morì il Write Club” ideati e scritti con Massimo Zanicchi; la collaborazione con Baobab e l’uscita del libro “Lavoratori precari dal futuro” presentato al festival della fotografia europea; la saga di racconti “La fossa del malcontagio” edito da Elytra edizioni, regala un’altra prova letteraria di livello degna di uno scrittore con la ‘S’ maiuscola, che pensa più allo scrivere bene che al parlare dello scrivere.

'Sarebbe un peccato (dicono dal suo entourage), da qui a qualche anno, accorgersi di non avere nella propria libreria gli scritti di Scaruffi!'

2 COMMENTS


  1. Ho letto questo libro in un giorno, perché è impossibile schiodarsi dalla lettura. Col suo stile semplice ed efficace, Silvano riesce a regalare emozioni forti e coinvolgenti. Un romanzo capace di colpire dritto al cuore e di fare leva sui sentimenti più puri dell’animo umano; l’amicizia che esiste sempre e comunque nonostante le difficoltà.

    (Chiara Guidarini)